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Si prepara lo scenario da cui Fidel proclamò il trionfo della Rivoluzione |
7 novembre 2013 - Eduardo Palomares Calderón www.granma.cu
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Si sta lavorando nel luogo in cui il Comandante in Capo Fidel Castro Ruz, proclamò il trionfo della Rivoluzione Cubana, nel Parco Céspedes e in tutto l’ambiente circostante per la celebrane del prossimo 1º gennaio del 2014, 55º anniversario del trascendentale avvenimento.
Fidel parlò dal balcone principale del Municipio di Santiago di Cuba e questo fatto basterebbe a riservargli un luogo speciale nella storia, ma quella che un tempo fu la Plaza de Armas, Plaza de la Constitución e Plaza de la Reina, e che è il cuore della città presenta diversi edifici di valore patrimoniale.
“Senza dubbio, ha assicurato l’architetto Omar López Rodríguez, direttore dell’Ufficio del Conservatore della Città, si tratta del principale ambito urbano di una città che ugualmente festeggerà i 500 anni dalla sua fondazione come città nel giugno del 2015 . questi lavori spiccano per la qualità della loro realizzazione.
Nel programma di abbellimento si notano due luoghi significativi: il primo è lo stesso municipio, oggi sede del governo municipale che, costruito su un disegno realizzato nel XVII secolo, fu restaurato nel 1954, ed è una solida costruzione coloniale.
L’altro è la Santa Basilica Metropolitana Chiesa Cattedrale di Santiago di Cuba, paradigma dello stile eclettico di Santiago, con la direzione dell’architetto Carlos Segrera.
Tra gli edifici che circondano lo scenario c’è l’Hotel Casa Granda, che nel gennaio del 2014 compirà cento anni, c’è la sede del Banco di Credito e Commercio, luogo occupato nella colonia dal Grand Hotel Venus, dove il Maggiore Generale Antonio Maceo disse che se un giorno lui avesse dovuto combattere a lato della Spagna sarebbe stato nel caso di un intervento degli Stati Uniti.
Al di fuori di questo ambito centrale cittadino, fanno parte del programma per il 55º anniversario della Rivoluzione le opere di conservazione e manutenzione del Castello del Morro, San Pedro de la Roca, i musei Bacardí e della Lotta Clandestina, la Casa dello Studente, e il Centro di Studi Antonio Maceo. |