Miti e realtà dell'esilio cubano

27.01.2013 - Raul Antonio Capote http://eladversariocubano.wordpress.com

Mito 8: "A Cuba ai bambini tolgono il latte all'età di 7 anni"

REALTA': Questo più che un mito è un'infamia, che forse é quella ripetuta più spesso a Miami.

 

La verità è che Cuba, molto probabilmente, è stato l'unico paese al mondo in grado di garantire ogni giorno di ogni anno, per 54 anni, un litro di latte al giorno a tutti (sottolineo "tutti") i bambini del paese sino, almeno i  7 anni in maniera sovvenzionata, praticamente gratis.


Mai neppure nei giorni più difficili, né con
uragani, invasioni, né periodo speciale mancò, un solo giorno, il loro litro di latte a tutti e a ciascuno dei milioni di bambini cubani.
Solo una vera Rivoluzione poteva svolgere una tal impresa.


Ma un'infamia come questa merita una risposta più ampia.

 

A Cuba la mortalità materna-infantile è una delle più basse al mondo, inferiore a quella degli Stati Uniti; vale a dire che i bambini a Cuba non muoiono alla nascita (o le loro madri durante il parto), non ci sono bambini senza genitori, perché non ci sono bambini che non siano desiderati; non ci sono bambini abbandonati, non ci sono bambini che dormono nei portoni, non ci sono bimbi vittime di abusi, né bambini senza insegnanti, senza libri, senza scuola, senza uniformi, senza scarpe, senza medico sempre ben vicino alla loro casa, senza ricevere tutti i vaccini; non ci sono bimbi disabili senza scuole speciali; non ci sono bimbi senza sorriso e secondo le organizzazioni internazionali specializzate, Cuba è l'unico paese in cui non ci sono bambini malnutriti.


Se qualcuno vuole sapere se una Rivoluzione sta bene, osservi i bambini nelle loro case, nelle scuole, nei campi sportivi, nelle loro feste. Se i bambini sono felici, la Rivoluzione, non abbiate dubbi, è sulla giusta strada. La Rivoluzione privilegia i bambini per una semplice ragione: l'infanzia è breve e non aspetta.

 

 

MITO 8: En Cuba a los niños les quitan la leche a los 7 años

REALIDAD: Esto, más que un mito es una infamia, la que se repite tal vez con mayor frecuencia en Miami. Lo cierto es que Cuba, muy probablemente, ha sido el único país del mundo capaz de garantizar todos los días de todos los años, durante 54 años, un litro de leche diario a todos (subrayo “a todos”) los niños del país hasta, por lo menos, los 7 años de edad, de manera subsidiada, prácticamente gratuita.
Nunca, ni en los días más difíciles, ni con huracanes, invasiones, ni período especial, le faltó un solo día su litro de leche a todos y cada uno de los millones de niños cubanos. Sólo una revolución verdadera podía realizar tal hazaña.
Pero una infamia como ésta merece una respuesta algo más amplia. En Cuba la mortalidad materno-infantil es una de las más bajas del mundo, más baja que en Estados Unidos; o sea, que los niños en Cuba no mueren al nacer (ni sus madres en el parto), no hay niños sin padres porque no hay niños que no sean deseados; no hay niños abandonados, no hay niños durmiendo en los portales, no hay niños abusados, no hay niños sin maestros, sin libros, sin escuela, sin uniformes, sin zapatos, sin médico siempre bien cerca de su casa, sin recibir todas las vacunas; no hay niños discapacitados sin escuelas especiales; no hay niños sin sonrisa y, según los organismos internacionales especializados, Cuba es el único país donde no existen niños desnutridos.
Si quiere alguien saber si una revolución va bien, observe a los niños en sus casas, en las escuelas, en los campos deportivos, en sus fiestas. Si los niños son felices, la revolución, no tenga usted duda, va por buen camino. La Revolución prioriza a los niños por una razón elemental: la infancia es corta y no espera.