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La morte di un altro mambí
la raffineria Ñico López |
25 aprile 2013 - www.granma.cu
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Nella notte del 25 aprile del 1963, un aereo bimotore proveniente dagli Stati Uniti volò a bassa quota sopra la raffineria Ñico López, situata nel municipio di Regla, e lanciò una bomba di cinquanta chili e vari bidoni di materiale infiammabile tipo napalm, che fortunatamente non provocarono l’esplosione. L’aereo immediatamente ritornò verso nord.
Poi le agenzie di comunicazione nordamericane diffusero l’informazione che un cittadino di nome Alexander Rorke aveva dichiarato ai giornalisti a Washington, alcune ore dopo il fatto, che lui, con un altro cittadino nordamericano non identificato, si trovava sull’aereo che aveva bombardato la raffineria e che il proposito era distruggere il combustibile immagazzinato.
La nota ufficiale pubblicata a Cuba del quotidiano Revolución del 27 aprile denunciava: "La circostanza che i fatti criminali avvenuti siano stati realizzati da un aereo partito dagli Stati Uniti e che è tornato là con assoluta impunità e che un successivo annuncio pubblicato nella stessa capitale nordamericana da uno dei piloti di questo aereo, senza che sino ad ora ci sia stato un avviso delle autorità nordamericane, dimostra che il governo degli Stati Uniti non può evadere dalla sua responsabilità in questo fatto, che se fosse riuscito nel suo scopo, avrebbe provocato vittime tra i civili.
Molti fatti simili a questo si sono poi ripetuti con la stessa responsabilità da parte del governo degli Stati Uniti che non ha mai agito o condannato gli autori di queste azioni di terrorismo.
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