|
La gesta del 13 Marzo |
13.03.2013 - www.granma.cu
|
Il 13 Marzo fu una risposta all’impegno stabilito nella Carta del Messico. Già i partecipanti alla spedizione del Granma, dal 2 dicembre facevano realtà la parola impegnata che “nel 1956 saremo liberi o saremo martiri!”
L’attacco al Palazzo Presidenziale e assalto all’emittente Radio Reloj, dimostrarono al tiranno Fulgencio Batista e ai suoi accoliti che il popolo contava con uomini capaci di lottare per gli ideali di libertà e giustizia sino alle ultime conseguenze.
Ventotto giovani s’immolarono quel giorno, e lasciarono scritta una bella pagina nella tradizione del combattimento rivoluzionario.
“Se moriremo, che il nostro sangue segnali il cammino della libertà perchè, abbia o meno la nostra azione il successo che speriamo, la commozione che originerà ci farà avanzare nella strada del trionfo, ma è l’azione del popolo che sarà decisiva per realizzarlo”, disse l’indimenticabile José Antonio Echeverría, il cui esempio e quello dei suoi compagni divennero un detonatore di ribellione.
A 56 anni dall’assalto al Palazzo Presidenziale e dall’Operazione Radio Reloj, l’immagine dei protagonisti si fa sempre più grande davanti agli occhi del popolo, come esempio di coraggio a tutta prova e di alta espressione d’eroismo degli studenti universitari nella lotta per la libertà e la vera indipendenza.
|