L’inserimento di due nuovi fondi documentali cubani nel Programma Memoria del Mondo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) è stata valutata oggi come un prezioso apporto alla cultura universale.
L’ambasciatore Giraldo Mazola, vicedirettore della Commissione Nazionale Cubana dell’UNESCO, ha sottolineato l’importanza di questo atto nel quale sono stati inseriti il Fondo Celia Sánchez Manduley e la Collezione della rivista di Matanzas Aurora del Yumurí. Ha detto che entrambi arricchiscono una parte imprescindibile dell’attività e della storia rivoluzionaria e culturale della nazione.
Così le ha riconosciuto nella consegna dei certificati che accreditano l’inserimento di entrambi i fondi nel Registro Nazionale del Programma Memoria del Mondo, che ha avuto luogo nella sede della Oficina de Asuntos Históricos del Consejo de Estado (Ufficio di Temi Storici del Consiglio di Stato) a La Habana.
Ha commentato che con azioni come queste si stimolano altre istituzioni affinché preservino di più e meglio le loro opere, per il valore che hanno per le generazioni future.
La dottoressa Berarda Salabarría, presidentessa del Comitato Nazionale Cubano della Memoria del Mondo, ha detto che il Fondo 1967 Celia Sánchez Manduley permette di apprezzarla come una donna che ha dato tutto per la Rivoluzione e come indimenticabile compagna di Fidel nella Sierra Maestro e in molteplici battaglie.
Ha evidenziato il suo coraggio e i suoi valori umani, e l’ha definita un’appassionata studiosa delle idee ed il pensiero politico e rivoluzionario di José Martí.
Ha rimarcato il suo eroico e instancabile lavoro nella conservazione di documenti, note manoscritte, foto, ordini, custoditi nei suoi zaini e nelle più difficili condizioni di una guerra, il che ha permesso di ricostruire la vera storia della Rivoluzione.
Della collezione giornalistica Aurora del Yumurí, ha evidenziato che i più illustri pensatori del secolo XIX hanno riflesso in essa le vicende della società di Matanzas. Ha aggiunto che nelle sue pagine pubblicarono le loro opere letterarie José Jacinto Milanés, Gabriel de la Concepción Valdés (Plácido), Cirilo Villaverde, Gertrudis Gómez de Avellaneda, Domingo del Monte, José María Heredia, Félix Varela, José Antonio Saco, e altri. Ha messo in risalto che durante i suoi 75 anni di vita – uscì per volta prima nel 1828 – è risultato essere un cronista fedele e delizioso del suo tempo, e ha detto che nei suoi giorni di gloria fu considerato il miglior giornale politico e letterario dell’Isola.
Il dottor Eugenio Suárez, direttore della Oficina de Asuntos Históricos del Consejo de Estado, ha ringraziato per il gesto a nome delle due istituzioni che hanno ricevuto l’accreditamento, e ha ribadito l’impegno Oficina de Asuntos Históricos del Consejo de Estado di continuare a custodire queste opere riconosciute come parte del patrimonio universale che è la Memoria del Mondo.