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Frei Betto dedica il premio José Martí ai Cinque |
29.01.2013 - www.granma.cu
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Il teologo brasiliano Frei Betto ha dedicato ai Cinque Eroi cubani, condannati ingiustamente negli USA, il Premio Internazionale José Martí, assegnatogli dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO).
Nella consegna del riconoscimento, all’interno della cerimonia inaugurale della III Conferenza Internazionale per l’Equilibrio del Mondo, a L’Avana, Betto ha inoltre reso omaggio agli oltre 200 giovani morti recentemente nel suo paese in un incendio.
Ha dichiarato di sentirsi onorato di ricevere il premio in compagnia di coloro che avevano ottenuto il riconoscimento in precedenza, come Pablo González Casanova ed Atilio Borón, oltre a ricordare altri celebri personaggi come il pittore ecuadoriano Oswaldo Guayasamín ed il Comandante Hugo Chávez Frías, al quale ha augurato una rapida guarigione.
Ha sottolineato che sono meritevoli del premio tutti coloro che per oltre 50 anni lo hanno accompagnato nella sua lotta per la libertà, i diritti umani e la pace, gli esclusi e gli sfruttati delle comunità ecclesiastiche di base in Brasile.
Pilar Álvarez Lazo, sottodirettrice generale della UNESCO, ha evidenziato l’attualità delle idee martiane ed ha ricordato che, da circa 10 anni, l’istituzione che rappresenta sviluppa il Progetto José Martí di solidarietà mondiale.
Ha elogiato il religioso brasiliano, il quale ha assunto la stessa visione umanista nella quale l’uomo è il centro e la ragione fondamentale.
Grazie alla sua solida cultura, il lavoro sociale, il magistero e la lotta per le grandi cause dell’uomo contemporaneo, Betto è stato scelto all’unanimità dai membri della giuria internazionale che ha assegnato la VI edizione del premio, ha affermato.
La Conferenza, dedicata al 160º anniversario del natalizio di Martí, si svolgerà, fino a mercoledì 30 gennaio, nel Palazzo delle Convenzione de L’Avana, con la partecipazione di oltre 800 delegati provenienti da 44 paesi.
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Frei Betto vince il Premio Internazionale
Josè Martí dell’UNESCO |
26.01.2013 - http://www.giannimina-latinoamerica.it
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Il Premio Internazionale Josè Martí dell’UNESCO è stato assegnato all’intellettuale brasiliano Frei Betto per la sua opera feconda come scrittore, per il suo “contributo eccezionale” per la costruzione di una cultura universale di pace, giustizia sociale e diritti umani in America latina e nel Caribe.
Il nome di Carlos Libanio Christo – il domenicano Frei Betto – è stato scelto da una giuria internazionale. “Il premiato è stato scelto in riconoscimento del suo lavoro come educatore, scrittore e teologo; per la sua opposizione a tutte le forme di discriminazione, ingiustizia ed esclusione e la sua opera di promozione di una cultura di pace e diritti umani” ha scritto l’agenzia dell’Onu in un comunicato stampa.
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Frei Betto segnala la vigenza
del pensiero di José Martí
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17.01.2013 - Leovani Garcia Olivarez www.granma.cu
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Il noto intellettuale e religioso brasiliano Frei Betto ha risaltato la vigenza del pensiero martiano, riflesso nelle proposte d’integrazione latinoamericane e nella lotta contro le diverse forme di discriminazione.
Questa brillante frase di José Martí "Patria è Umanità" significa che Patria non è lo sviluppo economico nè la crescita del Prodotto Interno Lordo - PIL - nè l’aumento delle esportazioni, ma la qualità della vita della popolazione, la felicità delle persone e il rispetto dei diritti umani, ha dichiarato Frei Betto in un’intervista concessa a PL, a Brasilia.
“Patria è la capacità di una sola nazione d’integrarsi con altre. L’umanità costituisce una sola famiglia, senza discriminazioni e pregiudizi etnici, sociali o religiosi. Patria è un’umanità giusta e solidale, libera e pacifica” ha sottolineato l’intellettuale e religioso autore di 53 opere, tra le quali “Fidel e la religione”.
Per Carlos Alberto Libanio Christo, conosciuto come Frei Betto, l’integrazione costituisce un processo necessario per l’America Latina, che guadagna forza nella regione.
“Ora abbiamo il Mercato Comune del Sud (Mercosur), l’Unione delle Nazioni Sudamericane (Unasur), l’Alleanza Bolivariana per i Popoli di Nuestra América (ALBA) e la Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi (Celac), senza la presenza degli Stati Uniti e del Canada”, ha osservato ed ha aggiunto che: “Negli ultimi dieci anni, con l’appoggio dei governi progressisti eletti dai loro popoli, ci stiamo distanziando dall’ingerenza di Washington e conquistiamo più sovranità e indipendenza”.
Nato a Belo Horizonte, nello stato di Minas Gerais, Betto condidera fondamentale l’impulso dell’educazione per lo sviluppo di un paese, ed ha ricordato in questo senso José Martí, che segnalò che “un umano è un essere culturale e spirituale”, e questo dipende dalla formazione di base di una persona, dalla coltivazione dei valori, dell’ idealismo, delle convinzioni e delle pratiche altruiste.
Vincitore del premio
José Martí della UNESCO, il noto intellettuale
mostra modestia nel segnalare che questo premio non
va alla sua persona, ma a tutti i movimenti e le
chiese di base di tutta l’America Latina con le
quali ha lavorato negli ultimi 50 anni. |