“Con
l’avvio della Missione Miracolo, ideata dal leader della Rivoluzione
cubana Fidel Castro, nel luglio del 2004, l’oculistica dell’Isola ha
portato la luce e la speranza a diversi popoli del mondo”, ha detto
la dottoressa Cristina Luna.
Nell’inaugurazione del XV Congresso Nazionale del VII Internazionale
della Specialità che si svolgono nel Palazzo delle Convenzioni de
L’Avana, la vice titolare del Ministero di Salute Pubblica (MINSAP)
ha segnalato che da allora hanno recuperato o migliorato la visione
quasi tre milioni di pazienti di varie latitudini, includendo Cuba,
in forma gratuita.
Inoltre ha segnalato il grande progresso di questo ramo della
medicina in 50 anni di Rivoluzione con l’apporto di nuove
tecnologie, il perfezionamento delle risorse umane e il
miglioramento dell’assistenza, della docenza e delle investigazioni.
Parlando ai 680 delegati cubani ed esperti di 15 nazioni che
partecipano a questi Forum, sino a venerdì 31, Luna ha risaltato che
lo sviluppo tecnologico, il riconoscimento internazionale e
l’assistenza medica che si offrono in altri paesi, danno prestigio
ai professionisti cubani di questo ramo.
La viceministra ha indicato il Centro di Microchirugia Oculare,
dell’Istituto Cubano di Oftalmologia Ramón Pando Ferrer, nel suo 25º
anniversario, come l’istituzione rettrice dello sviluppo della
specialità in Cibba e formatrice di varie generazioni di specialisti
e di tecnici.
Attualmente Cuba dispone di 1.828 oculisti, 2.200 diplomati in
optometria e ottica, di 533 infermiere specializzate e tra costoro
una parte lavora nei 253 servizi di assistenza primaria della salute
e nei policlinici.
“Questo ha permesso, ha sottolineato, di avvicinare l’assistenza
medica alla popolazione, migliorare i programmi di prevenzione e la
diagnosi precoce nelle malattie oculistiche”.
Nella giornata inaugurale, il dottor Marcelino Río, direttore del
Pando Ferrer e presidente del Comitato Organizzatore, ha parlato
dello sviluppo dell’oculistica, che ha vari programmi per bambini e
per adulti, con il fine di prevenire la cecità.