Cuba chiama a fermare le azioni

di guerra degli Stati Uniti

 

 

9.09.2013 -  www.granma.cu

 

 

Il ministro degli Esteri  di Cuba, Bruno Rodríguez,  ha detto  durante il Consiglio Politico dell’ALBA che Cuba sta con il Venezuela, parte imprescindibile e irrinunciabile della regione.

 

Il ministro cubano, Bruno Rodríguez, ha richiamato, sabato 7,  a bloccare  le intenzioni del presidente degli Stati Uniti  e premio Nobel  della Pace, Barack Obama: “Che vuole sferrare una nuova guerra, stavolta contro la Siria, perchè,  se non reagiamo adesso, tutti i popoli soffriremo la stessa sorte”, ha sottolineato.

 

Bruno Rodríguez ha respinto le scuse espresse  da Barack Obama per intraprendere azioni di guerra  contro la nazione araba ed ha chiesto: “ Chi sono coloro che violano maggiormente il diritto internazionale? Chi ha mentito sulle armi in Iraq? Qual’è l’unico paese che ha usato armi atomiche contro un’altra nazione, assassinando migliaia di civili innocenti? Chi ha gettato il napalm sui bambini in Vietnam?, alludendo a tutte le violazioni dei Diritti Umani e del Diritto Internazionale commesse dagli Stati Uniti, e che sino ad ora non sono mai state punite.

 

A nome di Cuba ha esortato ad una mobilitazione generale nell’Assemblea Generale della ONU in difesa della pace, della verità e del Diritto Internazionale.  Il ministro ha anche invitato ad incontrare una soluzione politica al conflitto, senza più spargimenti di sangue nella nazione araba.

 

Il Consiglio Politico dell’Alleanza Bolivariana per i Popoli di Nuestra América (ALBA) ha dichiarato la sua condanna di qualsiasi intenzione d’intervento o azione militare in Siria, ed ha annunciato che invierà un aereo con aiuti umanitari per i rifugiati siriani che si trovano in Libano, come testimonianza d‘amore e solidarietà. 

 

“Invieremo aerei con aiuti umanitari ai rifugiati siriani che si trovano in Libano, come testimonianza d’amore e solidarietà”, ha letto Rodolfo Sanz, segretario politico dell’ALBA.

 

L’organismo latinoamericano "ha richiamato la comunità internazionale a sommare gli sforzi e mobilitarsi attivamente per impedire qualsiasi azione militare in Siria, perchè incrementerebbe lo spargimento di sangue e il numero dei rifugiati”.

 

I paesi dell’ALBA si sono sommati alla giornata mondiale di digiuno e preghiera per la pace in Siria.