La politica dei crediti in accordo

con i nuovi tempi

 

 

13.03.2013 - www.granma.cu

 

 

Lo scorso 25 febbraio sono entrate in vigore nuove regole sulle garanzie che assicurano il pagamento per la concessione dei crediti ai cubani, diversificando le alternative per far sì che le persone possano accedere a questo prestito.

Precedentemente e secondo quanto stipulato nel Decreto-Legge 289 del 2011, le istituzioni finanziarie cubane lavoravano solo con garanzie liquide, ossi con denaro, ma adesso si possono offrire altri attivi come oggetti di valore, gioielli, qualsiasi bene di metallo o pietre preziose, beni patrimoniali, veicoli, beni agricoli, case destiate alla villeggiatura o edifici da costruire.

Con eccezione degli oggetti di valore culturale e i gioielli, nel resto dei casi le istituzioni bancarie esigeranno il corrispondente certificato di proprietà.
 


Una nuova spinta all’economia
 


Più possibilità ci sono d’accedere a crediti bancari senza avere come garanzia le entrate in denaro degli aspiranti o di altri co-debitori, più si rende agile il prestito e il suo recupero.

A questi beni, che sono garanzia di pagamento, si assegnerà un valore in denaro, si realizzerà l’analisi di rischio e il loro stato fisico o tecnico.

Ora l’impresa statale si può ergere come garante del lavoratore non statale che ha affittato un locale o un bene di questa entità, sempre accordando nel contratto che se non si rispetta il pagamento del credito, il titolare del bene autorizza l’istituzione finanziaria a gestirne la vendita.

Si tratta di un altro passo avanti nell’attualizzazione del modello economico e nell’applicazione di una politica creditizia più in accordo con i nuovi tempi, che appoggia quelle attività che stimolano la produzione o altre che garantiscono lo sviluppo economico e sociale.