Gli USA approvano legge per boicottare la

chiusura della prigione a Guantanamo

 

 

6.06.2013 - da Prensa Latina traduzione di Ida Garberi www.cubadebate.cu

 

 

Un pannello della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato oggi un disegno di legge che ostacolerà le intenzioni del presidente Barack Obama di chiudere il polemico carcere della base navale di Guantanamo.

 

Con una votazione 59-2, la maggioranza repubblicana nel Comitato dei servizi armati ha dato il via a questa normativa, che cerca di mantenere aperta la prigione ed impedisce al Dipartimento della Difesa di spendere denaro per costruire o modificare le prigioni del paese settentrionale, per ricollocare gli attuali 166 prigionieri del territorio usurpato illegalmente a Cuba.

 

Inoltre, questa legislazione pretende evitare che il Pentagono destini fondi per trasferire i detenuti ai loro paesi di origine, tuttavia, però autorizza 247 milioni di dollari per rimodellare il centro militare, installato in un territorio usurpato a Cuba da più di un secolo.

 

Detta iniziativa passerà in estate ad entrambe le camere del Congresso per sottometterla a votazione.

 

I legislatori repubblicani hanno deciso questo passo dopo che Obama ha insistito recentemente nelle sue pretese di chiudere la prigione di Guantanamo, considerato dagli analisti come un moderno campo di concentrazione.

 

Il mandatario democratico ha ripreso questa promessa incompiuta a causa dell’aggravamento di uno sciopero della fame iniziato il passato 6 febbraio da almeno 130 reclusi, in rifiuto a severe misure disciplinari, il maltrattamento ed il confino solitario per tempo indefinito.

 

Inoltre, ha tolto la moratoria sul trasferimento dei carcerati nello Yemen ed ha affermato che la situazione di ogni interno sarà analizzata in maniera individuale.

 

Il carcere di Guantanamo ha una spesa annuale di 903614 dollari per imputato, un bilancio superiore a quello assegnato alle prigioni statunitensi di massima sicurezza, che destinano all’anno circa 70000 dollari per ogni detenuto.