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Sostenibilità alimentare locale: la parola agli esperti |
12.07.2013 -Vivian Collazo
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Gli specialisti cubani che partecipano al programma Basi Ambientali per la Sostenibilità Alimentare Locale (Basal), hanno presentato alcune tra le loro esperienze durante la IX Convenzione dell’Ambiente e lo Sviluppo.
“Il progetto, sostenuto dalla Unione Europea e l’Agenzia Svizzera per lo Sviluppo e la Cooperazione, vuole appoggiare l’adattamento al cambio climatico nel settore dell’ agricoltura nazionale, con pratiche sostenibili e capacità, gli attori chiave per la pianificazione del lavoro e per la presa di decisioni”, ha detto a Prensa Latina il direttore del progetto, Roberto Pérez.
Basal, ha spiegato, implementato dal Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (PNUD), è iniziato nel mese di febbraio di quest’anno in tre località danneggiate per l’impatto negativo ambientale: Los Palacios, in Pinar del Río; Güira de Melena, in Artemisia e Jimaguayú, in Camagüey, territori dedicati alla produzione di riso, coltivazioni varie e latte, rispettivamente.
“Le esperienze saranno replicate in altri 30 municipi con caratteristiche climatiche e di produzione agricola e dell’allevamento, con enfasi sugli scambi delle conoscenze di Agro-meteorologia, e il rinforzo delle brigate per la qualità dell’acqua e dell’energia.
Queste azioni saranno benefiche per gli attori locali relazionati alla produzione di elementi e serviranno per mostrare efficienza nei compiti preventivi”, ha aggiunto.
“Inoltre permetterà d’ottenere informazioni da parte degli specialisti e dei produttori che hanno esperienza per tracciare politiche di pianificazione specializzata.
L’adattamento al cambio climatico è una necessità. Il clima si sta trasformando e continuerà a farlo, per cui la maniera di fare le cose deve cambiare in corrispondenza di tutto questo”, ha commentato.
Più di mille delegati di 40 nazioni partecipano alla Convenzione, la cui sezione di chiusura è prevista per oggi, venerdì 12 luglio.
Cuba mostra risultati nella Convenzione
Internazionale dell’Ambiente
10.07.2013 - Alfredo Boada Mola
Cuba mostra i suoi risultati nella preservazione della natura, la mitigazione degli effetti del cambio climatico e la possibilità di collaborazione sud-sud nella IX Conferenza Internazionale sull’Ambiente che si svolge a L’Avana.
La ministra cubana di Scienza, Tecnologia e Ambiente, Elba Rosa Pérez, ha detto a Prensa Latina che nell’isola si realizzano studi sui pericoli delle vulnerabilità e i rischi sino agli anni 2050 e 2100, che permettono alle autorità di conoscere gli effetti dal cambio climatico e di adottare misure per la preservazione delle mangrovie e dei boschi, la protezione dell’agricoltura e dei popoli sulle coste, tra i vari temi.
Cuba, ha aggiunto, ha lavorato vari anni con i suoi scienziati e investigatori per porre la sua conoscenza in funzione della mitigazione e dell’adattamento agli effetti negativi del cambio climatico.
L’Isola non solo ha svolto studi sull’interno della nazione, ma fa sì che i risultati siano utilizzati dai paesi vicini e da altre nazioni del mondo.
Tra le attività centrali è prevista una conferenza magistrale sulla scienza della sostenibilità, tenuta dal presidente dell’Accademia di Scienze di Cuba, Ismael Clark; un’altra conferenza riguarderà la strategia nazionale per il cambio climatico in Messico, tenuta dal vice segretario di Pianificazione Politica e Ambientale della Segreteria dell’Ambiente e le Risorse Naturali di questo paese, Rodolfo Lacy Tamayo.
Più di mille delegati di 40 nazioni partecipano a questa riunione che ha come slogan “È imprescindibile un cambio importante per il futuro che vogliamo”, terminerà venerdì 12 nel Palazzo delle Convenzioni.
L’attività ambientale cubana
è opera della Rivoluzione 9.07.2013 - Orfilio Peláez
"Cuba gode di autorità e riconoscimento internazionale nella sfera ambientale, e i suoi risultati hanno contribuito allo sviluppo del paese e al miglioramento della qualità di vita dei suoi cittadini”, ha detto Elba Rosa Pérez Montoya, ministra di Scienza, Tecnologia e Ambiente, nel suo discorso d’apertura della IX Convenzione Internazionale su Ambiente e Sviluppo che riunisce a L’Avana circa 1100 delegati di 39 paesi.
La titolare del CITMA ha sottolineato che la presenza della dimensione ambientale risulta significativamente superiore nella pianificazione dell’economia.
Esiste una proiezione a lungo tempo per affrontare i problemi dell’inquinamento e realizzare un uso sostenibile delle risorse naturali con un disegno di scenari previsti sino al 2030.
Questa attività appare raccolta e con priorità in forma diretta e indiretta, in varie delle circa trecento Linee approvate nel VI Congresso del Partito, come mostra dell’ importanza concessa a questo tema vitale.
I boschi occupano attualmente il 27,5% della superficie del territorio nazionale (nel 1959 erano solamente il 14%, la copertura di risanamento giunge al 95,8% della popolazione e l’acqua potabile al 92,3% del totale degli abitanti.
Le conquiste realizzate si sono concretate con un’alta dose di sforzi e sacrifici del popolo, dovendo affrontare le molteplici difficoltà e aggressioni derivate dall’illegale blocco mantenuto dai successivi governi degli Stati Uniti da più di 50 anni.
Per la sua origine, sviluppo e risultati non ci sono dubbi che l’attività ambientale cubana è opera della Rivoluzione, ha dichiarato Elba Rosa Pérez.
Durante la sessione inaugurale dell’incontro scientifico, che si svolge nel Palazzo delle Convenzioni, la signora Margarita Astralaga, Direttrice dell’ Ufficio Regionale per l’America Latina e i Caraibi del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (PNUMA-ORPALC), ha offerto una conferenza magistrale.
Hanno partecipato all’inaugurazione il Comandante della Rivoluzione Guillermo García Frías, Fernando González Bermúdez, primo vice ministro del CITMA, il dottor Fidel Castro Díaz-Balart, assessore scientifico del Consiglio di Stato, la dottoressa Gisela Alonso Domínguez, presidentessa del Comitato Organizzatore, Ismael Clark, presidente dell’Accademia di Scienze di Cuba, e altri dirigenti del CITMA, d’Educazione Superiore, e ministri dell’Ambiente di nazioni dell’Africa, America Latina e dei Caraibi.
La IX Convenzione include nella sua agenda lo svolgimento del III Congresso sul Cambio Climatico, il IV di Biodiversità e Maneggio degli Ecosistemi, l’VIII sulle Aree Protette, il IX di Educazione Ambientale e il IV Simposio dei Musei di Storia Naturale.
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