Il Banco Centrale di Cuba (BCC)
ha messo in vigore un
gruppo di misure per
scoprire il lavaggio del
denaro, finanziamenti del
terrorismo e movimenti di
capitali illeciti, misure
pubblicate sabato 8 dalla
Gazzetta Ufficiale della
Repubblica.
La Risoluzione numero 51 del
2013, firmata dal
Ministro-Presidente del BCC,
Ernesto Medina Villaveirán,
afferma che le nuove
manifestazioni mondiali
delle attività illegali
citate, così come
l’accettazione da parte
della comunità
internazionale dei nuovi
principi standard, hanno
reso necessario attualizzare
le disposizioni vigenti
nell’Isola per realizzare
efficacemente la scoperta e
la prevenzione di movimenti
di fondi illeciti.
Il documento, che fa parte
dell’edizione ordinaria
numero 29 della Gazzetta,
convoca i dipendenti delle
istituzioni bancarie ad
assicurare che non ci sia
nessun tipo di consulenza o
assistenza per quelle
transazioni sulle quali
esistono prove e sospetti di
relazioni con attività di
lavaggio di denaro o
crimini di qualsiasi
natura.
Queste norme includono le
istituzioni finanziarie
costituite con il supporto
delle leggi cubane o
straniere, le cui funzioni
autorizzate nel territorio
nazionale sono di prestare
qualsiasi servizio di
mediazione finanziaria,
includendo le operazioni
fiduciarie, di rimesse e di
cambi di monete straniere,
segnala la normativa.
Partendo dall’entrata in
vigore della nuova misura
del BCC, tutti gli uffici,
filiali o succursali di ogni
situazione finanziaria,
applicheranno la strategia
della gestione dei rischi
di denaro lavato, di attivi
del finanziamento al
terrorismo e della
proliferazione di armi,
secondo il testo.
Inoltre si segnala che i
membri del sistema bancario
nazionale stabiliranno il
livello di vigilanza,
cautela e controllo delle
transazioni finanziarie che
realizzano, per le quali
riceveranno una preparazione
addizionale.