Cultura

 

 

La storia e la cultura, armi imprescindibili

per difendere la Patria e il Socialismo
 

Inviato un messaggio a Fidel

 

 

 

 18.04.2013 - Raquel Marrero Yanes www.granma.cu

 

 

"La storia e la cultura sono armi imprescindibili per difendere la Patria e il Socialismo", ha detto Miguel Díaz-Canel Bermúdez, Primo Vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, iniziando la giornata di chiusura del VII Congresso dell’Unione Nazionale degli Storiografi di Cuba (UNHIC), che era iniziato lunedì 15.

 

“ Oggi è necessaria molta esigenza nel lavoro degli storiografi nel mondo disuguale in cui viviamo, in cui predominano l’egoismo e si danno la mano l’ipocrisia e la menzogna, ma noi vogliamo un mondo più giusto, un mondo che dobbiamo studiare per comprenderlo e trasformarlo in una cultura di pace e d’equilibro, e per realizzare questo si deve conoscere la storia di ogni luogo”.

 

Ricordando le parole di Raúl che tutto quello che facciamo dev’essere in funzione di una società sostenibile e prospera, Diaz Canel ha reiterato che questo è possibile solo se esiste un impegno con la nostra storia, e che per costruire - come ha detto Fidel - una società di uomini liberi, si deve far proprio anche questo compromesso storico.

“Siamo chiamati a fomentare una cultura di pensiero, per far sì che la storia giunga all’anima dei giovani e ci riempia dell’orgoglio di sentirci cubani. Senza dubbio questo sarà il maggior apporto degli storiografi e della UNHIC al nostro popolo”, ha segnalato ancora.

 

I circa 150 delegati riuniti nel Palazzo delle Convenzioni hanno deciso di assegnare la condizione di Membro d’Onore della UNHIC al caro Comandante Presidente Hugo Rafael Chávez Frías, per l’opera di tutta la vita, considerando che dalla sua gioventù si era dedicato allo studio, all’investigazione, al riscatto e alla promozione della storia.

 

Il documento d’accredito lo ha ricevuto Edgardo Ramírez, ambasciatore della Repubblica Bolivariana del Venezuela nel nostro paese.

 

Inoltre i delegati hanno inviato un messaggio a Fidel, reiterandogli che gli storiografi di Cuba continuano ad essere il braccio destro del Partito, come disse lui stesso una volta.

 

Poi hanno approvato una dichiarazione in appoggio alla lotta del popolo cubano e degli amici solidali del mondo per ottenere la liberazione di René, Antonio, Ramón, Fernando e Gerardo, ingiustamente condannati negli Stati Uniti.

 

Rolando Alfonso Borges, a capo del Dipartimento Ideologico del Comitato Centrale, ha raccomandato di non tralasciare nessuna strada per giungere ai giovani e che tutti abbiamo il dovere di spiegare il divenire del processo socialista cubano.

 

Hanno partecipato anche Rafael Bernal, ministro di Cultura, Rodolfo Alarcón, ministro d’ Educazione Superiore, e i dottori René González Barrios, direttore dell’Istituto di Storia di Cuba, e Roberto Pérez Rivero, eletto presidente della UNHIC.

 

 

Lo storiografo è un guardiano della memoria

 

 

 17.04.2013 - Luisa María González  www.granma.cu

 

 

Lo storiografo de L’Avana, Eusebio Leal, ha considerato che gli specialisti della storia hanno il dovere d’essere guardiani della memoria e cercare di avvicinarsi sempre alla verità.

Durante l’inaugurazione del VII Congresso dell’Unione Nazionale degli Storiografi di Cuba (UNHIC), Leal ha affermato che quest’area delle scienze sociali non si può sviluppare nè ottenere in laboratorio, ma e necessario stare con la mente aperta e le mani sul cuore per mostrare la realtà sociale così com’è.

Rispetto all’insegnamento della materia, ha commentato la necessità di prepararsi e di moltiplicare le conoscenze, così come di spogliarsi di ogni schema o consegna che apporti noia alle nuove generazioni.

Come parte dell’incontro appena terminato, è stato realizzato un bilancio del lavoro svolto negli anni tra il 2007 e il 2013.

Il presidente in funzioni della UNHIC, Roberto Pérez, ha parlato delle proiezioni per i prossimi quattro anni ed ha considerato una grande sfida la crescita dei membri, che è stata difficile in questi ultimi anni.

“Dobbiamo far sì che l’organizzazione costituisca uno spazio sempre più grande di realizzazione professionale”, ha detto.

Con la partecipazione di 150 delegati l’evento ha lavorato in commissioni su vari temi riferiti alla vita interna della UNHIC, alle attività scientifiche, alla produzione storiografica, la conservazione e la preservazione del patrimonio e all’insegnamento della storia.