Armando Hart sottolinea la vigenza
 

del pensiero martiano

 

 

18.01.2013 - www.granma.cu

 

 

Il pensiero di José Martí acquista una nuova vigenza, perchè rappresenta la cuspide di un legato culturale, politico, sociale e filosofico, orientato verso gli interessi dei “poveri della Terra”, ha affermato Armando Hart, direttore dell’Ufficio del Programma Martiano.

 

L’intellettuale e politico cubano, una delle figure storiche della Rivoluzione ha aggiunto che il legato martiano è anche orientato verso interessi più esenziali dell’umanità.

 

Per questa ragione, ha continuato, costituisce un “obbligato punto di riferimento per affrontare i gravissimi problemi globali della civilizzazione attuale da parte di tutti coloro che si preoccupano oggi per il suo incerto futuro”.

 

Hart, che ha studiato in maniera esaustiva la figura martiana, considera che i cubani, prima di tutto, hanno il dovere di mostrare e diffondere con maggior precisione - e attualizzando - le sue idee e l’opera di questo genio della politica, della letteratura e del pensiero universale.

 

Inoltre ha ricordato che la poetessa cilena Gabriela Mistral, la prima latinoamericana che ha vinto il Premio Nobel di Letteratura - nel 1945- lo definì ‘l’uomo più puro della razza’.

 

Pur avendo vissuto solo 42 anni, Martí ha lasciato un’opera impressionante e si è guadagnato i migliori riconoscimenti ed elogi come scrittore, poeta, organizzatore politico e rivoluzionario, da parte dei più profondi pensatori e uomini di solida cultura della sua epoca.

 

“Essendo un uomo con la più fine sensibilità, fu capace di fondare il Partito Rivoluzionario Cubano, organizzò e convocò la guerra necessaria contro la dominazione spagnola in America”, ha segnalato il direttore dell’Ufficio del Programma Martiano.

 

Hart ha anche ricordato che il leader storico del processo rivoluzionario dell’Isola, Fidel Castro, lo ha segnalato come l’ispiratore della Rivoluzione cubana.

 

Hart ha riassunto che tutti questi elementi sono riuniti nella personalità di Martí e se non è conosciuto e identificato nel mondo di oggi in tutta la sua grandezza, lo si deve alle lacune che sono esistite nell’apparentemente molto civilizzato XX secolo, sulla gigantesca ricchezza culturale e spirituale dei popoli di Nuestra America, che in questo momento rivendicano il loro ruolo nel mondo.

 

La carriera di Armando Hart iniziò negli anni 50 del secolo scorso, quando fece parte della Federazione Nazionale del Movimento 26 di Luglio, organizzato e guidato da Fidel Castro, che fu protagonista nella lotta di Cuba contro la dittatura di Fulgencio Batista, che aveva preso il potere con un colpo di Stato nel 1952.

 

Dopo il trionfo della Rivoluzione, Hart ha occupato numerose responsabilità come ministro d’Educazione (1959-1965), ministro di Cultura (1976-1997) e direttore dell’Ufficio del Programma Martiano, iscritto al Consiglio di Stato (1997-attualità).

 

Alla creazione del Partito Comunista di Cuba, nel 1965, fu membro del Comitato Centrale - condizione che mantiene - e del Burò Politico.