L’infezione VIH/SIDA a

Cuba si mantiene stabile

 

 

15.08.2013 - Vivian Collazo www.granma.cu

 

 

L’infezione data dal VIH a Cuba mantiene una stabilità nel numero dei casi notificati negli utlimi tre anni ha detto il dottor Jorge Pérez Avila, direttore dell’Istituto di Medicina Tropicale "Pedro Kourí", a L’Avana, indicando a Prensa Latina, che nonostante questo, si devono mantenere le strategie educative, d’informazione e prevenzione tra la popolazione, per una condotta sessuale sana e responsabile.  Solo così si potrà  evitare la trasmissione dell’infezione, ha dichiarato.

 

“Nel paese attualmente, ha informato ricevono la  terapia anti-retrovirale diversi pazienti ed inoltre si ricercano  nuove linee di trattamento, più efficienti e con meno effetti negativi. Si stanno modernizzando i farmaci, eliminando quelli con la maggiore tossicità, anche se la nazione non sfugge ai problemi finanziari che affliggono il mondo di oggi.

 

A proposito dei vaccini, Pérez Avila ha spiegato che gli investigatori cubani lavorano in  questo settore nel quale s’inseriscono  varie istituzioni scientifiche e dove si osservano dei modesti passi avanti.

 

Una vaccinazione terapeutica candidata , il GM3, vuole ridurre la replica virale nei pazienti sieropositivi e il   TERAVAC-VIH-1, è un composto  con una messa  fuoco per potenziare la risposta immunologica del paziente, ed è in fase di saggio clinico. 

 

“Ci vuole tempo, però, ha aggiunto, per avere dei risultati e stabilire se i vaccini sono efficaci. Sono stati eseguiti centinaia di studi e di saggi nello scenario profilattico e terapeutico del mondo,  con pochi o con nessun risultato” ha spiegato.

 

“Non conosciamo  ancora i meccanismi intrinseci proteinici e di moltiplicazione utilizzati dal virus, che sono le chiavi per sviluppare qualsiasi genere di vaccinazione”, ha sostenuto. “C’è un lungo cammino da percorrere in questo senso, ma abbiamo maggiori speranze”, ha terminato.