“Obama permette la tortura” afferma un ex ufficiale della CIA |
04.01.2013 - www.granma.cu
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L’ex ufficiale dell’intelligenza statunitense John Kiriakou, dichiarato colpevole d’aver rivelato informazioni segrete e in attesa dell’attivazione della sua condanna, ha detto a Russia Today che il presidente Obama, come il suo predecessore George W. Bush, conosce le torture e deliberatamente copre i colpevoli di trattamenti disumani inflitti ai prigionieri.
Secondo Kiriakou, il Governo degli USA fa tutto il possibile per distruggere in qualsiasi modo le prove di queste torture.
L’ex funzionario della CIA relaziona l’impunità dell’’intelligenza degli Stati Uniti ai tragici avvenimenti dell’11 settembre del 2001.
Nei tempi dopo l’11–S, abbiamo perduto i nostri diritti civili, e non ci rendiamo conto di quanto rapidamente il nostro Stato si è trasformato in uno Stato di polizia.
Se dieci anni fa l’Agenzia di Sicurezza nazionale avesse spiato i cittadini statunitensi e fosse entrata nelle loro poste elettroniche, sarebbe stato un abominio per gli statunitensi e adesso è una pratica normale e abituale”, ha commentato Kiriakou.
Il 25 gennaio, Kiriakou è stato condannato a 30 mesi di prigione per aver filtrato il nome di un agente segreto a un giornalista. Il condannato ha definito la sentenza ‘una persecuzione perchè ha denunciato le torture perpetrate dall’Agenzia degli USA. Inizialmente contro Kiriakou erano state presentate accuse per la violazione della Legge di Spionaggio del 1917, dopo la sua dichiarazione pubblica sulla tortura, nota come ‘waterboarding’ - affogamento simulato - ai detenuti di Guantánamo dopo gli attentati dell’11 settembre del 2011.
Nonostante la condanna, l’ex agente della CIA confessa che non è pentito d’aver denunciato questi delitti e che se ne avesse l’opportunità lo rifarebbe.
“Sono sicuro d’avere agito in maniera corretta”, ha sostenuto.
Durante il suo servizio nell’intelligenza, Kiriakou ha partecipato a operativi antiterrorismo della CIA in Pakistan. In particolare, ha diretto un gruppo di spie che, nel marzo del 2002, hanno catturato un alto militante di Al Qaeda, Abu Zubaydah.
Secondo alcuni rapporti confermati anche da Kiriakou, durante l’interrogatorio di Zubaydah si applicò 80 volte il método dell’affogamento forzato.
“Quando sono tornato dal Pakistan alla sede della CIA, all’inizio dell’estate del 2002, un ufficiale d’alto rango nella lotta contro il terrorismo, della CIA, mi chiese se volevo essere addestrato nell’uso del tecniche di tortura e io gli dissi che per me è un problema morale lavorare con tali tecniche”, ha sottolineato ancora Kiriakou.
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