Come un ritratto fedele d’una cubana imprescindibile: così si può definire il libro “Vilma, una vita straordinaria”, opera che riporta tra di noi l’eroina che amava tutto quello che faceva, che cambiò la vita a un mucchio di persone in Cuba, e che dimostrò che dentro una donna delicata si può trovare la più forte delle colonne.
“Questa è un’opera appassionata — ha commentato Juan Carlos Rodríguez, direttore della Casa Editrice Capitan San Luis e autore della compilazione del testo, che sarà presentato venerdì 22, nella Sala Nicolás Guillén, come parte delle attività della Fiera Internazionale del Libro.
“Il lettore incontra un tesoro epistolare, con testimoni sorprendenti. Vilma era una narratrice brillante, e i suoi racconto non hanno parole altisonanti o graffianti, non manca nulla e nulla è di troppo, e sono scritti con naturalezza che stupisce”.
Questa è la presentazione di un libro che vuole raccogliere in 240 pagine la vita di Vilma Espín Guillois, da quando era Coordinatrice del Movimento 26 di Luglio nella provincia di Oriente, una delle rivoluzionarie più perseguitate dagli sbirri della tirannia, Inoltre il libro passa per i suoi momenti di guerrigliera insostituibile dell’Esercito Ribelle, della sua dedizione totale alla Rivoluzione, quando dal gennaio del 1959 iniziò la lotta per l’emancipazione della donna e la difesa dei diritti dell’infanzia, che furono il senso della sua vita.
L’opera presenta circa mille immagini, tra fotografie e testimonianze. Non solo istantanee di Vilma, ma anche dei suoi compagni di lotta e dell’epoca in cui ha vissuto.
Dopo un’investigazione di due anni si è giunti alla conclusione che esistono molti aspetti della vita di Vilma che non si conoscono.
“Il libro è un ritratto della Rivoluzione. Si leggono, perfettamente captati, i crimini commessi durante la dittatura di Fulgencio Batista. Uno si commuove conoscendo la brutalità degli organi repressivi a Santiago di Cuba e il coraggio dei giovani rivoluzionari. Per la gioventù di oggi è una lezione di storia e di fermezza rivoluzionaria. È, soprattutto una lezione sull’opera giustiziera della Rivoluzione.
Come ha scritto nel prologo Asela de los Santos Tamayo, un’altra di queste grandi donne che hanno fatto storia: “Che questo bel libro sia, nelle mani del nostro popolo e soprattutto della nostra gioventù, un nuovo avvicinamento alla conoscenza di questa indispensabile mambí del XX secolo, combattente dalle trincee delle idee e da quelle delle pietre. Combattente instancabile per la giustizia, un essere umano che ci ha insegnato ad affrontare le avversità ed anche la morte, assistita sempre da due grandi forze che la sostennero e animarono la sua avita preziosa: l’amore e l’etica.
Queste pagine sono anche testimoni della lealtà di Vilma verso il Comandante in Capo Fidel Castro, fondata durante la lotta rivoluzionaria e consolidata in 50 anni di lavoro congiunto fu Fidel che nel dicembre del 2001 pose sul petto di Vilma la medaglia di Eroina della Repubblica di Cuba, il miglior omaggio al suo instancabile lavoro.
Oltre a narrare tutte le battaglie nelle quali è stata coinvolta questa cubana imprescindibile, il libro è testimone della complicità dell’amore che nacque tra lei e Raúl da quando erano due giovani guerriglieri.
Nelle sue lettere e nelle fotografie sono fissati i momenti della loro vita uniti, mentre costruivano una Cuba differente.
“Vilma, una vita straordinaria” è il ritratto di una donna che ha lottato con la stessa forza con cui ha amato.