La Vicepresidentessa cubana

chiama ad affrontare la corruzione
 

Con integrazione e volontà  politica

 

 

  12.11.2013 - www.granma.cu

 

 

La vicepresidentessa cubana Gladys Bejerano ha considerato che la corruzione è un male comune nella regione ed ha chiamato ad affrontarla con integrazione e volontà politica.

 

La Bejerano ha spiegato ai partecipanti, nella I Riunione Specializzata dei Ministri e delle Alte Autorità di Prevenzione e Lotta contro la Corruzione della CELAC, che si è svolta a Santa Cruz, in Bolivia, le complessità nell’affrontare questo flagello.

 

“È una battaglia molto complessa a richiede intelligenza e volontà politica”,  ha detto esprimendo la sua soddisfazione per l’appuntamento e per la speranza di poter trasformate la situazione con la volontà e il lavoro creatore dei popoli, convinti che un mondo migliore è possibile.

 

“La CELAC (Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici), che Cuba si onora di presiedere, attribuisce una grande importanza e questa prima riunione specializzata nella lotta contro la corruzione”, ha detto.

 

La Controllora Generale della Repubblica di Cuba  ha aggiunto che oggi esistono diversi meccanismi e spazi in cui si analizzano e si scambiano le migliori pratiche.

“Sono stati presi accordi e fatte dichiarazioni che dobbiamo appoggiare, esigendo nell’interno dei nostri paesi il loro compimento, aggiustato alle caratteristiche e alla cornice giuridica di ogni paese” ha insistito la specialista cubana nell’orientale città della Bolivia. 

 

“È vero che è necessario affrontare energicamente qualsiasi manifestazione di questo tipo, ma non dobbiamo perdere la messa a fuoco strategica e preventiva, che permette con la partecipazione di tutte le forze della società, di analizzare le cause che la generano e che si lavori intensamente alla formazione dei valori.

 

“Tutti possiamo apprendere dalle esperienze di tutti e tutti possiamo costruire”, ha detto ancora la Controllora che ha ricordato che le forze e le ricchezze maggiori che abbiamo sono i nostri popoli e noi dobbiamo esserne coscienti”. 

 

Infine ha ricordato che a Cuba la corruzione si affronta apertamente ed ha segnalato che il leader storico della Rivoluzione, Fidel Castro e il presidente Raúl Castro, hanno sottolineato in più di un occasione che la sola cosa che può distruggere l’opera rivoluzionaria è la corruzione.

 

 

La lotta contro la corruzione a Cuba va di

pari passo al suo processo d’indipendenza
 

Lo ha affermato la Controllora generale di Cuba, Gladys Bejerano, nel XXI Congreso della Intosai, svolto in Cina

 

 

  28.10.2013 - www.granma.cu

 

 

La Controllora Generale di Cuba e vicepresidentessa del Consiglio di Stato, Gladys Bejerano, è intervenuta nella giornata finale del  XXI Congresso dell’ Organizzazione Internazionale delle  Entità Fiscalizzatici  Superiori, un organismo delle Nazioni Unite conosciuto con la sigla Intosai.

 

Relatrice del tema “Fiscalizzazione Pubblica e Governo Generale”, la Bejerano ha riferito l’esperienza, l’evoluzione e le trasformazioni dell’Entità Fiscale Suprema di Cuba, che da Ufficio Nazionale di Uditoria, con il Ministero di Finanze e Prezzi, è divenuto il Ministero di Uditoria e Controllo.

 

La lotta contro la corruzione a Cuba va di pari passo con il suo processo d’indipendenza e libertà e forma parte dell’essenza e della filosofia cubani, che invariabilmente si sono mantenuti.

 

La Controllora cubana  ha segnalato che nelle sessioni ci sono stati molti interventi centrati nelle relazioni tra il fisco e il governo nazionali e sulle coincidenza nei contributi per un buon lavoro delle amministrazioni.

 

Inoltre ha segnalato l’aiuto inestimabile della Intosai per il corretto funzionamento delle Entità Fiscali Supreme, e ha detto che questo organismo è riconosciuto per il lavoro svolto  e le diverse azioni per elevare la capacità professionale e lo scambio delle migliori pratiche.

 

Al Congresso Intosai a Pechino hanno partecipato 70 delegati di 165 paesi.