MITO
13: "A Cuba
prima del
1959 il peso
si scambiava
alla pari
con il
dollaro"
REALTA': La
parità del
peso con il
dollaro fu
fissata
artificialmente
perché
conveniva
agli
interessi
degli Stati
Uniti e alla
borghesia
creola
importatrice.
L'assurda
politica di
restrizione
dello
zucchero
imposta da
Batista
costrinse,
per contro
arrestare il
calo delle
esportazioni,
ad un'enorme
spesa
pubblica
compensatoria.
Le risorse
richieste le
ottenne il
ceto
batistiano
mediante
indebitamento
della
Repubblica.
Il debito
pubblico si
elevò da
217,7
milioni
dollari nel
1952 a più
di $ 1300
milioni nel
1958.
La maggior
parte di
questo
denaro fu
usato in
opere non
produttive,
monumentale,
pagate molto
più del loro
valore reale
a beneficio
di
funzionari e
contrattisti
corrotti al
servizio del
regime.
Al
monetizzare
il suo
colossale
debito
pubblico,
minacciava
il pericolo
di
un'inflazione
mai vista
prima.
Tuttavia,
mentre i
mezzi di
pagamento
nelle mani
del
pubblico,
soprattutto
a causa
della
politica dei
costi del
regime,
salirono da
898,2
milioni nel
1951 a più
di 11823
milioni nel
1958, questa
iniezione
nell'economia
di grandi
quantità di
denaro
non innescò
l'inflazione
dei prezzi a
causa degli
aumenti che
si
verificarono,
parallelamente,
nelle
importazioni
di beni e
servizi, in
particolare
dagli Stati
Uniti.
In altre
parole,
mentre
diminuivano
le
esportazioni,
aumentavano
le
importazioni,
un processo
facilitato
dall'artificiale
parità del
peso cubano
con il
dollaro.
Questa
politica
poté essere
mantenuta
perché si
utilizzarono
le riserve
auree e di
valuta per
equilibrare
la bilancia
internazionale
dei
pagamenti.
Nel 1951
queste
riserve
erano di
600,9
milioni
dollari.
Nel 1957
erano scese
a 304,2
milioni di
dollari e
continuarono
a diminuire
fino a
quando, alla
fine del
1958, il
resto fu
rubato
durante la
precipitosa
fuga
dei
funzionari
batistiani.
Coloro che a
Miami
s'inorgogliscono
che il
Campidoglio
dell'Avana è
copia di
quello di
Washington,
sono gli
stessi
plattisti
che anche si
inorgogliscono
di quella
fittizia
parità del
peso cubano
con il
dollaro.
Vi invito a
vedere
questo
eccellente
lavoro
pubblicato
su LA
Jiribilla;
sono foto di
L'Avana
prima del
59:
http://www.lajiribilla.cu/2012/n558_01/558_05.html
MITO 13: “En Cuba antes de 1959 el peso se
cotizaba a la par que el dólar”
REALIDAD: La paridad del peso con el dólar se estableció artificialmente
porque convenía a los intereses norteamericanos y a la burguesía criolla
importadora.
La absurda política de restricción azucarera impuesta por Batista obligó,
para contrarrestar la disminución en las exportaciones, a un gigantesco
gasto público compensatorio. Los recursos necesarios los obtuvo el
batistato mediante el endeudamiento de la República.
La deuda pública se elevó de $217.7 millones en 1952 hasta más de $1,300
millones en 1958. La mayor parte de ese dinero se utilizó en obras no
reproductivas, monumentales, pagadas muy por encima de su valor real
para beneficio de funcionarios y contratistas corruptos al servicio del
régimen.
Al monetizar su colosal deuda pública, amenazaba el peligro de una
inflación nunca vista anteriormente. Sin embargo, aunque los medios de
pago en manos del público, por causa principalmente de la política de
gastos del régimen, subieron de $ 898.2 millones en 1951 a más de $
1,182.3 millones en 1958, esta inyección en la economía de grandes
cantidades de dinero no desató la inflación en los precios debido a los
aumentos que se produjeron paralelamente en las importaciones de bienes
y servicios, principalmente desde Estados Unidos.
En otras palabras, mientras disminuían las exportaciones, aumentaban las
importaciones, proceso facilitado por la paridad artificial del peso
cubano con el dólar. Esta política pudo mantenerse porque se utilizaron
las reservas de oro y divisas para equilibrar el Balance de Pagos
Internacional. En 1951, estas reservas ascendían a $ 600.9 millones. En
1957 habían descendido a $ 304.2 millones y continuaron descendiendo
posteriormente hasta que, al terminar 1958, el resto fue robado durante
la estampida de los funcionarios batistianos.
Los que en Miami se enorgullecen de que el Capitolio de La Habana es
copia del que existe en Washington, son los mismos plattistas que
también se enorgullecen de aquella ficticia paridad del peso cubano con
el dólar.
Los invito a ver este excelente trabajo publicado en La Jiribilla, son
fotos de la Habana antes del 59
http://www.lajiribilla.cu/2012/n558_01/558_05.html
|