EJT: un esercito vittorioso

 

 

3 agosto 2013 - www.granma.cu

 

 

Il momento in cui Raúl, 40 anni fa, dopo aver scambiato il berretto di sergente delle FAR di Alfredo Luis Fuentes, con il cappello di foglie di palma di Walter Pupo, membro della Colonna Giovanile del Centenario, alza le loro braccia in un gesto
simbolico e fonda così l’Esercito
Giovanile del Lavoro.

"Si apre così una nuova tappa per la gioventù cubana e la sua organizzazione d’avanguardia, e come nell’alfabetizzazione, e come a Girón, nella lotta contro i banditi,  come nella Colonna Giovanile del Centenario e nelle unità di lavoro delle nostre Forze Armate Rivoluzionarie, i nostri giovani non falliranno!”

 

Con queste parole  per il futuro del compagno  Raúl, allora Ministro delle Forze Armate Rivoluzionarie fu costituto il 3 agosto del 1973 l’Esercito Giovanile del Lavoro,  la cui sigla emblematica - EJT - fa venire alla mente  molteplici opere  di grande impatto economico e sociale.

 

In questi 40 anni i suoi ufficiali e suoi soldati hanno presentato credenziali d’efficienza e di costanza nella costruzione di centri d’educazione, economici e scientifici, nella modernizzazione delle reti delle ferrovie, nel taglio delle canne da zucchero, l’attenzione alle piantagioni di caffè e di agrumi, la semina degli alberi, la produzione di tuberi e ortaggi e il loro commercio, così come nella campagna per sradicare la zanzara “aedes Aegypti”, tra i tanti innumerevoli compiti.

 

Frutto della fusione della Colonna Giovanile del Centenario con le unita delle FAR dedicate alla produzione, il EJT è stato sempre una scuola dalla quale sono usciti operatori degli zuccherifici,  meccanici,  agricoltori e soprattutto persone con un’educazione integrale nel lavoro e la difesa.

 

Sarebbe impossibile parlare dello sviluppo economico e sociale delle zone montagnose dell’Isola senza includere il decisivo contributo di questo singolare esercito  attivo, protagonista del Plan Turquino Manatí.

 

La storia delle capacità militari e di combattimento della Rivoluzione non è completa se non si raccontano le prodezze dei suoi combattenti nella costruzione, in breve tempo, di importanti opere d’ingegneria nel sud dell’Angola, durante l’offensiva finale che permise di sconfiggere le forze degli invasori del regime razzista del Sudafrica.

 

Negli anni ’90 il EJT che sino ad allora aveva lavorato come forza d’appoggio nei lavori agricoli, industriali e della costruzione, assunse anche l’amministrazione integrale di tutte le attività che svolgeva. 

 

Si possono citare molti esempi dell’efficienza di questa gestione in diverse imprese e centri di produzione che giunsero nelle sue mani con forti problemi e sono state restituite agli organismi responsabili con notevoli miglioramenti, frutto della disciplina e del rigore dei suoi combattenti e dei suoi lavoratori civili.

 

Questo rigore e questa disciplina sono state le principali armi di un esercito che non ha perso una sola battaglia che oggi continua a sferrare  battaglie strategiche come la produzione degli alimenti, decisiva per la sicurezza nazionale.