Lo scorso 25 febbraio sono
entrate in vigore nuove regole sulle garanzie che assicurano il pagamento
per la concessione dei crediti ai cubani, diversificando le alternative per
far sì che le persone possano accedere a questo prestito.
Precedentemente e secondo quanto stipulato nel Decreto-Legge 289 del 2011,
le istituzioni finanziarie cubane lavoravano solo con garanzie liquide, ossi
con denaro, ma adesso si possono offrire altri attivi come oggetti di
valore, gioielli, qualsiasi bene di metallo o pietre preziose, beni
patrimoniali, veicoli, beni agricoli, case destiate alla villeggiatura o
edifici da costruire.
Con eccezione degli oggetti di valore culturale e i gioielli, nel resto dei
casi le istituzioni bancarie esigeranno il corrispondente certificato di
proprietà.
Una nuova spinta all’economia
Più possibilità ci sono d’accedere a crediti bancari senza avere come
garanzia le entrate in denaro degli aspiranti o di altri co-debitori, più si
rende agile il prestito e il suo recupero.
A questi beni, che sono garanzia di pagamento, si assegnerà un valore in
denaro, si realizzerà l’analisi di rischio e il loro stato fisico o tecnico.
Ora l’impresa statale si può ergere come garante del lavoratore non statale
che ha affittato un locale o un bene di questa entità, sempre accordando nel
contratto che se non si rispetta il pagamento del credito, il titolare del
bene autorizza l’istituzione finanziaria a gestirne la vendita.
Si tratta di un altro passo avanti nell’attualizzazione del modello
economico e nell’applicazione di una politica creditizia più in accordo con
i nuovi tempi, che appoggia quelle attività che stimolano la produzione o
altre che garantiscono lo sviluppo economico e sociale. |