La portavoce
del Dipartimento di Stato per l'America Latina, Roberta Jacobson, ha
detto sabato, a nome del governo degli Stati Uniti, che il Venezuela
"merita elezioni libere, giuste e trasparenti", riferendosi, in tono
interventista, alle prossime elezioni presidenziali del 14 aprile.
In un'intervista pubblicata dal quotidiano El País, Jacobson ha detto:
"Ci piacerebbe che ci fossero osservatori internazionali, per esempio,
l'OEA o l'Unione europea, ma non sappiamo se il governo venezuelano
l'inviterà. Nelle ultime elezioni non l'ha fatto. Ma ancora più
importanti sono gli osservatori locali, che spero che siano accreditati
e siano autorizzati a svolgere le loro funzioni".
Tuttavia, il Consiglio Nazionale Elettorale ha convenuto invitare
l'Unione delle Nazioni Sudamericane (UNASUR), per svolgere una missione
di accompagnamento durante il processo elettorale. Inoltre, fungeranno
come controllori nazionali le organizzazioni Assemblea dell'Educazione
organizzazioni, Progetto Sociale, Fondazione per un Popolo Degno, Rete
degli Osservatori Elettorali Internazionali e l'Osservatorio Elettorale
Venezuelano.
Allo stesso modo, Jacobson ha detto che per la "velocità" con la quale
sono state convocate le elezioni presidenziali, sarà "un pò difficile",
che si verifichino nel paese "elezioni pulite e trasparenti" per cui i
"venezuelani e la comunità internazionale deve dar appoggio".
"Chiediamo elezioni democratiche in cui tutti i venezuelani possano
decidere il proprio futuro" ha aggiunto la funzionaria degli Stati
Uniti, che ha dimostrato non conoscere il mandato di cui all'articolo
233 della Costituzione venezuelana, che ordina di indire le elezioni
entro i 30 giorni consecutivi a decorrere dal momento di registrarsi
l'assoluta mancanza nella Presidenza della Repubblica.
Inoltre, la portavoce del Dipartimento di Stato per l'America Latina,
benché abbia affermato che gli Stati Uniti non hanno alcun candidato
favorito, ha riferito che Henrique Capriles, candidato della destra
venezuelana, "potrebbe essere un presidente molto buono".
"La cosa importante, per noi, è che il processo sia pulito e
democratico" ha ribadito.
Roberta Jacobson emite
declaraciones injerencistas sobre Venezuela
http://www.contrainjerencia.com/?attachment_id=64037
AVN.- La vocera del Departamento de Estado para América Latina, Roberta
Jacobson, manifestó este sábado, en nombre del gobierno estadounidense,
que Venezuela “merece unas elecciones abiertas, justas y transparentes”,
refiriéndose en un tono injerencista a los comicios presidenciales del
próximo 14 de abril.
En una entrevista publicada por el diario El País, Jacobson expresó:
“Nos gustaría que hubiera observadores internacionales, por ejemplo, la
OEA o la Unión Europea, pero no sabemos si el Gobierno venezolano va a
acceder a invitarlos. En las últimas elecciones no lo hicieron. Pero más
importante aún son los observadores locales, que espero que estén
acreditados y tengan permiso para cumplir su función”.
No obstante, el Consejo Nacional Electoral acordó invitar a la Unión de
Naciones Suramericanas (Unasur), para tener una misión de acompañamiento
durante el proceso electoral. Además, fungirán como veedores nacionales
las organizaciones Asamblea de Educación, Proyecto Social, Fundación por
un Pueblo Digno, Red de Observadores Electorales Internacionales, y el
Observatorio Electoral Venezolano
Igualmente, Jacobson aseguró que por la “rapidez” con la que fueron
convocadas las elecciones presidenciales, será “un poco difícil” que se
den en el país “unas elecciones limpias y transparentes” por lo que los
“venezolanos y la comunidad internacional debe de apoyar”.
“Estamos pidiendo unas elecciones democráticas en las que todos los
venezolanos puedan decidir su futuro” , añadió la funcionaria
estadounidense, quien demostró desconocer el mandato establecido en el
artículo 233 de la Constitución venezolana, que ordena convocar a
elecciones en los 30 días consecutivos siguientes al momento de
registrarse falta absoluta en la Presidencia de la República.
Asimismo, la vocera del Departamento de Estado para América Latina,
aunque afirmó que Estados Unidos no tiene candidato favorito, refirió
que Henrique Capriles, candidato de la derecha venezolana, “podría ser
un presidente muy bueno”.
“Lo importante para nosotros es que el proceso sea limpio y
democrático”, reiteró. |