Non ci sono state torture ad Abu Ghraib? |
29.06.2013 - www.granma.cu
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Una Corte federale ha respinto una denuncia presentata da quattro ex prigionieri iracheni di Abu Ghraib contro l'azienda assunta dall'Esercito statunitense - CACI International - accusata d’applicare torture e abusi all'interno di quel carcere.
Uno dei querelanti, un contadino iracheno, ha rivelato d’essere stato rinchiuso in una gabbia, picchiato, minacciato con i cani e d’aver ricevuto scariche elettriche per tutto il periodo di quattro anni di reclusione, come si legge nel sito digitale Democracy Now.
Respingendo l'accusa, un giudice ha fatto riferimento ad una recente sentenza della Corte Suprema, che limita le accuse derivanti dallo Statuto per danni provocati agli stranieri, esposte contro le aziende assunte in territorio non statunitense.
Il Centro per i diritti costituzionali, che serviva da intermediario per la presentazione delle denunce, ha detto che la decisione del tribunale "crea effettivamente spazi che vanno contro la legge, e che le aziende con sede negli Stati Uniti possono torturare e commettere crimini di guerra con impunità."
All'inizio del 2003, furono numerosi i casi di abusi e torture dei prigionieri di Abu Ghraib, applicati dal personale della compagnia 372 della Polizia Militare degli Stati Uniti, dagli agenti della CIA e dai militari assunti per l'invasione dell'Iraq.
L'inchiesta penale realizzata dal Pentagono è iniziata nel gennaio del 2004, dopo la denuncia anonima fatta dal sergente Joseph Darby.
Le relazioni presentate, così come le fotografie pubblicate in Internet, che presentavano il personale militare che commetteva abusi sui detenuti, ebbero un grande impatto sull'opinione pubblica, quando nel mese d’aprile dello stesso anno la situazione fu rivelata dal programma “60 minuti della CBS” e da un articolo della rivista The New Yorker.
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