Il Generale
d’Esercito Raúl Castro Ruz
ha presieduto, venerdì 31
maggio, la riunione del
Consiglio dei Ministri,
nella quale sono stati
tratti temi vitali per lo
sviluppo del paese e sono
state approvate varie
politiche che permetteranno
di continuare ad avanzare
nell’attualizzazione del
modello economico.
I primi tre
temi presentati da Marino
Murillo Jorge, a capo della
Commissione Permanente per
le Implementazioni e lo
Sviluppo sono stati dedicati
ad esporre le trasformazioni
che si realizzeranno nella
base produttiva del settore
agricolo, dell’allevamento e
forestale, così come il
perfezionamento del
commercio degli strumenti,
apparecchi, servizi
specializzati, mangime e
altri prodotti industriali
per l’alimentazione animale,
decisioni che dovranno
apportare un incremento alla
produzione, l’efficienza e
la qualità.
“La base produttiva del
settore agricolo,
dell’allevamento e
forestale, ha spiegato, è
formata dalle imprese,
Granjas Estatales, Unità
Basiche di Produzione
cooperativa (UBPC),
Cooperative di Produzione
Agricola e dell’Allevamento
(CPA), Cooperative di
Crediti e Servizi (CCS) e
piccoli agricoltori”.
“Attualmente il popolo,
rappresentato dallo Stato, è
proprietario dell’80% della
terra mentre il 70,5%
dell’area agricola totale è
in consegna al settore
contadino e cooperativo come
padrone o affittuario. Senza
dubbio le misure che per
decenni si sono messe in
pratica nella forma di
gestione della terra, non
hanno condotto al necessario
aumento della produzione”,
ha assicurato Murillo Jorge,
che ha considerato che è
necessario rettificare le
distorsioni che hanno
danneggiato i risultati
economici. Inoltre ha detto
che è urgente porre in
uguaglianza di condizioni
tutti i produttori, liberare
le forze produttive e
propiziare la loro
efficienza.
A questo dà una risposta la
politica approvata dal
Consiglio dei Ministri, con
cui si avanza verso
l’implementazione di varie
Linee approvate nel VI
Congresso del Partito
Comunista di Cuba, riferite
all’adozione di un modello
di gestione della base
produttiva, per facilitare
il suo funzionamento,
ottenere autonomia, dare
priorità alle produzioni che
generano entrate dall’estero
o che sostituiscono le
importazioni, ridurre le
terre non lavorate,
aumentarle la resa e
sviluppare un’agricoltura
sostenibile.
“Nei principi delle nuove
disposizioni c’è la
concentrazione, soprattutto
nelle imprese statali, di
voci importanti come gli
agrumi le coltivazioni
protette, le sementi
registrate, la riproduzione
porcina, la genetica delle
specie e l’allevamento dei
bufali”, ha segnalato il
ministro Murillo Jorge.
Le produzioni indirizzate a
soddisfare la domanda
statale pianificata si
controlleranno mediante
contratti stabiliti tra le
parti e inoltre si
autorizzerà tutta la base
produttiva, dopo il
compimento degli obblighi
stabiliti, a vendere i suoi
prodotti alle persone
naturali e giuridiche che
consideri.
Nelle cooperative agricole
si adotterà il regime
economico riferito alla
formazione e distribuzione
dei fondi, considerando le
caratteristiche di ognuna.
Ugualmente si autorizzeranno
i piccoli agricoltori
vincolati alle Granjas
Statali, UBPC, CPA e
associati o no alle CCS ad
avere relazioni direte con
persone naturali e
giuridiche per ciò che
riguarda il mercato degli
strumenti, servizi e
prodotti.
Come parte di questa
ristrutturazione del settore
agricolo e dell’allevamento,
Murillo Jorge, che è anche
vicepresidente del Consiglio
dei Ministri, ha esposto la
proposta per il commercio
degli strumenti, gli
apparecchi e i servizi
specializzati e questo
costituisce un passo
concreto nel cammino per
continuare a sviluppare le
forze produttive.
Una delle cause principali
dei problemi che attualmente
si affrontano, è la
prevalenza del metodo
d’assegnazione delle risorse
attraverso pacchetti
tecnologici per la
produzione di interessi
statali, mentre al resto non
sempre si assicurano, nè a
tempo nè per quantità.
Si consegnano gli strumenti
senza considerare la
capacità finanziaria e
l’efficienza dei produttori,
ai quali non si garantisce
la vendita dei medicinali di
uso veterinario.
Per dare una soluzione a
questa e ad altre mancanze,
la politica approvata dal
Consiglio dei Ministri
propone di passare
gradualmente
dall’assegnazione
amministrativa degli
strumenti e degli
apparecchi, a metodi
economici che permettano
l’accesso diretto, al
mercato all’ ingrosso e al
minuto. Questo commercio si
realizzerà a prezzi non
sussidiati e in forma
libera.
Ugualmente si adotteranno
misure con l’obiettivo
d’evitare nel possibile che
l’incremento dei prezzi
danneggi la popolazione.
Con il proposito di
accertarsi della fattibilità
di questa forma di
commercio, inizierà a
partire dal 2014 un
esperimento nel Municipio
Speciale Isola della
Gioventù, dove esiste un
programma di sviluppo
territoriale, che si potrà
estendere con altri prodotti
nel resto del paese.
Murillo Jorge ha anche
informato sulla proposta per
perfezionare la produzione e
il commercio del mangime e
dei sotto prodotti
industriali destinati
all’alimentazione animale.
“Le misure, ha sottolineato,
sono incamminate allo
sviluppo di un programma
integrale di investimenti,
riparazione e manutenzione
nell’industria, del
trasporto, la conservazione
in magazzini delle materie
prime e altro, con il fine
di dare risposte alle
domande nel piano
d’economia.
Così si potenzierà
l’utilizzo dei sottoprodotti
industriali nazionali, come
fonte per dare risposte alla
domanda di mangime e materie
prime.
Inoltre è stato previsto di
creare nel Municipio
Speciale Isola della
Gioventù, in forma
sperimentale, un mercato di
vendita libera di questi
prodotti a prezzi non
sussidiati, per tutti i
produttori, che si estenderà
lentamente al resto del
territorio nazionale, quando
sarà conclusa l’esperienza.
Prima della sua messa in
moto si svilupperà un
programma di preparazione e
addestramento di circa sei
mesi.
ARTE E SCIENZA: POTENZIARLI
DALL’EFFICIENZA ECONOMICA
Leonardo Andollo Valdés,
secondo capo della
Commissione Permanente per
l’implementazione e lo
sviluppo, ha esposto la
politica per ristrutturare
la rete dei centri
d’insegnamento artistico
professionale, il cui
obiettivo fondamentale è
continuare ad elevare la
qualità e il rigore, con il
conseguente uso migliore
delle risorse che si
dispongono per questo.
Tra i problema principali ha
segnalato che i Consigli
Nazionali e Provinciali
delle Belle Arti e delle
Arti Sceniche non hanno
proiettato, nella loro
necessità di formazione, le
prospettive di sviluppo
delle province e dei
municipi.
“Ugualmente è deficiente lo
stato della costruzione, ci
sono carenze di strumenti e
le strutture e gli organici
sono esagerati; i gruppi di
insegnamento di alcune di
queste scuole non contano
sull’esperienza e la
solidità e il risultato
artistico necessari”, ha
affermato.
La preparazione generale
degli studenti a livello
medio professionale
dell’arte non è simile a
quella di un liceo e questo
limita la possibilità di
continuare gli studi a
livello superiore.
Per esempio in queste scuole
non si insegna la
matematica.
In questo modo la politica è
indirizzata a ristrutturare,
nei corsi 2013–2014 y
2014–2015, la rete dei
centri per l’insegnamento
artistico professionale con
un criterio regionale nelle
specialità. I programmi di
sviluppo saranno elaborati
considerando le prospettive
a livello territoriale e le
possibilità economiche del
paese.
Si adegueranno le strutture
e gli organici per ottenere
una maggior razionalità e si
svolgerà un programma
d’investimenti per il
periodo 2014–2019 che
garantisca il miglioramento
delle condizioni
dell’infrastruttura e con
gli strumenti necessari per
questa formazione così
speciale.
Poi Andollo Valdés, ha
parlato dei principali
aspetti contenuti nella
politica disegnata per il
riordino dei più di duecento
centri d’investigazione
scientifica e tecnica
esistenti, che hanno
funzionato nella loro quasi
totalità come unità
garantite dal bilancio
statale.
Attualmente il paese conta
con differenti tipi di
entità che si dedicano alla
scienza, alla tecnologia e
alle innovazioni, alle quali
si assegnano differenti
denominazioni.
“Per questo, ha detto, è
necessario integrarle in
modo coerente, in accordo
con i loro obiettivi e in
forma tale che si utilizzino
al meglio le loro capacità.
Inoltre ha segnalato che
partendo
dall’implementazione della
politica, la totalità di
queste entità si denominerà
“di scienza, tecnologia e
innovazione”.
Le nuove decisioni si
svilupperanno con criteri di
razionalità e sostenibilità
che permettano
d’incrementare l’apporto di
questi centri allo sviluppo
economico e sociale della
nazione, in modo che si
ottenga l’applicazione nella
pratica di quelle
investigazioni che lo
meritano.
Il Presidente dei Consigli
di Stato e dei Ministri, ha
valutato che “ la chiave
fondamentale si trova
nell’investigare,
sviluppare, produrre e
commerciare, cosa che però
non si comporta così in
tutti i casi, e a questo
proposito ha segnalato che
esistono centinaia
d’investigazioni alle quali
non sempre si presta la
debita attenzione,
soprattutto nell’area delle
scienze sociali.
Andollo Valdés ha spiegato
che le entità i cui
risultati apportano
direttamente alla produzione
passeranno a far parte del
sistema delle imprese.
Inoltre si potranno formare
in forma sovvenzionata e con
trattamento speciale, in
maniera eccezionale e
totalmente finanziate,
soprattutto nelle scienze
sociali, esatte e naturali.
Con queste decisioni si
potenzia il ruolo delle
università, considerando la
doppia funzione di docenza e
investigazione.
Tra le misure è previsto lo
sviluppo di meccanismi che
rendano possibile alle
entità e al personale che vi
lavora, di partecipare ai
benefici economici che
genera l’applicazione dei
risultati e delle loro
investigazioni; questo sarà
un apporto per l’autonomia e
la sostenibilità di questi
centri.
Al termine dell’esposizione
di questi temi, i membri del
Consiglio dei Ministri hanno
approvato le politiche
disegnate per la cui
implementazione sono stati
presentati i rispettivi
cronogrammi di lavoro.
ELIMINANDO LE PERDITE DI
ACQUA
Inés María Chapman Waugh,
presidentessa dell’Istituto
Nazionale delle Risorse
Idrauliche (INRH), ha
informato sulle perdite
d’acqua nelle case e sul
programma per bloccare
questa dannosa situazione.
“Nelle case, ha segnalato,
si spreca il 22% dell’acqua
fornita, per via del
deterioramento delle reti
interne, per il cattivo
stato degli elementi
idraulici, e per lo spreco
generato dai contenitori
elevati e le cisterne.
“ Di fronte a questo
problema è indispensabile
implementare un programma
differenziato per assicurare
e commerciare questi
elementi di ferramenta a
prezzi che non siano
obbligatori e inaccessibili
e stimolino le persone ad
eliminare le perdite nelle
loro case.
“A quelle persone che, dopo
le analisi delle loro
possibilità economiche, si
dichiareranno non solventi,
si applicherà un sussidio
partendo dai procedimenti
approvati dal Ministero del
Lavoro e Sicurezza sociale”.
L’impresa industriale degli
elementi idraulici e
ferramenta, unica nel suo
genere nell’Isola, è in
cattive condizioni e
obsoleta, dopo circa 30 anni
di sfruttamento, e per
questo riesce a soddisfare
solo il 40% della domanda
nazionale; il resto si
completa con l’importazione.
Nella proposta di
pianificazione per il
periodo 2013-2016, è stato
approvato un investimento
per questa fabbrica che
permetterà d’aumentare la
sua produzione.
La vendita di questi
materiali avverrà in tutto
il paese e si darà la
priorità alle città dove si
lavora alle reti idrauliche.
L’esecuzione dei lavori
nelle case la farà la
popolazione nelle nuove
forme non statali.
La Presidentessa del INRH ha
riferito le illegalità che
si commettono nelle reti che
conducono l’acqua, varie
indiscipline che provocano
il deterioramento del
servizio e danni a volte
irreparabili.
Tra le infrazioni più
significative ha segnalato
la connessione di attacchi
alle condutture principali
che sono disegnate per
condurre l’acqua e non per
distribuirla. Ugualmente ha
parlato della mancanza di
bilancio delle pressioni
delle reti, prodotto nelle
installazioni illegalmente,
per rubare l’acqua, e questo
fatto contribuisce ad un
cattivo servizio.
Infine ha fatto riferimento
all’accaparramento e alla
vendita illecita di elementi
idro sanitari e tubi,
questione che ha provocato
problemi all’economia e
scontento tra la
popolazione, per i prezzi
elevati. L’Istituto, assieme
alla Polizia Nazionale
Rivoluzionaria, la Procura
Generale della Repubblica, i
governi locali e le
organizzazioni di massa,
lavora per sradicare le
illegalità elencate.
Il Presidente cubano a
questo proposito ha valutato
che la maggioro
responsabilità di questo
problema ricade sul Governo
e non solo implica il
risparmio di acqua e di
energia elettrica, ma che le
città si mantengano pulite e
libere da epidemie.
“Dobbiamo essere
intransigenti di fronte a
queste violazioni che quasi
sempre si commettono davanti
agli occhi di tutti. Per
avere ordine e disciplina si
deve avere anche esigenza”,
ha sottolineato.
“Con questo fine, ha
aggiunto Raúl, è necessario
organizzare le poderose
forze su cui contiamo e
sommare il popolo a questo
impegno, senza la cui
collaborazione sarà
difficile risolvere questi
problemi.
CONTI DA RISCUOTERE E DA
PAGARE
Lina Pedraza Rodríguez,
ministra di Finanze e
Prezzi, ha spiegato lo stato
dei conti da pagare e da
riscuotere alla fine del
mese di febbraio: “Tema nel
quale si deve continuare a
lavorare con sistematicità
per ottenere la riduzione
dei debiti, e per questo
motivo si realizza questo
tipo d’analisi abitualmente
nelle riunioni del Consiglio
dei Ministri”, ha detto.
Riferendosi ai conti da
riscuotere già scaduti in
alcuni organismi
dell’Amministrazione
Centrale dello Stato, -
OACE- , ha commentato che
mantengono la tendenza alla
diminuzione. Non c’è lo
stesso comportamento in
determinati consigli dell’
amministrazione provinciale
- CAP - dove si osserva un
certo aumento rispetto al
dicembre del 2012, contrario
a quanto constatato nel
trascorso di tutto lo stesso
anno.
I saldi da pagare già
scaduti negli - OACE -
mostrano un leggero aumento
rispetto ai risultati del
mese di dicembre del 2012,
incremento contrario alla
tendenza decrescente
manifestata durante lo
scorso anno. Alcuni CAP
mostrano una riduzione dei
debiti in questo senso.
UBICAZIONE LAVORATIVA
PER I NUOVI LAUREATI
Margarita González
Fernández, titolare di
Lavoro e Sicurezza Sociale,
ha informato sul piano
d’assegnazione dei laureati
a livello superiore del
corso diurno 2012–2013, nel
quale sono state considerate
le domande presentate dagli
organismo
dell’amministrazione
centrale dello Stato e dei
Consigli d’Amministrazione
Provinciale.
Come conseguenza è stata
data priorità
all’assegnazione per il
programma alimentare, il
ferroviario,
l’organizzazione superiore
di direzione imprenditoriale
BIOCUBAFARMA e il Ministero
d’Educazione Superiore.
La Ministra del Lavoro ha
detto che in questo corso si
laureeranno 7695 nuovi
professionisti, tra i quali
circa 4000 in scienze
tecniche e che sino ad oggi
il 97% dei laureati ha avuto
una risposta di lavoro e
solo130 non hanno ancora
un’ubicazione, anche si
stanno cercando alternative
per offrire opzioni affini
ai loro profili.
Il Presidente dei Consigli
di Stato e dei Ministri ha
indagato sulla quantità di
laureati in matematica ed ha
considerato che è ancora
insufficiente il numero di
giovani che s’interessa a
questa importante scienza.
L’ESPORTAZIONE DEI
SERVIZI DI SALUTE
Il ministro di Salute
Pubblica, Roberto Morales
Ojeda, si è riferito alla
cooperazione medica
internazionale e
all’esportazione dei servizi
di salute, tema che ha
acquisito una nuova
dimensione partendo dalle
direttive tracciate nel VI
Congresso del Partito
Comunista, senza tralasciare
l’assistenza alla
popolazione.
Il Ministro ha illustrato
gli sforzi del ministero che
sono incamminati a mantenere
i programmi di cooperazione
che esistono con circa 60
paesi, compensando le spese
in varie nazioni e
incrementando le entrate
attraverso i servizi medici
cubani, parendo da un uso
razionale delle risorse
umane materiali e
finanziarie.
È stato ratificato dalla
politica, che i paesi che
non possono pagare questi
servizi medici. Li
riceveranno come aiuto
solidale, come nel caso di
Haiti, per esempio.
Il Generale d’Esercito ha
considerato che i buoni
risultati che si ottengono
in questa sfera si devono in
gran parte al riconoscimento
conquistato dai medici
dell’Isola in tutto il
mondo.
“Inoltre è frutto della
politica tracciata dal
Comandante in Capo sin dagli
inizi della Rivoluzione,
quando eravamo rimasti con
tremila medici solamente e
oggi contiamo su un numero
superiore a 73000”, ha
sottolineato.
Le entrate che si ottengono
per questa via danno la
possibilità, tra l’altro, di
migliorare la qualità dei
servizi di salute e le
condizioni di lavoro dei
professionisti di questo
settore.
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