Dopo le
recenti
elezioni in
Venezuela, 8
persone
sostenitrici
del
candidato
chavista
Nicolas
Maduro, sono
state
assassinate
- 6 da armi
da fuoco,
due
investite da
un camion -
per mano dei
sostenitori
dell'oppositore
Henrique
Capriles,
che non
riconosce la
sua
sconfitta
(1).
Queste 8
uccisioni di
attivisti di
sinistra -
cioè, tutti
appartenenti
ad una delle
parti - sono
stati,
invece,
presentate
dai media
internazionali
come
prodotto
dello
"scontro"
tra
bolivariani
ed
oppositori.
Ciò diceva
Telecinco
(canale
privato
spagnolo):
"Gli scontri
tra i
sostenitori
del partito
al potere e
l'opposizione,
dopo i
risultati
delle
elezioni,
hanno
causato 61
feriti e più
di un
centinaio di
detenuti"
(2).
Alcuni media
arrivano
anche a
presentare
Capriles
come un
presunto
"pacificatore",
dopo aver
revocato una
marcia di
protesta.
la
giornalista
Arantxi
Padilla, di
Euskal
Telebista
(televisione
pubblica
basca), ci
diceva
quanto
segue: "Il
Procuratore
Generale
Luisa Ortega
ha
confermato
che ci sono
già 7 morti,
61 feriti e
135
arrestati
per gli
scontri
post-elettorali.
E' per
questo che
molti
pensano che
la decisione
di Capriles
di
sospendere
la marcia è
stata
sensata,
perché
questo ha
provocato
che le acque
si siano
abbastanza
calmate"(3).
Antenna 3
(canale
privato
spagnolo)
riferiva:
"L'oppositore
Henrique
Capriles ha
annullato la
marcia di
protesta
prevista per
oggi, dopo
la morte di
almeno 7
persone per
scontri
politici"
(4).
I mezzi di
comunicazione
hanno
mascherato
con l'
eufemismo di
"scontri
post-elettorali"
tutta una
strategia di
terrore
antichavista.
Oltre agli 8
morti, 61
persone sono
rimaste
ferite, una
delle quali
si é cercato
di bruciarla
viva (5); 12
centri di
Diagnosi
Integrale
(ambulatori
medici) sono
stati date
alle fiamme,
e pazienti e
personale
cooperante
cubano
aggrediti
fisicamente;
ci sono
stati
attacchi a
supermercati
statali
della
Missione
Mercal che
distribuiscono
cibo a
prezzi
popolari,
così come a
case della
Gran Mision
Vivienda,
cedute dallo
Stato a
famiglie
povere, e a
sedi di
società
pubbliche
come PDVSA e
Conatel;
cinque media
comunitari
sono stati
parzialmente
distrutti e
assediati i
canali TV di
Telesur e
Venezolana
de
Television;
case
popolari,
veicoli
ufficiali e
diverse sedi
del Partito
Socialista
Unito del
Venezuela (PSUV)
sono state
bruciate, e
sparati
colpi d'arma
contro sedi
del governo;
e uomini
politici,
artisti e
giornalisti
di sinistra
sono stati
molestati,
insultati,
minacciati e
aggrediti
fisicamente.
Tuttavia, i
principali
quotidiani
internazionali
- che hanno
taciuto
tutti questi
fatti -
ribadiscono
la tesi del
paese
polarizzato,
spezzato in
due parti
(6).
Una tesi mai
avallata per
altri
scenari
elettorali
con
risultati
anche
aggiustati.
Basta
ricordare il
margine
dell' 1% con
cui José
María Aznar
ha vinto in
Spagna nel
1996 (7), o
2% di
differenza
tra Obama e
Romney nelle
ultime
elezioni del
2012 (8).
L'esempio
delle
elezioni
messicane
del 2006, in
cui la
differenza
tra Felipe
Calderon e
Manuel Lopez
Obrador è
stata dello
0,58%, 3
volte
inferiore a
quella delle
recenti
elezioni in
Venezuela, è
un esempio
del doppio
standard dei
media.
Ricordiamo
un
editoriale
del
quotidiano
spagnolo El
País che
qualificava
come "un
gesto
pericoloso
in un paese
dove la
violenza è
all'ordine
del giorno"
le proteste
del
candidato
messicano
della
sinistra
López
Obrador di
fronte alle
numerose
prove di
frode (9).
Nel caso
attuale del
Venezuela,
tuttavia,il
quotidiano
fa un'aperta
apologia
delle
denunce e
proteste
dell'opposizione
di destra
(10).
L'oppositore
Henrique
Capriles non
accetta i
risultati in
cui è stato
sconfitto
con un
margine
dell' 1,59%,
nonostante
che il
sistema
venezuelano
-
considerato
uno dei più
affidabili
del mondo da
parte del
Centro
Carter -
comprende 14
controlli (11).
Uno di essi
già ha
incluso il
54% di tutte
le macchine
per il voto,
con tecnici
e testimoni
di tutti i
partiti
politici.
Ora il
Consiglio
Nazionale
Elettorale
ha approvato
controllare
il restante
46% (12).
Il processo
è stato
monitorato
da 170
osservatori
internazionali,
tra cui le
missioni
dell'Unione
delle
Nazioni
Sudamericane
(UNASUR), il
Mercato
comune del
Sud (Mercosur),
l'Unione
Interamericana
degli
Organismi
Elettorali (UNIORE)
e il Centro
Carter degli
USA (13).
Una
rappresentanza
del
Congresso
spagnolo,
composto da
tutte le
forze
politiche,
ha adottato
un testo che
indica che
"il
risultato
elettorale è
affidabile",
e che questo
"deve essere
quello
emanato dal
Consiglio
Nazionale
Elettorale"
(14).
Uno dei
dirigenti
del
Consiglio
Nazionale
Elettorale (CNE),
Vicente
Diaz,
oppositore
del chavismo,
ha detto che
il processo
"é stato
pulito" e
che non
aveva alcun
dubbio "del
risultato
(...) perché
(il sistema
di voto) è
stato
controllato,
certificato
e testato in
presenza di
testimoni
"(15).
Ma la
violenza non
solo è stata
incoraggiata
dai politici
dell'opposizione,
ma
soprattutto
da parte dei
media di
comunicazione
del paese,
l'80% nelle
mani dell'
opposizione
(16).
Un messaggio
sui social
network del
giornalista
Nelson
Bocaranda
accusava i
medici
cooperanti
cubani in
Maracaibo di
nascondere
urne
elettorali
(17).
Poco dopo,
cominciavano
attacchi
simultanei
contro
almeno 12
centri
medici dove
lavorano
cooperanti
della
solidarietà
cubana.
Ricordiamo
che uno dei
messaggi
della
campagna di
Capriles é
stata la
presunta
"ingerenza"
di Cuba nel
paese.
Diversi
quotidiani
hanno
pubblicato
fotografie
di
funzionari
che
bruciavano
schede
elettorali,
presentandole
come prova
della
presunta
"frode".
Ore dopo, il
governo ha
chiarito che
corrispondevano
alla
distruzione
legale di
materiale
dopo le
elezioni del
2007 (18).
Henrique
Capriles ha
annunciato
in una
conferenza
stampa che
possedeva
numerose
prove della
"frode".
Una di
queste era
che in un
seggio
elettorale
di Trujillo
si erano
contati più
voti che
elettori.
Il Governo
ha chiarito
trappola di
Capriles:
aveva
eliminato
dalla sua
contabilità
una delle
due macchine
del detto
seggio
elettorale
(19).
Ma i grandi
media
privati
venezuelani
non hanno
informato di
questi
chiarimenti.
Il ruolo di
istigazione
dell'ondata
di terrore
da parte di
Henrique
Capriles e
della
direzione
dei media
venezuelani
rappresenterebbe,
in altri
paesi del
mondo, un
delitto
severamente
punito.
Ci sarà
giustizia in
Venezuela
per le
famiglie
delle otto
persone
assassinate?
O la
Giustizia
venezuelana
si piegherà
di fronte
alla
pressione
mediatica?
Eufemismos para justificar ola de terror
en Venezuela: 8 asesinatos de chavistas son `enfrentamientos
postelectorales
Tras las recientes elecciones de Venezuela, 8 personas partidarias del
candidato chavista Nicolás Maduro fueron asesinadas –6 por armas de
fuego, dos arrolladas por un camión- a manos de partidarios del opositor
Henrique Capriles, quien no reconoce su derrota electoral (1).
Estos 8 asesinatos de militantes de izquierda –es decir, todos
pertenecientes a una de las partes- han sido, sin embargo, presentados
por los medios internacionales como producto del “enfrentamiento” entre
bolivarianos y opositores. Esto decía Telecinco (canal privado español):
“Los enfrentamientos entre seguidores del oficialismo y la oposicion,
tras los resultados electorales, han provocado 61 heridos y hay más de
un centenar de detenidos” (2).
Algunos medios, incluso, llegaban a presentar a Capriles como un
supuesto “pacificador”, al haber desconvocado una marcha de protesta. La
periodista Arantxi Padilla, de Euskal Telebista (televisión pública
vasca), nos decía lo siguiente: “La Fiscal General Luisa Ortega ha
confirmado que hay ya 7 muertos, 61 heridos y 135 detenidos por
enfrentamientos postelectorales. Es por ello que muchos piensan que la
decisión de Capriles de suspender esta marcha ha sido sensata, porque
esto ha provocado que las aguas se hayan calmado bastante” (3). En
Antena 3 (canal privado español) informaba así: “El opositor Henrique
Capriles ha anulado la marcha de protesta prevista para hoy, tras la
muerte de al menos 7 personas por enfrentamientos políticos” (4).
Los medios han disfrazado con el eufemismo de “enfrentamientos
postelectorales” toda una estrategia de terror antichavista. Además de
los 8 muertos, 61 personas resultaron heridas, a una de las cuales se
intentó quemar viva (5); 12 Centros de Diagnóstico Integral (ambulatorios
médicos) fueron incendiados, y pacientes y personal cooperante cubano
agredidos físicamente; se produjeron ataques a supermercados estatales
de la Misión Mercal, que distribuyen alimentos a precios populares, así
como a viviendas de la Gran Misión Vivienda, cedidas por el Estado a
familias sin recursos, y a sedes de empresas públicas como PDVSA y
Conatel; cinco medios comunitarios fueron parcialmente destruidos, y
asediados los canales de televisión Telesur y Venezolana de Televisión;
viviendas de concejales, vehículos oficiales y varias sedes del Partido
Socialista Unido de Venezuela (PSUV) fueron incendiadas, y tiroteadas
varias casas de gobierno; y políticos, artistas y periodistas de
izquierda sufrieron acosos, insultos, amenazas y agresiones físicas.
Sin embargo, los grandes diarios internacionales –que han silenciado
todos estos hechos- reiteran la tesis del país polarizado, fracturado en
dos partes (6). Una tesis que jamás aplican a otros escenarios
electorales con resultados también ajustados. Basta recordar el margen
del 1 % con el que José María Aznar ganó en España en 1996 (7); o el 2 %
de diferencia entre Obama y Romney en las últimas elecciones de 2012
(8).
El ejemplo de las elecciones mexicanas de 2006, en las que la diferencia
entre Felipe Calderón y Manuel López Obrador fue del 0,58 %, 3 veces
inferior a la de las recientes elecciones en Venezuela, es ejemplo del
doble rasero de los medios. Recordemos un editorial del diario español
El País que calificaba como "un gesto peligroso en un país donde la
violencia está a la orden del día" las protestas del candidato mexicano
de izquierda López Obrador ante las numerosas pruebas de fraude (9). En
el actual caso de Venezuela, sin embargo, el diario hace una abierta
apología de las denuncias y movilizaciones de la oposición derechista
(10).
El opositor Henrique Capriles no acepta los resultados en los que salió
derrotado por un margen del 1,59 %, a pesar de que el sistema venezolano
–calificado como uno de los más fiables del mundo por el Centro Carter-
incluye por ley 14 auditorías (11). Una de ellas ya abarcó el 54 % de
todas las máquinas de votación, con técnicos y testigos de todos los
partidos políticos. Ahora el Consejo Nacional Electoral ha aprobado
realizar el 46 % restante (12).
El proceso fue monitoreado por 170 acompañantes internacionales, entre
ellos las misiones de la Unión de Naciones Suramericanas (Unasur), el
Mercado Común del Sur (Mercosur), la Unión Interamericana de Organismos
Electorales (Uniore) y el Centro Carter de EEUU (13). Una representación
del Congreso español, compuesto por todas las fuerzas políticas, aprobó
un texto en el que señala que “el resultado electoral es fiable”, y que
éste “debe ser el que emane del Consejo Nacional Electoral” (14).
Uno de los rectores de este Consejo Nacional Electoral (CNE), Vicente
Díaz, opositor al chavismo, afirmó que el proceso "fue limpio" y que no
tenía dudas "del resultado (...) porque (el sistema de votación) ha sido
auditado, certificado y revisado en presencia de los testigos" (15).
Pero la violencia no solo ha sido alentada por los políticos de la
oposición, sino fundamentalmente por los medios de comunicación del país,
un 80 % en manos opositoras (16).
Un mensaje en las redes sociales del periodista Nelson Bocaranda acusaba
a médicos cooperantes cubanos en Maracaibo de esconder urnas electorales
(17). Poco después, comenzaban ataques simultáneos contra al menos 12
centros médicos donde atienden cooperantes de la solidaridad cubana.
Recordemos que uno de los mensajes de la campaña de Capriles fue la
supuesta “injerencia” de Cuba en el país.
Varios diarios publicaban las fotografías de funcionarios quemando
papeletas electorales, presentándolas como prueba del supuesto “fraude”.
Horas después, el Gobierno aclaraba que correspondían a la destrucción
legal de material tras las elecciones del año 2007 (18).
Henrique Capriles anunciaba en rueda de prensa que poseía numerosas
pruebas del “fraude”. Una de ellas era que en un centro electoral de
Trujillo se habían contabilizado más votos que electores. El Gobierno
aclaró la trampa de Capriles: había eliminado de su contabilidad una de
las dos mesas de dicho centro electoral (19). Pero los grandes medios
privados venezolanos no informaron de estas aclaraciones.
El papel de instigación de la ola de terror por parte de Henrique
Capriles y la dirección de los medios venezolanos representaría, en
otros países del mundo, un delito duramente penado. ¿Se hará justicia en
Venezuela con las familias de las 8 personas asesinadas? ¿O la Justicia
venezolana se arrugará ante la presión mediática?
(1)
http://www.aporrea.org/actualidad/n227121.html
(2)
http://www.telecinco.es/informativos/internacional/Capriles-desconvoca-manifestacion-Caracas-violencia_2_1589730003.html
(3)
http://www.eitb.tv/es/#/video/2307722667001
(4)
http://www.antena3.com/noticias/mundo/maduro-acusa-elites-imperialistas-eeuu-provocar-ola-violencia-postelectoral_2013041700008.html
(5)
http://www.aporrea.org/oposicion/n227006.html
(6)
http://www.cronista.com/internacionales/Fractura-politica-tras-la-eleccion-en-Venezuela-20130415-0068.html
(7)
http://tercerainformacion.es/spip.php?article50247
(8)
http://www.publico.es/445004/en-directo-barack-obama-es-reelegido-presidente-de-eeuu
(9)
http://www.rebelion.org/noticia.php?id=166883
(10)
http://internacional.elpais.com/internacional/2013/04/16/actualidad/1366132912_144087.html
(11)
http://www.embajadadevenezuela.es/vinculos-que-unen/1882-embajada-venezolana-en-espana-llama-a-que-se-respete-institucionalidad-venezolana
(12)
http://www.telesurtv.net/articulos/2013/04/18/cne-de-venezuela-hara-auditoria-del-46-de-las-cajas-de-votacion-4221.html
(13)
http://www.europapress.es/latam/venezuela/noticia-venezuela-misiones-acompanamiento-internacionales-destacan-ejemplar-proceso-electoral-venezuela-20130414235222.html
(14)
http://internacional.elpais.com/internacional/2013/04/16/actualidad/1366109495_132234.html
(15)
http://www.vtv.gob.ve/articulos/2013/04/15/rector-vicente-diaz-no-tengo-dudas-del-resultado-arrojado-por-el-cne-4979.html
(16)
http://rebelion.org/noticia.php?id=166722
(17)
http://www.vtv.gob.ve/articulos/2013/04/16/twitter-de-nelson-bocaranda-desata-violencia-contra-cdi-y-medicos-cubanos-8986.html
(18)
http://www.cubainformacion.tv/index.php/america-latina/49458-guerra-sucia-de-medios-privados-en-venezuela-hacen-pasar-por-actales-fotos-de-quema-de-votos-de-2007
(19)
http://www.cubainformacion.tv/index.php/america-latina/49478-el-fraude-de-henrique-capriles-presenta-pruebas-a-la-prensa-con-cifras-equivocadas- |