|
|
Quattro disumane realtà sullo sciopero della fame a Guantánamo |
|
23.05.2013 - Steven Hsieh Rebelión www.granma.cu
|
|
Sono passati cento giorni dall’inizio dello sciopero della fame nella Baia di Guantánamo, fatto che ha catturato di nuovo l’attenzione internazionale su questa prigione all’estero che il presidente Obama aveva promesso di chiudere cinque anni fa, quando era candidato.
I funzionari militari dicono che su 166 detenuti erano 102 quelli che stavano partecipando sciopero, ma gli avvocati dicono che sono circa 130.
Da quando lo sciopero è cominciato 100 giorni fa, gruppi internazionali che includono il Parlamento Europeo, la Commissione Interamericana dei Diritti Umani, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani e varie nazioni con detenuti a Guantánamo, hanno aumentato la pressione sul governo di Obama per far sì che liberi i detenuti o chiuda completamente la prigione.
1. La tortura dell’alimentazione forzata Trenta dei 166 prigionieri reclusi a Guantánamo sono sottoposti all’alimentazione forzata, una pratica che l’Ufficio dei Diritti Umani della ONU definisce una tortura e una violazione del diritto intenzionale La ACLU [Unione Statunitense delle Libertà Civili], e altre varie organizzazioni dei diritti umani, hanno inviato una lettera al Segretario alla Difesa Chuck Hagel, chiedendo che si smetta d’alimentare con la forza i prigionieri di Guantánamo. Mentre i militari dicono che sarebbe disumano lasciar morire i prigionieri per mancanza di cibo, vari gruppi dei diritti umanai e di medici non sono d’accordo. In queste circostanze andare avanti e alimentare a forza una persona, non solo è una violazione etica, ma può giungere al livello di tortura o maltrattamento, ha detto Peter Maurer, a capo del Comitato Internazionale della Croce Rossa. Il procedimento d’alimentazione forzata consiste nell’introduzione di un tubo nella narice del prigioniero, passando per le fosse nasali e la gola, per giungere allo stomaco. Il processo infligge veri dolori e malessere. Stando ad un’analisi di documenti militari, realizzata da Al Jazeera, si obbligano i prigionieri a portare maschere sulla bocca mentre sono incatenati ad una sedia, anche per due ore, mentre si spinge un supplemento nutritivo nel loro stomaco. Alla fine prendono l’uomo dalla sedia e lo portano in una “cella secca”, senza acqua, spiega Al Jazeera. "Poi una guardia controlla il detenuto per 45 - 60 minuti per vedere se dà segnali di vomito o tenta di vomitare. Se il prigioniero vomita, lo riportano alla sedia d’alimentazione.
2. Presunti tentativi di spezzare la volontà degli scioperanti In vari rapporti si legge che le guardie di Guantánamo maltrattano i prigionieri in sciopero della fame nello sforzo di “spezzare la loro volontà”. Gli avvocati del prigioniero yemenita Musaab al-Madhwani hanno detto che le guardie negano loro l’acqua potabile e li obbligano a bere acqua non potabile; inoltre mantengono nelle loro celle temperature estremamente basse, ha informato AFP. In una protesta gli avvocati hanno denunciato che quando Musaab e i suoi compagni hanno chiesto acqua potabile, le guardie hanno risposto che bevessero quella dei rubinetti, non sana. La mancanza di acqua potabile ha provocato problemi renali, urinari e dello stomaco. Un altro avvocato ha detto che le guardie tolgono i detenuti in sciopero della fame dagli spazi comuni e li obbligano a vivere in celle isolate, per spezzare il loro spirito.
3. Più della metà dei reclusi di Guantánamo hanno diritto alla liberazione. Il novanta per cento non è mai stato accusato di crimini. 86 su 166 prigionieri di Guantánamo hanno ricevuto l’approvazione per la loro liberazione, ma le barriere legali e burocratiche li mantengono in una prigionia indefinita. Il Congresso ha imposto restrizioni al trasferimento dei detenuti, esigendo prove che i possibili trasferiti non saranno mai una minaccia alla sicurezza nazionale degli USA in futuro. Il presidente Obama ha reiterato questo fatto, dicendo che necessiterà l’aiuto del Congresso, ma senza dubbio il Congresso ha dato ad Obama il potere di utilizzare dispense per trasferire i detenuti: un potere che lui non ha esercitato nemmeno una volta. Le cose sono complicate per i 56 nazionali yemeniti detenuti a Guantánamo. Come ha spiegato Alex Kane di AlterNet, lo Yemen è "un forte alleato degli USA, ed ha a sua volta un problema con Al Qaeda nella Penisola Arabica, un gruppo che ha pianificato attacchi contro gli Stati Uniti. Dopo la sospensione di una cospirazione terrorista nel 2009, che si presume, originò in Yemen. Il governo di Obama ha deciso di sospendere il rimpatrio dei detenuti in questa nazione.
4. Nessuna alternativa, eccetto la bara S’informa che lo sciopero della fame è iniziato come una reazione per il maltrattamento delle guardie ai Corano dei detenuti, ma come hanno segnalato diversi giornalisti, varie organizzazioni e gli stessi detenuti, questo è solo un momento chiave. Lo sciopero è il risultato delle grandi frustrazioni dei prigionieri lontani dalle loro famiglie, in condizioni disumane, alcuni da più di 11 anni. I funzionari dicono che due detenuti hanno cercato di suicidarsi dall’inizio dello sciopero della fame. “I reclusi non scioperano per diventare martiri, lo fanno perchè sono disperati”, ha detto Wells Dixon, un avvocato che rappresenta cinque detenuti di Guantánamo. "Sono disperati perchè vogliono andare via da Guantánamo ma non vedono altra alternativa che uscire in una bara e questo è il risultato finale” Samir Naji al Hasan Moqbel, in una telefonata al suo avvocato ha detto che lo sciopero della fame, come si legge in un articolo d’opinione del New York Times del mese scorso, è usato come ultima risorsa. "Adesso la situazione è disperata e tutti i detenuti soffrono molto... io ho vomitato sangue, e non si vede la fine della nostra prigionia. La decisione che abbiamo preso è non ricevere alimenti e rischiare la morte ogni giorno. Spero solo che per tutto il dolore che soffriamo gli occhi del mondo si dirigano di nuovo verso Guantánamo, prima che sia troppo tardi”. |
|
100 prigionieri in sciopero della fame
|
|
29.04.2013 - www.granma.cu
|
|
Sono 100 i detenuti nel carcere degli Stati Uniti, nell’illegale base navale di Guantánamo, che fanno lo sciopero della fame, hanno confermato le autorità militari.
Dal 2002 la Casa Bianca mantiene un centro di detenzione in questa installazione ubicata in territorio cubano contro la volontà del popolo e del governo dell’Isola.
In accordo con i comunicati ufficiali, 20 detenuti in sciopero della fame ricevono alimenti a forza attraverso sonde collegate direttamente allo stomaco, e cinque sono ricoverati, anche se non sono in pericolo di vita, segnala la catena CNN.
La quantità di partecipanti al digiuno è aumentata costantemente dall’inizio, il 6 febbraio, quando le autorità della Base avevano detto che erano nove i carcerati che facevano lo sciopero della fame, mentre gli avvocati dei detenuti hanno detto poi che erano molti di più.
I prigionieri continuano la protesta per gli abusi commessi contro di loro e per le condizioni della loro detenzione da più di dieci anni, senza accuse ufficiali per la maggioranza di loro.
I prigionieri protestano per l’isolamento a tempo indefinito, le perquisizioni dei loro oggetti personali e la confisca delle copie del Corano, il libro sacro dei musulmani. Nel 2009, dopo la sua elezione, il presidente Barack Obama aveva firmato un ordine esecutivo per chiudere la prigione di Guantánamo in meno di un anno, ma il carcere è sempre in funzione e vi sono rinchiusi 166 detenuti.
Attivisti e organizzazioni di difesa dei diritti umani hanno denunciato l’uso di tecniche crudeli in questa installazione, come la privazione del sonno, lasciare i prigionieri nudi a basse temperature e praticare interrogatori estenuanti. |
|
Obama e l'ultimo possibile "passo" dei prigionieri a Guantánamo |
|
03.04.2013 - Iroel Sanchez http://lapupilainsomne.wordpress.com/
|
|
Con
l'assedio imposto dalle autorità militari statunitensi, le notizie possono
variare nel numero ma tutte concordano sul fatto che il numero dei prigionieri
in sciopero della fame nel carcere gestito dagli USA nella base militare
illegalmente mantenuta a Cuba continua a crescere e ora copre la maggior parte
dei 166 detenuti a Guantanamo.
Obama y el posible último “paso” de los
prisioneros en Guantánamo |
|
Denunciata in Francia la grave situazione dei prigionieri nell’illegale Base Navale di Guantánamo |
|
01.04.2013 - www.granma.cu
|
|
Le autorità statunitensi minimizzano la gravità e l’estensione dello sciopero della fame realizzato da decine di prigionieri nell’illegale Base Navale di Guantanamo, ha denunciato in Francia il quotidiano L'Humanité.
Il movimento di protesta contro le dure condizioni in questa prigione è cominciato dopo un’ispezione di routine il 6 febbraio, durante la quale i detenuti hanno denunciato la profanazione dei loro simboli religiosi da parte dei carcerieri, indica il giornale.
Da allora la maggioranza dei reclusi nel campo numero 6 ha iniziato uno sciopero della fame senza precedenti, per il numero, la durata e la determinazione, segnala il quotidiano nella sua edizione digitale.
Il portavoce della prigione, il capitano Robert Duran, ha riconosciuto l’adesione di 37 prigionieri allo sciopero e tra loro, ha detto, 11 ricevono alimentazione forzata.
In questa prigione, che si trova in territorio cubano arbitrariamente occupato dagli Stati Uniti da più di cento anni, attualmente ci sono 170 detenuti e tra loro più della metà potrebbero essere liberati perché non esistono accuse contro di loro, segnala L'Humanité.
In un altro gruppo, almeno 50 prigionieri non possono essere portati a giudizio perché le loro dichiarazioni sono state ottenute con la tortura, ha detto l’attivista Geneviéve Garrigos, intervistata da questo giornale francese.
La Garrigos ha denunciato l’Agenzia Centrale d’Intelligenza degli USA - CIA - di usare un manuale di interrogatori nel quale sono incluse tecniche come l’asfissia simulata, la privazione sensoriale e la mancanza del sonno. |
|
Aumenta il numero dei prigionieri in
sciopero della fame a Guantánamo |
|
26.03.2013 - www.granma.cubaweb.cu
|
|
Le massime autorità militari del carcere statunitense nell’illegale base navale di Guantánamo hanno riconosciuto che è aumentato il numero dei prigionieri che si mantengono in sciopero della fame, come protesta contro la loro detenzione indefinita e le violazioni a cui sono sottoposti in questo luogo di reclusione.
Il portavoce di Guantánamo, il capitano di nave
Robert Durand, in un sintetico comunicato, ha confermato che otto degli uomini
che effettuano lo sciopero della fame vengono alimentati con sonde.
|
|
Aumento gli scioperanti della fame nell'illegale base navale |
|
19.03.2013 - www.granma.cubaweb.cu
|
|
Almeno 21 prigionieri rimangono in sciopero della fame per protestare contro i maltrattamenti che ricevono nel carcere USA inchiodato nell'illegale base navale di Guantanamo, informa PL.
Aumentan huelguistas
de hambre en ilegal base
naval de Guantánamo |
|
I detenuti in sciopero della fame da un meseLa protesta va avanti da più di tre settimane. Nel carcere di Guantanamo sono attualmente detenuti 166 presunti terroristi. |
|
15.03.2013 - www.granma.cu
|
|
Da più di tre settimane oltre cento detenuti del
carcere di massima sicurezza nella base Usa di Guantanamo, a Cuba, sono in
sciopero della fame per protestare contro il costante controllo e a volte
confisca di loro effetti personali, comprese le copie del Corano, cosa che
percepiscono come una «dissacrazione».
Nel carcere di Guantanamo sono attualmente detenuti 166 presunti terroristi, alcuni dei quali collegati agli attentati dell'11 settembre 2001 a New York e Washington. |
|
|