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Cuba: successo nel secondo esame del Consiglio dei Diritti Umani |
24.09.2013 -
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Il Consiglio dei Diritti Umani, la cui XIV sessione ordinaria si sta svolgendo a Ginevra, ha adottato la relazione del Gruppo di Lavoro dell’Esame Periodico Universale (EPU) di Cuba, ha informato la Missione Permanente di Cuba in questa città.
In questo modo è terminata la seconda presenza dell’Isola di fronte al meccanismo del EPU che include la presentazione del rapporto nazionale – avvenuta nel maggio scorso- e un dibattito al quale hanno partecipato 132 nazioni, durante la quale è stato enorme il riconoscimento all’operato di Cuba nella promozione e la protezione di tutti i diritti umani.
Il vice Procuratore Generale della Repubblica, Rafael Pino Bécquer, a capo della delegazione che ha partecipato all’adozione del rapporto, ha reso noto che Cuba ha accettato la grande maggioranza delle raccomandazioni formulate dalle delegazioni durante il dialogo interattivo, nel gruppo di lavoro, e che solo alcune non sono state accettate con stretto riferimento alla Risoluzione 60/251 dell’Assemblea Generale, a partire dalla sua deliberata politicizzazione e natura incompatibili con l’esercizio del diritto alla libera determinazione del popolo cubano, ed ha valutato positivamente i risultati dell’esame e l’utilità di questo meccanismo per la promozione e la protezione dei diritti umani.
Durante il dibattito di venerdì 20, al quale hanno partecipato rappresentanti di 13 paesi e di varie ONG’s, è stato ratificato che il blocco imposto dagli Stati Uniti costituisce il principale ostacolo agli sforzi che l’Isola realizza a favore del godimento dei diritti umani di tutto il popolo.
Ugualmente è stato riconosciuto il generale impegno con le conquiste di Cuba nella sfera dei diritti economici, sociali e culturali e la cooperazione solidale che offre tra numerosi popoli del mondo.
La rappresentazione cubana ha riaffermato che il Governo ha assunto l’esercizio del EPU con tutta la responsabilità, partecipando in forma aperta e trasparente allo scambio di esperienze con tutti gli Stati ed ha ratificato l’impegno d’implementare le raccomandazioni accettate e di continuare a cooperare con il Sistema dei Diritti Umani della ONU e in particolare con il Consiglio dei Diritti Umani e i meccanismi dell’Esame Periodico Universale e in tutte le istituzioni d’applicazione mondiale e non discriminatoria.
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