“Cuba è uno
dei paesi che presentano una buona conservazione della diversità
biologica e dove esistono circa duemila specie vegetali di possibile
uso medicinale”. ha segnalato il dottore in Medicina Rodolfo
Arencibia, specialista in prodotti naturali.
Tra la
popolazione cubana predomina l’uso dell’aloe vera, la sabila, la
passiflora, il tiglio, la majagua, tutte piante vincolate a derivati
del miele, cioè allo sviluppo di fitofarmaci e di epifarmaci.
“La Medicina
Naturale e Tradizionale in Cuba ha una base solida, avallata
nell’esperienza accumulata in tutti i centri d’investigazione
scientifica del paese”, ha segnalato il medico. “Qui esistono circa
130 fattorie con importanti banche di sementi in tutto il territorio
nazionale, oltre ai centri d’investigazione scientifica che si
occupano delle piante medicinali”, ha spiegato.
Un centinaio
di scienziati, medici, produttori e conoscitori popolari della
medicina naturale e tradizionale dell’Isola, sono riuniti in un
incontro iniziato oggi 3 giugno, che si svolgerà sino a giovedì 5 a
Matanzas e nella provincia di Cienfuegos, per dibattere sull’uso e
la coltivazione delle piante medicinali.
Gli esperti
dibattono sulla tecnica agricola, la semina, la cura e
moltiplicazione delle specie, triturazione, confezione e
preparazione dei principi attivi, il prodotto e la sua applicazione
e altri temi”, ha aggiunto Arencibia, che è il coordinatore
dell’incontro.
L’appuntamento è dedicato al presidente cubano, Raúl Castro,
ritenuto il padre del riscatto della medicina tradizionale
nell’Isola in questo secolo.
Inoltre si
promuoveranno l’opera e la conoscenza di Enrique Otero Fernández,
considerato uno dei saggi della detta medicina verde in Cuba, e noto
popolarmente in vita, nella zona, come il Gallego Otero.