Le autorità
sanitarie di Cuba hanno sviluppato e registrato un secondo vaccino
contro il cancro del polmone applicato con risultati favorevoli a
pazienti nell’Isola, tra il 2008 e il 2011.
Il vaccino
chiamato Racotumomab (Vaxira) e sviluppato dal Centro d’Immunologia
Molecolare di Cuba (CIM), ha l’obiettivo di trasformare il cancro
avanzato in una malattia cronica che si posa controllare per
periodi prolungati, come accade con il diabete o l’ipertensione.
Anche se non
si può affermare che questo vaccino rappresenta una soluzione alla
malattia, aumenta la speranza di vita dei pazienti e stimola il
sistema immunitario del corpo umano.
Il vaccino
contiene un antigene chiamato NgcGM3, che aiuta a creare anticorpi
nelle superficie delle cellule tumorali.
“Il
Racotumomab si usa per via intradermica e, secondo gli studi,
riporta un incremento del tempo di sopravvivenza nei pazienti ai
quali è stato somministrato”, ha segnalato la dottoressa Tania
Crombet, direttrice delle investigazioni cliniche del Centro
d’Immunologia Molecolare de L’Avana.
Frutto di
una collaborazione cubano-argentina iniziata nel 1994, l’agenzia di
controllo dell’Argentina ha approvato nel mese di marzo la
registrazione del vaccino Racotumomab.
La
presentazione ufficiale del farmaco avverrà il 14 giugno a Buenos
Aires e il 28 a Córdoba.
Il cancro
del polmone, considerato uno dei più letali che esistono provoca la
morte di 1,4 milioni di persone nel mondo, dicono le stime
dell’Organizzazione Mondiale della Salute - OMS – in Cuba questa
malattia provoca una media annuale approssimata di 5000 morti,
mentre in Argentina il totale dei deceduti per anno per questa
malattia è di 9000.