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Cultura |
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Congresso PedagogIa
2013 |
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Si conclude Pedagogia 2013, un forum per l’unità degli insegnati |
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8.02.2013 - Luisa María González www.granma.cu
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L’evento, che si svolge nel Palazzo delle Convenzioni de L’Avana, prevede nella giornata di chiusura un intervento speciale della ministra del Potere Popolare per l’Educazione del Venezuela, Maryann Hanson Flores, oltre ad un seminario sull’Eroe Nazionale cubano, José Martí.
Si concluderanno anche i 20 simposi ed i forum realizzati in questi giorni come piattaforma per lo scambio di esperienze tra gli insegnati provenienti da tutte le latitudini.
Nella giornata precedente Pedagogia aveva ospitato la I Riunione dei Ministri dell’Educazione dei Paesi della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC), con la partecipazione dei rappresentanti di 26 paesi, tra cui 11 ministri.
Ena Elsa Velázquez, ministra cubana dell’Educazione, riferisce che è stata approvata una dichiarazione finale ed un programma nel quale si specificano accordi concreti per affrontare sfide come l’eliminazione dell’analfabetismo, la lotta per l’inclusione, l’ampliamento della copertura dell’educazione di base, e la formazione del personale docente.
Velázquez ha spiegato che durante l’incontro ci sono stati 30 interventi che hanno evidenziato le potenzialità della regione per progredire nel settore.
La riunione è stato il primo appuntamento ministeriale della CELAC realizzato dopo che Cuba ha assunto la presidenza pro tempore del blocco regionale, che unisce i 33 paesi indipendenti dell’area.
Parallelamente si è svolto un seminario sull’insegnamento artistico a Cuba, con la partecipazione della presidentessa della Brigata di Istruttori d’Arte José Martí, Indira Fajardo; del direttore del Centro Nazionale per l’Educazione Artistica, Rolando Ortega; e del rettore dell’Istituto Superiore d’Arte, Rolando González Patricio.
Nelle sue dichiarazioni a Prensa Latina, Fajardo ha spiegato che nelle scuole cubane non solo si insegnano matematica e letteratura, ma in tutti i livelli d’insegnamento esistono istruttori d’arte per formare nei bambini e nei giovani la sensibilità ed il gusto estetico. |
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L’educazione a Cuba è un esempio da seguire |
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6.02.2013 - Yenia Silva Correa e Olga Díaz Ruiz www.granma.cu
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“L’educazione infantile e l’attenzione ai bambini a Cuba è un esempio da seguire in tutti i paesi del mondo e del quale, noi che lavoriamo in America Latina, ci sentiamo profondamente orgogliosi”.
Con queste parole si è espresso il segretario generale dell’Organizzazione degli Stati Iberoamericani per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (OEI), Álvaro Marchesi Ullastres, durante la sua conferenza Qualità dell’Educazione Infantile, svoltasi nel Palazzo delle Convenzioni de L’Avana durante la seconda giornata del Congresso Pedagogia 2013.
In altri passaggi del suo intervento ha segnalato che “educare le nuove generazione è una scelta etica e morale, che sostiene il lavoro dei professori e gli assegna maggior valore dinnanzi alla società”.
All’interno dell’evento internazionale, Marchesi ha inoltre sottolineato gli eccellenti risultati ottenuti dall’implementazione del Programma cubano “Educa a tu Hijo” in altre nazioni della regione, ed ha segnalato che questo costituisce un modello sicuro per garantire l’attenzione integrale alla prima infanzia con la partecipazione della famiglia e della comunità.
Convinto che “non esiste miglior investimento che investire nella prima infanzia”, ha riconosciuto che molte regioni sono poche attente ai bambini perché questi non costituiscono una priorità nella distribuzione della spesa pubblica, una situazione che si traduce in carenze e disuguaglianze nel processo di apprendimento dei giovani.
Con la partecipazione di circa tremila delegati, cubani e stranieri, che continuano il dibattito e lo scambio di esperienze su questo argomento e sulle altre sfide dell’educazione, l’appuntamento mondiale accoglie tra gli invitati i rappresentanti di organizzazioni internazionali, autorità accademiche, docenti, funzionari del settore e studenti.
Gli educatori difendono l’accesso
ad
un’educazione senza esclusioni
Il Congresso Internazionale Pedagogia 2013 mette al centro del dibattito questioni fondamentali per conquistare l’accesso universale ad un’educazione senza esclusioni e funge da piattaforma per condividere le esperienze di Cuba nel settore.
Nella seconda giornata di lavoro dell’appuntamento, che si svolge nel Palazzo delle Convenzioni de L’Avana, Qian Tang, sottodirettore generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO), ha citato cifre allarmati: “Nel mondo, 61 milioni di bambini e bambine e 71 milioni di adolescenti non frequentano la scuola in questo momento”.
Ha evidenziato che la situazione globale diventa sempre più complicata per le nuove generazioni, mentre un giovane su otto nel mondo è senza lavoro, e diversi studi effettuati confermano che coloro che non completano le superiori hanno maggiori difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro. Allo stesso modo ha riferito che un giovane su quattro nei paesi poveri ha dovuto accettare lavori pagati meno della retribuzione media salariale del loro paese.
In questo contesto ha segnalato che per ottenere lo sviluppo di un’educazione inclusiva e di qualità è necessario combattere l’analfabetismo, eliminare le barriere d’accesso all’insegnamento superiore, realizzare programmi educativi più aderenti alle esigenze del mondo del lavoro, offrire strade alternative a coloro che sono costretti ad abbandonare gli studi e rafforzare i programmi di formazione.
Ana de Lucia D’Emilio, del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF) ha aggiunto che in America Latina e nei Caraibi 1,8 milioni di bambini in età prescolare non ricevono educazione a causa delle barriere economiche, socioculturali e politiche. Al riguardo ha dichiarato che bisogna arricchire la prospettiva sociale sul diritto all’educazione, promuovere un insegnamento rivolto all’inclusione e gestire sistemi di insegnamento che permettano di ottenere questi risultati.
Cooperazione sull’educazione
Durante la seconda sessione di questo evento biennale, Deiby Colmenares, direttore della Cooperazione Internazionale del Ministero dell’Educazione Universitaria del Venezuela, all’interno del seminario Aspettative e realizzazioni del Convegno sull’Educazione Cuba-Venezuela, ha dichiarato che la cooperazione all’interno del Convegno è un modo di trasformare in realtà il sogno della giustizia sociale. Gladys Vázquez, coordinatrice della missione educativa cubana in Venezuela, ha sottolineato che attualmente lo scopo della missione è di incrementare il numero di iscritti all’università nella repubblica sudamericana, che in questo momento è la seconda dell’America Latina e la quinta del mondo. “Siamo già presenti in Venezuela per i corsi post universitari, i dottorati ed i master”, ha aggiunto.
Formazione professionale a Cuba
Rolando Forneiro, viceministro dell’Educazione di Cuba, ha descritto la situazione attuale della società cubana e dei suoi docenti, e l’introduzione di nuovi profili professionali.
Al riguardo ha sottolineato l’importanza della formazione ed il lavoro di orientamento professionale verso percorsi di scienze pedagogiche, con lo scopo di continuare ad elevare la qualità dell’educazione nel paese.
“Per formare un cittadino istruito, colto e impregnato dei valori della nostra società, mettiamo tutto il nostro impegno nel sistema di formazione dei docenti ed il loro costante perfezionamento, conviti che sia la strada giusta per migliorare ulteriormente i risultati ottenuti fino ad oggi”, ha assicurato.
Ha spiegato che anche i dirigenti devono continuare a migliorarsi con l’obiettivo di raggiungere un maggiore impatto della ricerca scientifica nelle trasformazioni in atto a Cuba.
Ena Elsa Velázquez, ministra dell’Educazione di Cuba, Qian Tang, sottodirettore generale della UNESCO ed il fotografo Alex Castro hanno aperto l’esposizione “El Fidel que conocemos”. La mostra è composta dalle opere di 25 celebri artisti cubani, realizzate a partire dalle foto di Osvaldo Salas, Roberto Salas, Pablo Caballero, Liborio Noval ed Alex Castro, che hanno mostrato attraverso la loro lente l’opera e la figura del leader storico della Rivoluzione cubana. |
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UNESCO ed UNICEF prendono la parola nel forum internazionale Pedagogia 2013 |
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5.02.2013 - Luisa María González www.granma.cu
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Il Congresso Internazionale Pedagogia 2013 si svolge a L’Avana con un programma che prevede le conferenze speciali del sottodirettore generale della UNESCO, Qian Tang, e del rappresentante dell’UNICEF a Cuba, Seija Toro.
L’evento, che si celebra dal 4 all’8 febbraio nel Palazzo delle Convenzioni de L’Avana, prevede inoltre l’intervento del Segretario Generale dell’Organizzazione degli Stati Iberoamericani per l’Educazione, la Scienza e la Cultura, Álvaro Marchesi Ullastres, dedicato al tema dell’attenzione integrale all’infanzia.
Altre attività in programma sono il seminario Aspettative e realizzazione del convegno sull’Educazione Cuba-Venezuela e la presentazione di materiale audiovisivo sull’Eroe Nazionale dell’Isola, José Martí.
Pedagogia 2013, appuntamento che riunisce più di tremila partecipanti provenienti da oltre 30 paesi, è stato inaugurato dalla conferenza speciale della ministra cubana dell’Educazione, Ena Elsa Velázquez, che ha parlato delle sfide del settore in America Latina e nei Caraibi.
In tal senso ha considerato che un’educazione di qualità richiede la concertazione delle volontà politiche sul piano nazionale ed internazionale, oltre alla partecipazione democratica di tutta la società.
Ha aggiunto che preparare l’uomo per la vita è una missione che oltrepassa i confini del sistema educativo, infatti richiede la convergenza di diversi aspetti che incidono sul processo di formazione.
La ministra ha citato i progressi del continente latinoamericano nel campo dell’educazione, tra i quali ha evidenziato il consolidamento progressivo di un’offerta educativa per la prima infanzia.
Nonostante questi miglioramenti, ha segnalato, l’attuale globalizzazione dei mercati e la mercificazione dell’educazione provocano delle lacune nella formazione di un numero crescente di persone, escluse dai benefici dello sviluppo sociale ed economico.
Velázquez ha ricordato che nella regione ci sono ancora 2,65 milioni di bambini senza la possibilità di accesso all’educazione elementare e più di 35,81 milioni di adulti analfabeti.
Con lo scopo di cambiare questa situazione, la ministra ha incitato gli educatori ad unirsi e ad agire in maniera decisa per raggiungere lo sviluppo di una società con una cittadinanza informata e responsabile.
Al riguardo Velázquez ha fatto riferimento all’importanza della creazione e del consolidamento della Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC), l’unica organizzazione che riunisce i 33 paesi indipendenti dell’area.
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Educazione per tutti: garanzia
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5.02.2013 - Olga Díaz Ruiz www.granma.cu
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“Un’educazione di qualità, con l’accesso alla cultura per tutti, esige un accordo sostenuto di volontà politiche e la sua conduzione necessita una partecipazione ampia e democratica di tutta la società”, ha segnalato Ena Elsa Velázquez Cobiella, ministra d’Educazione di Cuba, nel suo discorso d’apertura del Congresso Pedagogia 2013, nel Teatro Karl Marx, che ha convocato partecipanti di 25 nazioni.
Nella conferenza inaugurale dell’evento, iniziato ieri lunedì e che durerà sino a venerdì 8 febbraio, nel Palazzo delle Convenzioni, la ministra ha affermato che l’educazione è un diritto umano fondamentale, per garantire lo sviluppo sostenibile, la pace a il rispetto della sovranità dei popoli.
A questo proposito ha segnalato che nella regione ci sono ancora più di 2,65 milioni di bambini che non frequentano la scuola elementare, e più di 35,81 milioni di adulti analfabeti.
A proposito dell’esperienza nazionale, che esporrà i suoi modi principali di fare, durante questo incontro internazionale per l’unità degli educatori, ha segnalato che la cosa principale è la formazione di un cittadino che sia in condizione di contribuire alla trasformazione sociale, e solo con maestri preparati e impegnati è possibile elevare la qualità dell’educazione e concretizzare questo proposito, ha sottolineato.
“Noi educatori cubani ci sentiamo onorati di poter condividere con voi i passi avanti realizzati, successi che sono stati possibili per la volontà politica della Rivoluzione, che ha sostenuto l’educazione per farle svolgere un ruolo d’avanguardia in ogni momento storico che ci è toccato vivere”, ha assicurato.
Alla cerimonia con una gala culturale hanno partecipato i membri del Burò Politico Miguel Díaz-Canel, vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ricardo Alarcón, presidente del Parlamento cubano; Olga Lidia Tapia, membro della Segreteria del Comitato Centrale del Partito; José Ramón Fernández, assessore del Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri; Armando Hart, direttore dell’Ufficio del Programma Martiano e presidente della Società Culturale José Martí, e altri ministri e funzionari del governo cubano e dei paesi partecipanti all’ evento. |
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Un incontro pensato per i maestri |
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4.02.2013 - Margarita Barrios www.granma.cu
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Con una conferenza di Ena Elsa Velázquez Cobiella, ministra dell’Educazione, ed una serata artistica alla quale parteciperanno 500 studenti delle scuole d’arte della capitale, sarà inaugurato, nel teatro Karl Marx, l’Incontro Internazionale di Pedagogia 2013, al quale partecipano circa tremila educatori provenienti da oltre 30 paesi.
L’ampio programma scientifico, che si protrarrà per tutta la settimana nel Palazzo delle Convenzioni de L’Avana, comprende 20 simposi, che si svolgeranno attraverso tavole rotonde, conferenze, seminari e sessioni di dibattito.
Cira Piñeiro, viceministra dell’Educazione, ha spiegato che storicamente questo è uno degli eventi più grandi del paese, grazie al prestigio raggiunto dall’educazione cubana.
Ha inoltre sottolineato che la XIII edizione dell’incontro internazionale per l’unità degli educatori latinoamericani sarà dedicata ai maestri, coloro che ogni giorno provano a trasmettere ai loro alunni una conoscenza di qualità.
Allo stesso modo ha spiegato che tra i delegati ci saranno 700 educatori cubani, selezionati per il rigore delle loro esposizioni negli eventi sul tema che si sono svolti in tutto il paese.
Tra i momenti principali del Congresso ci saranno le conferenze di Álvaro Marchesi, segretario generale dell’Organizzazione degli Stati Iberoamericani per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (OEI); di Qian Tang, sottodirettore generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) e di Seija Toro, rappresentante a Cuba del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF).
Ci saranno inoltre due seminari speciali: Protezione dell’ambiente, cambio climatico, prevenzione di disastri ed educazione per lo sviluppo sostenibile; e Aspettative e realizzazione del convegno sull’educazione Cuba-Venezuela.
Un’attività speciale sarà dedicata alla Campagna Internazionale per la liberazione dei Cinque Eroi cubani, nella quale interverrà Ricardo Alarcón, presidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, e che avrà uno spazio speciale all’interno del Congresso.
Il programma scientifico prevede tre forum: Pensiero educativo e umanista di José Martí e Fidel Castro; Insegnamento della storia e I sindacati, le organizzazioni di maestri e studenti e lo sviluppo dell’educazione.
Un momento fondamentale per i partecipanti sarà la visita presso i centri educativi di tutti i livelli d’insegnamento e di diverse specialità, oltre alle istituzioni scientifiche e culturali della capitale cubana, dove potranno avere uno scambio diretto con docenti, studenti e membri della comunità.
Durante il congresso sarà presentata un’esposizione nella quale case editrici, imprese ed istituzioni specializzate del settore dell’educazione, sia cubane che straniere, presenteranno e commercializzeranno i loro prodotti, e saranno impartiti 34 corsi da parte di specialisti cubani e di altri paesi. |
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