L’asilo di Julian Assange nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra compie un anno e potrebbe rimanere nella struttura fino a che finisca il termine dell’estradizione.
L’australiano, di 41 anni, potrebbe continuare in questa condizione fino ad almeno il 2022, in un sempre di più complesso caso di asilo politico che costerebbe al Regno Unito circa 62 milioni di dollari e che potrebbe rendere tese le relazioni diplomatiche con l’Ecuador, ha sottolineato il quotidiano digitale El Telegrafo.
Da quando il fondatore di Wikileaks è entrato nella sede diplomatica ubicata nel quartiere londinese di Knightsbrige, Scotland Yard ha destinato circa 17220 dollari al giorno per mantenere lì tre poliziotti le 24 ore del giorno ed evitare che Assange scappi dall’ambasciata.
Il ministro degli Affari Esteri del Regno Unito, William Hague, ha informato oggi la fonte che Londra ha l’obbligo legale di estradare il signor Assange in Svezia.
Ha aggiunto che lì dovrà affrontare un interrogatorio per denunce di abusi sessuali e la Polizia britannica compierà questa richiesta, ha indicato il funzionario in un comunicato.
Ha sostenuto inoltre che Assange, che ha ricevuto lo status di rifugiato politico il 16 agosto scorso, potrebbe rimanere nell’ambasciata ecuadoriana fino al 2022, quando termina il limite per la sua richiesta di estradizione.
Da parte sua Assange, ha affermato che è preparato per rimanere nell’ambasciata per cinque anni, benché le limitazioni di tempo per la sua richiesta di estradizione perdano effetto tra 10 anni.
“Qui la mia situazione è stata fisicamente molto difficile, ma gli impiegati dell’ambasciata sono stati molto buoni e mi appoggiano”, ha affermato.
Questa settimana il cancelliere ecuadoriano, Ricardo Patiño, ha visitato Assange ed ha confermato il compromesso del Governo nel mantenere la sua protezione diplomatica e per tentare di cercare una soluzione con le autorità britanniche affinché gli concedano il salvacondotto e possa uscire.