Positivi risultati dell’Isola nella

 realizzazione degli Obiettivi del Millennio

 

 

24.05.2013 -  D. Urbino www.granma.cu

 

 

Il vice ministro degli Esteri Abelardo Moreno ha definito positiva la consultazione realizzata dalla società civile di Cuba sulla realizzazione degli obiettivi del millennio e sulla visione di una futura agenda di sviluppo, dopo il 2015.

 

Moreno ha riferito che la riunione ha dimostrato ancora una volta l’impegno dell’unità d’azione della società civile del paese.

 

Di fronte ai rappresentanti di più di 60 organizzazioni non governative - ONGs’- il vice ministro ha dichiarato che le conclusioni apportate dallo sguardi di questo segmento sono state un necessario esercizio di bilancio e riflessione, oltre a un contributo al negoziato di una futura agenda per lo sviluppo.

 

Moreno ha anche segnalato la relazione delle istituzioni nazionali con quelle non governative nella ricerca di una società sempre più giusta ed impegnata, con il perfezionamento del modello economico, la pace mondiale, lo sviluppo e la cooperazione internazionale.

 

Le consultazioni confermano l’immediata necessità di democratizzare il sistema internazionale e applicare riforme strutturali che diano soluzioni alle cause della povertà, al sotto sviluppo, alla disuguaglianza e all’ingiusta distribuzione della ricchezza.

 

Questa consultazione si è svolta con sei gruppi che hanno dibattuto temi come lo sradicamento della povertà, la sicurezza alimentare, l’educazione e il ruolo della cultura e la formazione dei valori, tra l’altro.

 

Cuba è una delle 189 nazioni che nel 2000 hanno adottato la Dichiarazione del Millennio.

 

Il rapporto annuale pubblicato dal sistema delle Nazioni Unite nell’Isola rende noto che Cuba ha realizzato prima del tempo gran parte delle mete tracciate e lo farà con quanto accordato prima della data limite.

 

 

Cuba denuncia che i paesi ricchi non compiono

gli impegni d’assistenza allo sviluppo

 

 

23.05.2013 -  Carmen Esquivel Sarría www.granma.cu

 

 

Cuba ha denunciato che i paesi ricchi e industrializzati non rispettano i loro impegni d’assistenza per lo sviluppo e gli obiettivi del Millennio della ONU, in gran parte del pianeta, per mancanza di volontà.

 

“Che speranza possiamo avere di realizzare le mete per il 2015 e definirne di nuove, quando nel mondo si continua a spendere di più in armi che nella promozione dello sviluppo?”, ha dichiarato il primo vice ministro di Salute Pubblica di Cuba, José Ángel Portal.

 

Intervenendo nella Riunione generale della 66ª Assemblea dell’Organizzazione Mondiale della Salute, OMS, il funzionario ha considerato allarmante che le nazioni industrializzate non siano riuscite nemmeno remotamente a destinate lo 0.7 % del loro PIL come aiuto ufficiale ai paesi più poveri.

 

Questi stessi paesi ricchi sono i responsabili principali di spese militari mondiali che toccano la cifra incredibile di 1.74 bilioni di dollari, cioè il 2.5% del PIL globale, ha detto.

 

L’assemblea della OMS, che si svolgerà a Ginevra sino al 28 maggio, ha il proposito di analizzare come assicurare la salute tra gli obiettivi dell’umanità per il periodo dopo il 2015.

 

Il viceministro cubano ha ricordato che nel suo paese le mete previste nella Dichiarazione del Millennio sono state realizzate praticamente nella loro totalità e in alcuni casi, superate ampiamente.

 

“Cuba è orgogliosa di mantenere una cooperazione sociale con altre nazioni del sud e oggi ha 38.000 lavoratori della salute in 60 paesi. Questi risultati si ottengono nonostante l’ingiusto e criminale blocco che da mezzo secolo ci impone il governo degli Stati Uniti”, ha dichiarato ancora il primo vice ministro di Salute Pubblica di Cuba, José Ángel Portal.