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Un libro ribadisce che Hugo Chávez ha la ragione storica dalla sua parte |
11.01.2013 - Silvia Martínez www.granma.cu
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“Venezuela: los profetas del golpe” è un libro che da la ragione storica ad Hugo Chávez, ha dichiarato a Prensa Latina il suo autore, lo scrittore e giornalista messicano Héctor Tenorio Núñez.
In 50 interviste a personalità del mondo intellettuale, religioso, politico e militare, Tenorio riesce ad individuare come e perché il presidente venezuelano giunse al potere ed in che modo è riuscito a conservarlo per tanti anni.
Chávez assunse la presidenza di un paese ricco, che però era ridotto in miseria, di un popolo che viveva nel dimenticatoio, e fu capace di distribuire equamente questa ricchezza petrolifera, e l’essenza di questa sua grandezza è riportata nel libro, ha affermato Tenorio a PL.
Però la genesi di questo testo, prodotto da “Colección Vientos de Cambio” del Messico, ha dei precedenti che faranno parte di un altro volume.
Tenorio conserva, e sarà parte di una riedizione di questo libro, un’intervista esclusiva del Comandante Hugo Chávez mentre si trovava in prigione dopo il colpo di Stato del 27 novembre del 1992.
All’epoca io avevo 23 anni, ricorda Tenorio, e mi proposi di intervistarlo mentre era in isolamento e fui capace di farlo grazie ad un questionario, del quale ho conservato le risposte come testimonianza.
Fin da giovane avevo capito che il Venezuela era il Messico, che eravamo tutti fratelli e tutti eravamo oppressi dagli Stati Uniti, e vidi con chiarezza che il mio modo di contribuire era quello di essere testimone di un processo storico e decisi di farne parte.
Il mio unico obiettivo come giornalista fu di cercare la verità di quel processo rivoluzionario che stava cominciando in Venezuela e con questo scopo intervistai Chávez, amici e persone dell’opposizione, ha segnalato Tenorio.
Conobbi Chávez nel gennaio del 1993, ricorda, a pochi mesi dal tentativo fallito di colpo di Stato del 27 novembre. Il suo fedele ed unico amico era un busto di Simón Bolivar con il quale dialogava e memorizzava tutti i suoi testi, oltre alla Bibbia.
Da quel momento Chávez visualizzò una democrazia in Venezuela e vide chiaramente il ruolo dei militari in questo processo, ha spiegato.
Questo libro, ha aggiunto, è il risultato di quasi 20 anni di lavoro, di tutte queste circostanze e delle testimonianze, nel quale si evidenzia che Chávez ha dalla sua parte la ragione storica.
Da allora ha sempre detto che la sua lotta era per la democrazia bolivariana, il potere al servizio di tutti senza differenze di gruppi sociali o classi politiche.
All’epoca mi disse, ricorda Tenorio, che la classe politica era inadeguata perché era al servizio solo dei propri interessi ed era protetta dal potere giudiziario.
È stato un veggente, afferma lo scrittore messicano, sapeva ciò che voleva per il Venezuela, fin dalla prigione aveva previsto tutto, ed anche in questo momento ha gestito con grande maestria il problema della sua malattia.
Chávez è uno stratega nato, è un militare nazionalista, un politico ed un patriota, con una grandezza della quale abbiamo bisogno oggi più che mai, ha concluso Héctor Tenorio.
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