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Ancora Santiago, sempre
Santiago
Al termine
della manifestazione politico - culturale per commemorare il 60º
anniversario delle azioni del 26 di luglio, il Generale d’Esercito Raúl
Castro Ruz, Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri e i capi di
Stato invitati, con le loro delegazioni, hanno visitato il Museo della
Caserma Moncada ed hanno reso omaggio a José Martí, nel cimitero di Santa
Ifigenia |
29.07.2013 - Yaima Puig Meneses
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René nel suo primo 26,
dopo il ritorno in Cuba
“È impressionante stare qui, e per me sarà
un onore e un privilegio condividere, speriamo presto, con i
miei quattro fratelli ancora prigionieri degli Stati Uniti per
aver combattuto il terrorismo”, ha detto l’Eroe della Repubblica
di Cuba, René González, partecipando alla prima manifestazione
centrale per le gesta della Moncada, dopo il suo ritorno
nell’Isola.
In un breve incontro con la
stampa, González ha indirizzato un messaggio ai popoli del
mondo: “A coloro che guardano questa manifestazione di popolo,
perchè respirino questo ambiente, lo spirito del popolo cubano,
e intendano quello che ci stimola, com’è genuino questo
processo, che lo sentano e lo dicano al mondo!”
René accompagnato da sua moglie
Olga Salanueva, ha assistito alla commemorazione centrale per i
60 anni dell’assalto alle caserme Moncada e Carlos Manuel de
Céspedes. |
Un’altra
volta lo squillo per la Santa Ana. Un’altra volta Bolívar e Martí insieme
alla Generazione del Centenario. Un’altra volta la forza integratrice di Nuestra
America. Un’altra volta il Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz supera i muri
della Caserma Moncada, anche se ora non necessita fucili per difendere i
sogni.
Sessanta anni
dopo quelle storiche gesta che iniziarono nuovamente la lotta per la
definitiva indipendenza del popolo cubano, Santiago di Cuba è stata di nuovo
scenario per l’incontro, alito infinito per coloro che fondano e amano.
E così è stato
tatuato il 26 di luglio nella storia. E lo hanno riaffermato così anche i
rappresentanti dei paesi fratelli, che hanno parlato nella manifestazione
politico- culturale che si è svolta nella Città Scuola 26 di Luglio.
Tutti grati per quella scintilla ispiratrice che fu la Moncada trasformata
in fuoco liberatore per l’America, in lezione di vita.
Hanno dichiarato
il loro sostegno a Cuba e alle sue conquiste, ricordando inoltre nei loro
discorsi la forza ispiratrice di Fidel, il leader storico della Rivoluzione
cubana.
Perchè, come ha
detto José Mujica, Presidente dell’Uruguay, "con i sogni di quei cubani.
ondata di gioventù, ci siamo mossi per tutta Nuestra America".
Poco dopo la
conclusione della manifestazione, il Generale d’Esercito ha accompagnato le
delegazioni invitate in un breve visita del Museo della Caserma Moncada.
nelle cui sette sale d’esposizione sono raccontati differenti momenti
dell’ultima tappa insurrezionale nell’Isola.
In molti casi è
stato lo stesso Raúl che ha spiegato il significato di alcune foto e dei
tipi di armi, che ha ricordato e raccontato ai visitatori aneddoti su
quegli anni di lotta che hanno permesso di trasformare in realtà ¡ sogni di
un pugno di giovani che non lasciarono morire l’Apostolo nell’anno del suo
Centenario.
Nel cortile esterno al
museo, giungendo al busto del tenente
Pedro Sarría,
scoperto il 25 luglio, ha commentato per coloro che lo accompagnavano, che
l’atteggiamento coraggioso di quell’uomo aiutò a salvare la vita di Fidel
quando fu fatto prigioniero, dopo l’assalto alla Caserma Moncada.
Riferendosi al
significato storico di quegli avvenimenti di quel giorno di luglio del 1953,
Nicolás Maduro, Presidente del Venezuela, ha considerato che con la Moncada
si ruppe la calma dominante della Repubblica Neocoloniale e cominciò un
uragano di piccole rivoluzioni che terminarono in una grande Rivoluzione,
quella del 1º gennaio del 1959 che continua ora e sempre.
“Queste gesta,
più che un ricordo, sono una sfida verso il futuro per la gioventù cubana e
latinoamericana, perchè tramandano i valori che ispirarono i giovani di
allora: la Moncada sta cominciando adesso”, ha dichiarato Maduro.
Le delegazioni
dei fraterni paesi latinoamericani sono giunte sino al cimitero di Santa
Ifigenia, per rendere omaggio all’Eroe Nazionale José Martí. Accompagnati
dal Generale d’Esercito, gli invitati hanno ammirato il cambio della Guardia
d’Onore che custodisce il feretro e quindi si sono avvicinati alla tomba
dove riposano i resti del Maestro, in un momento di speciale significato.
Poi Raúl, a lato
della fiamma eterna che arde in questo luogo, ha chiesto ad Eusebio Leal,
storiografo della capitale cubana di spiegare come sono giunti sin lì i
resti dell’autore intellettuale dell’assalto alla Caserma Moncada.
"È attraverso
Martí che si comincia a conoscere Bolívar", ha detto il Presidente cubano,
che ha commentato per i visitanti tutta la storia che riposa in questo
camposanto, dove riposano i resti mortali di Carlos Manuel de Céspedes,
Padre della Patria; di Frank País García, e di molti altri martiri ed eroi
della Moncada.
Daniel Ortega,
presidente del Nicaragua, in una dichiarazione alla stampa cubana, ha
definito la Moncada come un simbolo che vincola la storia di Martí con
Fidel, e poi la marcia verso il futuro.
“In questo 60º
anniversario rendiamo omaggio a Martí, ha detto, perchè Martí è l’essenza
stessa della Moncada, senza Martì non possiamo immaginare Fidel, nè la
Moncada”.
A proposito
delle parole pronunciate durante la manifestazione da lui e dagli altri
oratori, ha assicurato che ratificano la volontà e la decisione di
continuare a lavorare per l’unità dei popoli latino americani e dei Carabi.
Raúl ha dedicato
a tutti i presidenti presenti un gesto amico, un momento speciale, ed è
stato così anche durante il breve incontro sostenuto con alcuni di loro nel
pomeriggio del 25 luglio, quando ha condiviso ricordi della sua infanzia a
Birán, sull’origine delle grandi colonie del caffè in Cuba, sull’arrivo dei
negri africani nelle terre cubane, propiziando la miscela nel continente e
trasformando l’Isola nella parte di un comune tronco.
Raúl ha anche
commentato l’impronta che ha lasciato il Comandante della Rivoluzione Juan
Almeida Bosque, al quale è stato reso omaggio pochi giorni fa con
l’inaugurazione di una scultura in una parete esterna del Teatro Heredia.
E a Santiago
c’era anche Fidel, che con le sue idee ferme, assieme al popolo, ci ha
portato alla vittoria del 1959, con una Rivoluzione che 60 anni dopo
continua ad essere una Rivoluzione dei giovani. |
Raúl afferma che l’unità latinoamericana
avanza inarrestabile |
26.07.2013 -
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Dignitari
latinoamericani e caraibici a Santiago, per la cerimonia del 26
di Luglio
Vari dignitari latinoamericani e
dei Caraibi hanno raggiunto ieri la Città Eroina di Cuba,
invitati alla cerimonia politico - culturale per il 60º
anniversario dell’assalto alle caserme Moncada e Carlos Manuel
de Céspedes, che si svolgerà oggi 26 di Luglio nella Città
Scuola di oggi, scenario di quegli avvenimenti storici di sei
decenni fa.
Sono già giunti a cuba i
presidenti Nicolás Maduro e José Mujica Cordano, del Venezuela
e Uruguay, rispettivamente, e i primi ministri Winston Baldwin
Spencer, di Antigua y Barbuda; Kenneth Davis Anthony, di Santa Lucía;
Roosevelt Skerrit, della Mancomunità di Dominica, e Ralph Gonsalves,
di San Vicente y las Granadinas.
I distinti ospiti sono
stati ricevuti nell’Aeroporto internazionale Antonio Maceo da
Bruno Rodríguez Parrilla, membro del Burò Polìtico del Partito
Comunista di Cuba e ministro gli esteri e da altri dirigenti
del Partido e dello Stato.
Winston Baldwin Spencer, capo di
governo di Antigua y Barbuda ha detto di sentirsi molto felice
di stare nell’Isola durante i festeggiamenti per gli avvenimenti
del 26 di Luglio del 1953, e il Primo Ministro di Santa Lucía, Kenny
Davis Anthony, ha affermato che visitare Cuba è come visitare
la sua stessa casa.
“La mia delegazione ed io ci
sentiamo onorati di festeggiare in questa occasione speciale con
il popolo e il governo di Cuba, la Rivoluzione cubana, che avrà
sempre un posto speciale nel cuore di tutti noi nei Carabi”, ha
sottolineato.
Ralph Gonsalves ha espresso la
sua soddisfazione di trovarsi a Santiago di Cuba, nei cui campi,
nel 1929, suo nonno tagliò le canne da zucchero.
“Sono soddisfatto, ha detto,
d’assistere alla cerimonia per il 60 º anniversario degli
assalti alle caserme Moncada e Carlos Manuel de Céspedes”, ed ha
segnalato le figure di Antonio Maceo, José Martí, di Fidel e di
Raúl.
Inoltre ha segnalato l’amplia
cooperazione che Cuba offre al suo paese in differenti settori
ed ha affermato che l’amicizia tra Cuba e San Vicente y las
Granadinas non si potrà mai rompere.
Roosevelt Skerrit ha inviato un
saluto di solidarietà, amore e amicizia al popolo dell’Isola ed
ha espresso la sua felicità di condividere con i cubani il
Giorno della Ribellione nazionale.
“È molto importante che ci si
mantenga fermi nella difesa della Rivoluzione cubana e che si
affronti la propaganda anticubana”, ha affermato ancora. |
Il
Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, Presidente dei Consigli di Stato e dei
Ministri, ha considerato che i cambi che avvengono attualmente con
l’obiettivo dell’unità latinoamericana e caraibica sono un processo sicuro
nella sua continuità.
“Nonostante i
tentativi di dividerci per continuare a saccheggiarci, il processo
d’integrazione dell’America Latina e dei Caraibi avanza inarrestabile”, ha
affermato Raúl nella Città Scuola 26 di Luglio, concludendo la
manifestazione centrale per il 60º anniversario dell’assalto alle caserme
Moncada e Carlos Manuel de Céspedes, del 1953.
L’Alleanza
Bolivariana per i Popoli di Nuestra America, come la Comunità degli Stati
Latinoamericani e Caraibici sono state citate da Raúl come entità
integrazioniste che testimoniano la volontà unitaria che anima i leader
della regione nonostante gli ostacoli imposti dagli Stati Uniti.
“Non ci è mai
mancata la solidarietà dei popoli del continente, ha detto ancora, prima di
citare alcuni dei processi politici e sociali trasformatori, attualmente in
marcia in America Latina e nei Caraibi.
Il Primo
Segretario del PCC, parlando di fronte agli assaltanti delle caserme Moncada
e Carlos Manuel de Céspedes, ai dirigenti del Partito Comunista di Cuba
(PCC) e del Governo, ai dignitari latinoamericani e caraibici invitati, ai
membri di collettivi solidali con Cuba presenti alla manifestazione
politico- culturale, ha detto che quasi mezzo secolo dopo il trionfo del
gennaio del 1959 avvenne quello della Rivoluzione sandinista in Nicaragua.
“Due decenni
dopo il fraterno Hugo Chávez ha fatto la sua Rivoluzione Bolivariana che
oggi continua fermamente, guidata da Nicolás Maduro”, ha dichiarato.
Poi ha parlato
del processo di cambio che il presidente
Evo Morales stimola nello Stato
Plurinazionale della Bolivia, la Rivoluzione Cittadina che Rafael Correa
guida in Ecuador e i cambi sociali fomentati da
José Mujica in Uruguay.
Raúl ha anche
citato l’operato a favore dei loro popoli, eseguito nelle nazioni dei Primi
Ministri Winston Baldwin Spencer, di Antigua y Barbuda; Kenny Davis
Anthony, di Santa Lucía;Ralph Gonsalves, de San Vicente y Las Granadinas, y
Roosevelt Skerry della Mancomunità di Dominica, tutti presenti alla
manifestazione di Santiago. |
Ramiro Valdés ha reso
omaggio
ai “moncadisti” di
Artemisa |
22.07.2013 - Yudaisis Moreno
Benítez
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Il
Comandante della Rivoluzione Ramiro Valdés Menéndez, membro del Burò
Politico del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e
Vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministro, ha reso omaggio ai
suoi conterranei di Artemisa che parteciparono alle azioni del 26 di
luglio del 1953, in una cerimonia popolare effettuata in questa città.
Assaltante della
caserma Moncada e membro della spedizione dello yacht Granma, Valdés
Menéndez ha partecipato ad una giornata commemorativa dell’assalto alle
caserme Moncada e Carlos Manuel de Céspedes, con la presenza di Ramón Pez
Ferro e Gelasio Martínez, nativi di Artemisa e protagonisti delle gesta.
Nel Mausoleo dei
Martiri di Artemisa, con la presenza di altri combattenti della Rivoluzione
cubana e della popolazione in generale, ha cantato la solista Yara Veliz, e
il cantautore locale Lucilo Valdés ha emozionato i presenti con la sua
canzone
”Huellas
en el
tiempo”.
Marta Lazo,
sorella del moncadista Mario Lazo, ha detto in esclusiva alla AIN che,
stringendo le mani e guardando i volti dei presenti, ha sentito vicino lo
spirito di quella generazione così valorosa, a cui apparteneva suo fratello.
Il Comandante
della Rivoluzione ha scoperto un offerta dedicata ai compagni di lotta nel
Mausoleo, ed ha posto il primo fiore con i ribelli sopravissuti
all’azione.
José Antonio Valeriano, membro
del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e primo segretario
dell’organizzazione ad Artemisa, ha detto che: “Vengono giorni di intenso
lavoro per, con la partecipazione di tutto il popolo, rendere concreti i
risultati che favoriscono lo sviluppo necessario.
Al termine della veglia
culturale si è svolta una cerimonia militare per trasferire i resti di nove
combattenti di Artemisa che parteciparono alle azioni di 60 anni fa, diedero
prestigio alla Rivoluzione, ed ora riposano
assieme ai 17 uccisi in quel 26 di Luglio o nei giorni successivi. |
Díaz-Canel ha apprezzato
i lavori dedicati
al 60º anniversario del
Moncada
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17.07.2013 -
Eduardo Palomares Calderón
www.granma.cu
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Il
Primo Vicepresidente dei
Consigli di Stato e dei
Ministri, Miguel Díaz-Canel
Bermúdez, ha riconosciuto a
Santiago di Cuba lo sforzo
degli abitanti per terminare
un gruppo di opere dedicate
al 60º anniversario
dell’assalto alla caserma Moncada.
L’edificio più antico
dell’area monumentale 26 di
luglio, con la galleria per
opere arte di grande formato
“Arte Soy” è stato il primo
luogo visitato dove è stato
apprezzato l’impegno dei
costruttori che
termineranno i lavori questo
fine settimana con i saloni
per le esposizioni e le
conferenze terminati.
Nella ex fortezza militare
Moncada, il membro del Buró
Politico del Partito ha
vistato le sale del Museo 26
di Luglio, che mostrano
aspetti importanti
relazionati ai fatti della
storica data. All’esterno
ha elogiato il lavoro di
riparazione realizzato
nell’installazione
trasformata in scuola dopo
il trionfo della
Rivoluzione.
Díaz-Canel ha constatato i
lavori quasi terminati del
parco- biblioteca Museo Abel
Santamaría, il restauro
delle case di legno della
guarnigione della Caserma
Moncada e il cambio avvenuto
nella bella Avenida de Los Libertadores.
In calle Enramadas, ha
conosciuto il progetto
culturale - commerciale che
si chiama “Espiral”
alludendo alle enormi tende
piazzate in un vecchio
parcheggio abbandonato, che
tra pochi giorni saranno
occupate dagli artigiani del
Fondo dei Beni Culturali e
dagli espositori di Artex e
della EGREM.
Díaz Canel ha anche
apprezzato la creazione
della pista “Para Bailar”,
grazie al recupero di un
anfiteatro abbandonato da
circa 17 anni e che
prossimamente accoglierà
9000 persone delle quali
4000 sedute in sedie e
banchi.
“Impressiona davvero vedere
come avete lavorato, le cose
che state facendo con questa
volontà di vittoria e
l’impegno della popolazione
per ricostruire la sua
Santiago, dopo il passaggio
del ciclone devastatore”, ha
detto il Primo
Vicepresidente dei Consigli
di Stato e dei Ministri.
“Vediamo cose molto belle e
ben restaurate, oggi ancora
più belle di com’erano prima
e altre che sono nuove
opzioni per l’arricchimento
della vita sociale e
soprattutto della vita
spirituale. E questa forma
con cui i santiagheri hanno
saputo affrontare i danni ed
hanno saputo superare le
avversità meritano tutto il
rispetto”, ha commentato.
Hanno partecipato al
percorso anche il membro del
Comitato Centrale e capo del
suo Dipartimento Ideologico,
Rolando Alfonso Borges,
accompagnato da Lázaro
Expósito Canto,
primo segretario del Partito
nella provincia, e dal
presidente dell’organo del
governo nel territorio,
Reinaldo García Zapata.
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