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Julio Antonio Mella |
25 marzo 2013 - www.granma.cu
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Nato il 25 marzo del 1903, appare iscritto nel Registro Civile come Nicanor McPartland. Bambino visitò varie volte New Orleans (negli USA) in compagnia di sua madre. Studiò in varie scuole cattoliche della capitale cubana. Nel 1921 termina il liceo nell’Istituto di “Segunda Enseñanza” di Pinar del Ríoe si iscrive alla facoltà di Diritto e Filosofia dell’Università de L’Avana.
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Corone di fiori di Fidel e Raúl in omaggio a Mella |
10 gennaio 2013 - Maria Elena Alvarez Ponce www.granma.cu
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Corone di fiori del leader storico della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro, e del Presidente Raúl Castro, hanno accompagnato i ‘pini nuovi’, nell’omaggio a Julio Antonio Mella, a 84 anni dal suo assassinio in Messico.
Il Memoriale Mella, che custodisce le ceneri del fondatore della Federazione Studentesca Universitaria - FEU - e del primo partito marxista-leninista di Cuba, è diventato lo scenario principale degli omaggi degli studenti e dei giovani in tutta la nazione, a uno dei loro grandi paradigmi, morto a soli 25 anni.
Ai piedi della Collina Universitaria, testimone delle sue lotte di giovane impegnato con il suo tempo e per un futuro migliore, il mondo studentesco si è riunito e sono state poste le corone di fiori del Consiglio di Stato e dei Ministri e in rappresentazione delle nuove generazioni di cubani.
Vitale e presente in ogni battaglia della Rivoluzione, più che ricordato, così è stato onorato Julio Antonio, con canti e parole appassionate e con un rinnovato impegno di continuare la sua opera, in un omaggio nel quale non è mancato il tradizionale elenco dei martiri universitari.
“Mella è divenuto simbolo e bandiera di combattimento per la gioventù e il popolo di Cuba da quel fatidico 10 gennaio del 1929, quando ricette vari colpi di pistola in Messico, sparati da assassini agli ordini del tiranno Gerardo Machado”, ha sottolineato Yoandry Ferrales, vicepresidente della FEU nell’ Università de L’Avana.
Tra i suoi maggiori legati, ha citato precisamente questa organizzazione di massa che Mella fondò per lottare per le più giuste cause del mondo studentesco, per la Patria e l’ umanità tutta, e che con orgoglio può proclamare che nei suoi 90 anni di storia non è mai mancata alla Rivoluzione.
Conversazioni, conferenze e seminari scientifici sul pensiero rivoluzionario di questo giovane formidabile si svolgono ora in tutta Cuba, oltre a visite nei luoghi relazionati con la sua breve, ma feconda vita; esposizioni, incontri culturali, presentazioni di libri ed altre azioni. |
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10 gennaio 2013 - Maria Elena Alvarez Ponce www.granma.cu
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Studenti e giovani torneranno al Memoriale che custodisce le ceneri di Julio Antonio Mella in occasione dell’84º anno di commemorazione del suo omicidio in Messico da parte dei sicari comandati dal tiranno Gerardo Machado.
L’appuntamento ai piedi della scalinata dell’Università de L’Avana sarà il principale tributo tra i tanti organizzati a Cuba, nei parchi, nei pressi dei monumenti, nelle piazze, in ogni centro di insegnamento superiore, nei siti vincolati con la sua vita e le scuole ed i collettivi di lavoro che portano il suo nome.
Sarà l’omaggio dei “pinos nuevos” di oggi ad un giovane eterno, bandiera e trincea di combattimento di ogni tempo, il fondatore della Federazione Studentesca Universitaria (FEU) e del primo partito marxista-leninista di Cuba, il leader esemplare, l’infaticabile combattente ed il rivoluzionario coerente.
Lisara Corona Oliveros, la presidentessa della FEU, ha assicurato alla AIN che nell’omaggio nel Memoriale Mella non mancheranno i canti, la prosa ed i versi appassionati e le offerte floreali a nome degli studenti, dei giovani e di tutto il popolo di Cuba.
Allo stesso modo, nelle università e negli altri centri ci saranno incontri, conferenze e seminari scientifici, che avranno come tema centrale la fugace e feconda partecipazione ed il pensiero di questo giovane formidabile, del quale Fidel disse con ammirazione: “Nessun altro ha mai fatto così tanto in così poco tempo”.
C’è molto da studiare, scoprire ed imparare da Mella, dalle sue idee e dalla sua eredità, ha sottolineato Corona Oliveros, e tra i molti modi di rendergli omaggio in tutto il paese ha citato mostre, incontri, fiaccolate e gli appuntamenti con la Storia.
A tutto questo si aggiunge l’inizio del processo di analisi e di discussione nelle brigate (che sono la base della FEU) in occasione della convocazione all’VII Congresso, reso pubblico lo scorso 20 dicembre, in un atto centrale per il 90º anniversario di questa organizzazione di massa, la più antica del paese.
Essere come Julio Antonio, giovani del nostro tempo, costituisce la maggiore sfida, e le sue ultime parole, “Muoio per la Rivoluzione!”, devono guidare il pensiero e la condotta di una generazione, la cui missione suprema è quella di preservare e continuare l’opera di questi anni, ha concluso.
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