VII Conferenza Internazionale del Diritto di Famiglia |
9.05.2013 - Joel Michel Varona www.granma.cu
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Dopo tre giorni di dibattiti tra esperti di otto nazioni sui passi avanti fatti e le sfide del diritto di famiglia, terminerà oggi a L’Avana la VII Conferenza Internazionale del Diritto di Famiglia.
Il Diritto Penale Familiare, il diritto alla difesa, l’amministrazione dei beni, la mediazione familiare e l’assegno alimentare sono al centro delle analisi dell’ultima giornata di lavoro dell’appuntamento effettuato nell’ emblematico Hotel Nacional de Cuba.
In quest’ultima giornata inoltre si parlerà della legittimità dell’annullamento del matrimonio, del divorzio in amicizia e dell’importanza del nome.
I partecipanti hanno coinciso sulla necessità di promuovere codici di famiglia a livello mondiale, che rinforzino la protezione dell’anziano, che merita di vivere una vita degna.
L’avvocato messicano Eduardo Oliva ha sottolineato che l’anziano è parte integrale della famiglia e vestirlo e alimentarlo non è sufficiente, perchè deve ricevere un’adeguata dieta e un’attenzione geriatrica, per una migliore qualità di vita.
L’alimentazione va estesa come un dovere morale e giuridico, accompagnato dall’impegno familiare ed etico, ha aggiunto.
È la famiglia la prima responsabile della garanzia della dignità umana dell’anziano, non lo Stato o i centri di beneficenza.
“I processi legali, ha segnalato Oliva, devono difendere il trattamento affettuoso, l’amore nelle case in maniera costante. Al contrario, avviene, come accade in molti paesi, che questo gruppo diventa vulnerabile.
Nelle case per anziani non si riceve lo stesso affetto e va ricordato che loro sono stati il pilastro economico nella casa e per questa ed altre ragioni hanno guadagnato il diritto di godere l’allegria delle conquiste e dei successi della famiglia e di condividere i momenti tristi e le sconfitte.
Il grande passo è inserire l’anziano e questo è impossibile farlo con le leggi, perchè d’essere una cosa personale”, ha terminato Oliva. |