Un’esposizione con vestiti, pezzi religiosi, documenti e altri oggetti della presenza arabo- islamica in Cuba, sono in mostra nella Casa delle Diversità Culturali di Camagüey, città ubicata a 570 chilometri da est della capitale.
L’esposizione forma parte del programma per la celebrazione, il prossimo anno, del 35º anniversario dell’Unione Araba in Cuba - UAC - che include diverse attività politiche, sociali e culturali, per potenziare questa cultura in distinte regioni dell’occidente, del centro e dell’oriente dell’Isola.
Marcial Mendoza, presidente de la UAC a Camagüey, ha informato Prensa Latina che nel territorio si festeggerà, il 19 ottobre, il 19º anniversario della costituzione nella provincia dell’organizzazione e si convocherà ad una giornata iniziata domenica 13 ottobre e che terminerà nell’ottobre del 2014.
Nel programma s’inserisce anche il mezzo millennio dalla fondazione della città di Santa María del Puerto del Príncipe, che si compirà il 2 febbraio del prossimo anno, con il centenario della presenza documentata araba a Camagüey.
Mendoza ha spiegato che in questa regione la UAC è formata da circa 580 iscritti e che l’organizzazione si è costituita in tutto il paese con il proposito d’unificare la famiglia araba, fare la promozione e diffondere la sua identità, le tradizioni e la cultura.
Prossimamente s’inaugurerà una biblioteca che conterà con un’aula di cultura arabo-islamica e si lavora anche alla crescita, con nuovi associati, tra i quali ci saranno medici che hanno svolto missioni solidali in diversi paesi arabi.
Creata il 4 aprile del 1979, a partire dall’integrazione di tutte le società arabe che esistevano in Cuba. La comunità cubano-araba mantiene i suoi vincoli filiali e storici con la patria d’origine degli antenati.
Secondo i dati dalla UAC si stima che vivono circa 50.000 arabi nel paese; la maggior presenza si conta nelle tre filiali: a Santiago di Cuba, Ciego de Ávila e Camagüey, ed inoltre due dei suoi comitati di gestione operano a Sancti Spiritus e a Holguín.