Il Blocco nordamericano lede la

 

cardiologia pediatrica cubana

 

 

 

2.10.2013 - Lisandra Fariñas Acosta www.granma.cu

 

 

Le serie limitazioni che il blocco nordamericano impone a Cuba, e che si ripercuotono negativamente sul sistema di salute pubblica del paese, si vivono ogni giorno nel Cardiocentro Pediatrico William Soler, della capitale.

 

La dottoressa Herminia Palenzuela López, responsabile del programma di qualità di questa istituzione ospedaliera ha spiegato a Granma che è stato impossibile  per il centro ottenere ossido nitrico, un gas fabbricato da compagnie statunitensi ed europee.

 

“Per il suo effetto potente, questo gas si utilizza per trattare le crisi di ipertensione polmonare che si presentano nel postoperatorio della chirurgia cardiotoracica  pediatrica, complicazione che può provocare la morte del paziente , indipendentemente dall’ efficacia dell’intervento”.

 

“Esistono  altri medicinali endovenosi per trattare l’ipertensione polmonare,  e sono quelli che usiamo qui a Cuba, ma il più efficace è l’ossido nitrico. La sua applicazione diretta per via respiratoria provoca quasi immediatamente la vasodilatazione polmonare, diminuisce le pressioni polmonari e previene o controlla la crisi d’ipertensione polmonare acuta o la persistente”, ha segnalato.

 

La dottoressa Palenzuela López, ha riferito che trattandosi di un gas particolare che non si può trasportare in aereo, il suo trasporto in nave necessita un insieme di precauzioni ed è difficile garantire il suo trasferimento in nave da paesi lontani.

 

“Inoltre necessitiamo un rifornimento stabile, perchè si tratta di pazienti con cardiopatie critiche che non possono aspettare. Per la vicinanza che esiste tra Cuba e gli Stati Uniti, se lo potessimo comprare lì, avremmo un flusso costante, ma non abbiamo accesso...”

 

La specialista ha sottolineato che la presenza dell’ipertensione polmonare persistente dopo un’operazione o l’apparizione di crisi d’ipertensione polmonare acute, si osservano con frequenza in bambini appena nati e in lattanti piccoli.

 

Un’altra limitazione provocata dal blocco alla cardiologia pediatrica a Cuba è l’impossibilità d’accedere al Sevoflurane, il miglior anestetico pediatrico che esiste per la chirurgia cardiovascolare e che si fabbrica solo negli Stati Uniti.

 

È numerosa la lista delle limitazioni che dall’elevato costo  degli strumenti per via delle spese di noleggio e per gli intermediari, alle  limitazioni poste agli scambi scientifici  tra professionisti cubani e nordamericani, sino al rifiuto di commerciare i prodotti  come quelli citati.

 

Uno dei tanti volti di questa disumana politica che dura già da mezzo secolo.