La priorità che Cuba assegna
all’incremento della sua produzione agricola è stata segnalata dai
rappresentanti della Unione Europea (UE) in un seminario sulla sostenibilità
alimentare.
Herman Portocarero, ambasciatore della Delegazione della UE in Cuba, ha
segnalato la cooperazione di questa regione con l’Isola per le questioni
dell’ambiente e l’adattamento al cambio climatico.
Portocarero ha assicurato Prensa Latina che questa collaborazione è fruttifera
per tutti, perchè le due parti apprendono e condividono esperienze.
Inoltre ha messo in risalto il lavoro del progetto BASAL, sigla per “Basi
ambientali per la sostenibilità alimentare locale”, sul cui sviluppo e le mete
si sta dibattendo.
Il BASAL è guidato dall’Agenzia dell’Ambiente del Ministero di Scienza,
Tecnologia e Ambiente ed è implementato dal Programma delle Nazioni Unite per lo
Sviluppo, PNUD.
Anne Sophie Houee, membro aggiunto della delegazione della UE in Cuba, ha
considerato che questo progetto potrebbe essere emblematico per l’Isola, ed ha
segnalato il suo elevato livello scientifico e la capacità dei suoi
protagonisti.
Bárbara Pesce-Monteiro, rappresentante del PNUD in Cuba, a sua volta ha
sottolineato il rigore scientifico e il carattere multidisciplinare del BASAL
per ridurre l’impatto del cambio climatico nell’agricoltura e garantire
l’alimentazione localmente.
Questo progetto sarà applicato sperimentalmente a Los Palacios, Güira de Melena
e Jimaguayú, località specializzate nella produzione di riso, ortaggi e latte,
rispettivamente.
L’attività agricola e dell’allevamento in Cuba è direttamente danneggiata dal
cambio climatico, in particolare per gli intervalli tra le siccità e le piogge
torrenziali, l’aumento delle temperature minime dell’aria e una maggior
incidenza di plaghe e malattie, tral’altro
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