Iniziate le consultazioni con

deputati e delegati provinciali

 

 

7.02.2013 - www.granma.cu

 

 

Sono iniziate, da lunedì 4, le consultazioni con i deputati e i delegati provinciali, per permettere agli eletti nelle votazioni di domenica 3, d’esporre i criteri su quale dei compagni ha le migliori qualità per far parte della direzione dell’Assemblea Nazionale e del Consiglio di Stato nel caso dei primi, e delle Assemblee Provinciali del Potere Popolare nel caso dei secondi.

 

Appena sono stati resi noti i risultati preliminari nella giornata di domenica, le commissioni delle candidature nazionale e provinciali, hanno contattato i loro membri per realizzare le interviste individuali con gli eletti, con il fine che ognuno, a suo giudizio, elabori le proprie proposte.

 

Ognuno ha ricevuto le foto e le biografie degli eletti per decidere come indicare le candidature, proponendo con uno scritto, coloro che presentano secondo loro le migliori condizioni per svolgere il ruolo di Presidente, Vicepresidente e Segretario del Parlamento, quanti deputati dovranno occupare i 31 posti del Consiglio di Stato — Presidente, Primo Vicepresidente, cinque Vicepresidenti, Segretario e 23 altri membri —; e quali delegati e/o delegate sono proposti come Presidente e Vicepresidente dell’Assemblea Provinciale del proprio territorio.

 

Nel corso della settimana le commissioni provinciali delle candidature svolgeranno gli incontri con i 1269 delegati eletti in questa istanza, mentre la nazionale estenderà i suoi incontri con i deputati sino a mercoledì 13.

 

 

Cominciate le consultazioni coi i deputati ed i

delegati provinciali eletti domenica 3 febbraio

 

 

6.02.2013 - S. Lee www.granma.cu

 

 

Sono già cominciate le consultazioni con i deputati ed i delegati provinciali, affinché i rappresentati eletti domenica 3 febbraio diano indicazioni su coloro che hanno le qualità per comporre rispettivamente la direzione dell’Assemblea Nazionale ed il Consiglio di Stato, e le assemblee provinciali del Potere Popolare.

 

Appena conosciuti i risultati preliminari della giornata elettorale, le commissioni delle candidature, Nazionale e provinciali, hanno attivato i loro membri per effettuare degli incontri individuali con gli eletti per raccogliere le loro singole proposte.

 

Ognuno di loro ha ricevuto le foto e le biografie degli eletti e dovrà elaborare le candidature, proponendo per iscritto le persone che considerano più opportune per gli incarichi di Presidente, Vicepresidente e Segretario del Parlamento, e le deputate ed i deputati che dovranno occupare i 31 posti nel Consiglio di Stato (Presidente, Primo Vicepresidente, cinque vicepresidenti, Segretario e altri 23 membri). Bisognerà anche indicare i nominativi per gli incarichi di Presidente e Vicepresidente dell’Assemblea Provinciale del proprio territorio.

 

Durante questa settimana le commissioni provinciali delle candidature effettueranno gli incontri con i 1269 delegati eletti, mentre la commissione Nazionale estenderà gli i suoi colloqui con i deputati fino a mercoledì 13 febbraio.

 

 

Eletti i 612 deputati e i 1269

delegati provinciali

Di massa, libero e democratico l’esercizio della votazione dei 7877906 elettori, l’89,68% degli iscritti. I voti validi sono stati il 94,17%, in bianco il 4,63% e annullati l’1,20 %

 

 

5.02.2013 - S. Lee www.granma.cu

 

 

I 612 candidati a deputato e i 1269 proposti come delegati per le 15 Assemblee Provinciali del Potere Popolare, sono stati eletti nelle votazioni svolte domenica 3, in accordo con le informazioni offerte ieri, lunedì 4, da Alina Balseiro Gutiérrez, presidentessa della Commissione Elettorale Nazionale (Cen), in una conferenza stampa.

 

“Ancora una volta cubani e cubane hanno esercitato in massa, liberamente e democraticamente il loro diritto d’eleggere i propri rappresentanti”, ha affermato.

 

Anche se con carattere preliminare, dato che si stanno convalidando tutti i risultati preliminari - i definitivi si pubblicheranno nei prossimi giorni- hanno votato 7877906 elettori, l’89,68% degli iscritti.

 

I voti validi sono stati 7418522, il 94,17%; in bianco 364576, il 4,63% e annullati 94.808, il 1,20%.

 

Dei deputati eletti ha ricordato che la media dell’età è di 48 anni, che il 48,86% sono donne e il 46,4% fa parte delle assemblee municipali del Potere Popolare.

 

Tra i delegati provinciali l’età media è di 45 anni, il 50,5% sono donne e il 46,4% delegati municipali.

 

Alina Balseiro ha segnalato che la giornata elettorale di domenica si è svolta con totale normalità: i 29957 seggi hanno aperto alle sette di mattina e gli scrutatori hanno garantito la trasparenza del voto. Le autorità elettorali hanno esercitato debitamente la loro responsabilità con un profondo senso etico, come stabilisce la legge. Le comunicazioni e le informazioni sono giunte come previsto e tutto ha avuto il comportamento sperato.

 

Poi, a nome della CEN, ha espresso il riconoscimento agli elettori per la loro partecipazione, alle autorità elettorali e alle commissioni delle candidature per il loro impegno e al personale d’appoggio, alle entità statali e alle altre organizzazioni di massa per il loro contributo.

 

Riassumendo: “Desideriamo esprimere a tutto il nostro popolo il riconoscimento per il successo di queste elezioni”, ha dichiarato.

 

Erano con la presidentessa della CEN, Rubén Pérez Rodríguez, vicepresidente; Tomás Amarán Díaz, segretario e Julio Torres García, Raúl Van Troi Navarro e Heriberto Rosabal Espinosa, membri.

 

 

Fidel con il suo popolo

 

 

4.02.2013 - Amaury E. del Valle www.granma.cu

 

 

Mancavano pochi minuti alle cinque, quando applausi e grida di allegria delle persone riunite attorno al seggio elettorale N 1 della Zona 13, Circoscrizione 13, di Piazza della Rivoluzione, hanno indicato l’arrivo dell’elettore numero 28.

 

Fidel con gli scrutatori del seggio e i pionieri che custodiscono le urne

Il Comandante in Capo Fidel Castro, l’eterno leader della Rivoluzione, con passi lenti e accurati ma con il suo sorriso e il suo buon umore caratteristico, ha salito la rampa d’accesso alla zona della votazione, già con le sue schede in mano, per esercitare il suo diritto di voto in queste elezioni generali.

 

Iscritto con il numero 28 nel Comitato di Difesa della Rivoluzione No.1, Fidel, affettuoso e affabile, ha scherzato subito con gli scrutatori sull’ora del suo arrivo, assicurando che quando gli hanno ricordato le elezioni, aveva chiesto d’andare di persona a votare.

 

“Questo è cambiato un poco dall’ultima volta”, ha ricordato con la sua memoria sempre fresca ed ha chiesto permesso per depositare le due schede: quella dei candidati a delegati delle Assemblee Provinciali e quella dei Deputati dell’Assemblea Nazionale.

 

Come sempre, lo hanno attirato i bambini, custodi delle urne, ed ha chiesto loro a che scuola studiavano, dove vivevano e poi vedendo le telecamere, i fotografi e i giornalisti lì riuniti, il Fidel conversatore e mediatico è tornato a rinascere, anche se ha chiesto rispettosamente ai membri del seggio se poteva avvicinarsi a parlare con la stampa.

 

Nessuno poteva pensare che, nonostante il tardo pomeriggio e il clima davvero fresco, avrebbe passato un’ora e mezza dialogando con i giornalisti e le centinaia di vicini che si erano rapidamente riuniti all’uscita del seggio elettorale, quando, come la polvere, era corsa una sola parola: Fidel!

 

Con la sua memoria prodigiosa, che ha mostrato per tutto il tempo ricordando aneddoti, dati ed anche date storiche, un Fidel conversatore e curioso che ha intervistato a sua volta, ha parlato dell’economia cubana e di quella mondiale, della politica nazionale e internazionale, della storia passata e recente, dell’America Latina, delle sfide della Cuba attuale, del ruolo della stampa, della necessità di evitare le guerre e anche di agricoltura e come ottenere migliori raccolti.

 

Questo Fidel che, come ha detto lui stesso, hanno voluto ammazzare tante volte senza riuscirci, ha scherzato anche quando è stato interrogato sulle elezioni, assicurando che non poteva rivelare, per non violare la legge, per chi aveva votato.

“Vi dirò solamente, ha detto tra le risatine, che l’ho fatto per le donne e chiaro anche per un uomo che c’era nella scheda, per evitare che poi si arrabbino”.

 

Le donne sono sempre più protagoniste in Cuba e anche nel mondo ha commentato con molta serietà, vedendo varie donne giornaliste lì riunite. “E dev’essere così”, ha sottolineato.

 

Tornando alle elezioni, il leader della Rivoluzione ha cambiato il ruolo rapidamente ed ha cominciato a domandare sulla quantità di persone che avevano già votato in questo seggio, quanti lo dovevano fare, quanti nel paese e in questo seggio. Guardando l’ora ha riconosciuto la partecipazione delle persone.

 

“Qui le elezioni non sono come negli Stati Uniti”, ha detto, dove appena vota una minoranza. Non possiamo permettere che questo avvenga mai, perchè qui chi comanda è il popolo”, ha sottolineato.

 

Alla domanda di una giornalista sugli attuali cambi in Cuba, ha detto che: “Il maggior cambio di tutti è stata la stessa Rivoluzione ma, chiaro, nulla è perfetto e molte cose che sappiamo oggi non le sapevamo allora, ed è necessario lavorare per continuare a perfezionare il paese. È un dovere attualizzare il modello socialista cubano, modernizzarlo, ma senza commettere errori”.

 

Questo tema ha dato il via al Fidel che sempre guarda verso il futuro, per parlare dell’ attuale situazione mondiale, della crisi che vivono Europa e Stati Uniti, degli alti tassi di disoccupati e anche delle guerre, uno dei problemi ai quali, ha riconosciuto, dedica molto tempo di studio e riflessione.

 

“Adesso ho un poco più di tempo per leggere, per vedere la televisione, per riflettere, e lo uso molto per studiare, per pensare a questi problemi, perchè le persone, con le loro preoccupazioni quotidiane, che sono tante, a volte non pensano in questi”.

 

“Sono sempre più convinto che, come dimostra la storia, per gli egoismi, le ambizioni, gli istinti naturali e selvaggi che gli uomini portano dentro, sono quasi inevitabili le guerre” ha pensato a voce alta per tutti.

 

“Molte volte siamo stati al punto d’essere coinvolti in una guerra mondiale, come con la Crisi d’Ottobre o quando volevano usare contro di noi l’arma nucleare, o come quando abbiamo combattuto nel nord dell’Africa; ma le guerre sono molto distinte quando si fanno per una causa giusta, per la libertà o per solidarietà ed eravamo disposti a correre quei rischi”.

 

Nella stessa linea di pensiero, il Fidel amante della revisione della storia per bere da lei, ha fatto l’esempio di come molte grandi personalità della storia sono divenute famose per le guerre di conquista che hanno guidato, come Alessandro Magno o Napoleone Bonaparte.

 

“Solo un uomo nella storia è diventato famoso per portare avanti grandi campagne militari per liberare i popoli: quell’uomo era Bolívar”, ha assicurato, per poi continuare dicendo che “Bolívar, ma anche Martí e Chávez, sono stati molto importanti per l’America Latina".

 

Alle domande sul suo grande amico che è in convalescenza a Cuba dopo un’operazione, ha riconosciuto che riceve sue notizie tutti i giorni.

“Sta molto meglio, sta recuperando la salute. È stata una lotta forte, ma sta migliorando. Lo dobbiamo curare. Chávez è molto importante per il suo paese e per l’America Latina”.

 

Lo stesso tema, di fronte ad altre domande, lo ha portato a parlare del recente Vertice della Comunità degli Stati dell’America Latina e dei Carabi.

 

“Un passo molto importante per l’unità, del quale Hugo Chávez è stato uno dei maggiori artefici”

 

Sono stati molti i temi che per un’ora e mezza di conversazione, nella quale, curioso sempre, ha chiesto quanto duravano le pile dei registratori e il loro prezzo, ed ha richiamato l’attenzione sull’uso di un cellulare per registrare le sue parole: “Che uso abbastanza, ha detto, certo con poco di aiuto, perchè a volte le lettere dello schermo sono molto piccole”.

 

Questo desiderio di sapere su tutto quello che lo circonda, ha portato Fidel a parlare anche del tema delle nuove tecnologie, la scoperta recente che l’umanità è molto più antica di quel che si supponeva, i viaggi d’esplorazione su Marte, il tentativo di colonizzare questo pianeta. “Sono temi ai quali dedico molto tempo, perchè credo che la cosa più importante attualmente per qualsiasi persona è essere bene informata”.

 

“Per questo è tanto importante il ruolo che voi giocate”, ha detto rivolgendosi ai giornalisti. “Si deve studiare per informare meglio e non lo dico come una critica, perchè rispetto molto il lavoro della stampa, ma perchè sono convinto che i giornalisti siano una fortezza per il paese e la Rivoluzione”, ha detto.

 

Due frasi hanno spazzato via qualsiasi dubbio, che qualcuno potrebbe avere, sul fatto che, come ha detto Raúl, Fidel è sempre Fidel.

 

La prima, quando gli hanno chiesto se poteva mandare un messaggio al popolo di Cuba, ha guardato direttamente la giornalista e dopo aver pensato un solo istante ha detto: “Questo è un popolo coraggioso e non lo dobbiamo provare. Cinquanta anni di blocco e non sono riusciti a sconfiggerci. Voglio solo dire che il popolo è tutto. Senza il popolo non siamo niente. Senza il popolo non ci sarebbe la Rivoluzione”.

 

E l’altra, quando gli ho chiesto con insistenza che dicesse qualcosa ai giovani, mi ha guardato con divertita ironia come, chi sa che uno si aspetta forse una frase storica, e mi ha detto: “Digli che li invidio molto!”.

 

 

Raúl ha votato nel II Fronte

 

 

Il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Generale d’Esercito Raúl Castro ha esercitato il suo diritto al voto ieri domenica 3 febbraio, nel municipio santiaguero del II Fronte, territorio dove è anche candidato per l’Assemblea Nazionale del Potere Popolare conla compagna Zaida Rey Zapata.

 

Giungendo al Seggio Elettorale No.2 della Zona 88 di questa località, Raúl ha salutato il popolo lì presente ed ha dialogato con i membri del seggio.

 

Dopo il voto, ha visitato il museo del Secondo Fronte, al quale ha donato un autoritratto di Vilma, realizzato nel 1958. Poi ha vistato anche il Mausoleo dei Martiri del II Fronte, dove, visibilmente commosso ha posto dei fiori per la esemplare rivoluzionaria.
 

 

Fino alle cinque del pomeriggio di domenica 3 febbraio avevano votato 7 milioni 642 mila elettori
Susana Lee

 

 

Sette milioni 642 mila 943 elettori avevano votato fino alle 5:00 p.m. di domenica 3 febbraio per eleggere i deputati all’Assemblea Nazionale ed i delegati alle quindici assemblee provinciali del Potere Popolare, cifra che si è incrementata ulteriormente fino alla chiusura.

 

Tomás Amarán Díaz, segretario della Commissione Elettorale Nazionale (CEN), annunciando il risultato ha precisato che questa cifra rappresenta l’86,17% degli 8 milioni 686 mila 597 iscritti nel Registro Elettorale, dopo la sua ultima attualizzazione, avvenuta in corrispondenza dell’inizio del processo elettorale alle 7:00 a.m. di domenica.

 

Le votazioni erano aperte fino alle 6:00 p.m., ha spiegato, ed in seguito sono cominciati gli scrutini nei 29 mila 957 seggi elettorali in funzione.

 

In primo luogo, come previsto dalla legge, sono state aperte pubblicamente le urne destinate al voto dei deputati, sono cominciati i conteggi per poi emettere il rapporto informativo di Chiusura della votazione globale che, controllato e convalidato dalle commissioni elettorali di circoscrizione fino alla CEN, renderà possibile offrire i risultati della votazione.

 

In seguito, con un lavoro minuzioso, i membri delle commissioni effettuano lo scrutinio pubblico, in un primo momento per determinare la qualità del voto, ovvero il numero di schede valide, annullate e in bianco, e successivamente si procede al conteggio dei voti ottenuti dai candidati deputati.

 

Conclusa questa fase, bisogna emettere il rapporto informativo relativo ai risultati della votazione, dal collegio alla commissione di circoscrizione, e da questa al distretto o al municipio, ed in seguito a quella provinciale, che ha il compito di convalidare i deputati eletti e considerarli accettati da parte della CEN. Allo stesso modo si effettua lo scrutinio per i delegati provinciali.

 

Questo meticoloso procedimento comporta lunghe ore di lavoro, pertanto, ha annunciato Amarán, solo nel tardo pomeriggio di lunedì 4 febbraio, in conferenza stampa, il popolo cubano sarà informato dei risultati delle elezioni. Ha chiarito che comunque saranno dei risultati preliminari, infatti bisognerà attendere le verifiche e la convalida per poter comunicare i risultati definitivi entro qualche giorno.

 

 

Più di due milioni e mezzo di cubani

hanno votato nelle prime due ore

Susana Lee

 

 

 

“Spero che siano le ultime elezioni senza i nostri figli...”

 

 

Mirta Rodríguez, madre di Antonio Guerrero, uno dei Cinque Eroi ingiustamente reclusi negli Stati Uniti, ha manifestato la sua speranza che anche loro possano partecipare alle prossime elezioni generali, dopo aver votato la mattina di ieri, domenica 3 febbraio.

"Tony è presente attraverso me e come cittadina è un dovere esercitare il diritto al voto, e che nel paese è in marcia un processo molto importante nel quale è necessaria l’unità”, ha detto Mirta.

María Eugenia Guerrero, sorella di Tony, ha comunicato che i Cinque seguono con attenzione il processo delle elezioni in Cuba, e che informerà suo fratello sull’entusiasmo con cui i votanti sono andati alle urne, come nuova mostra d’appoggio alla Rivoluzione.

María Eugenia Guerrero, che è scrutatrice del seggio dove ha votato sua madre, ha detto che si sente onorata d’appartenere al gruppo che lavora in queste votazioni.

“Si deve dare tutto a questa Rivoluzione e continuare a rinforzarla ogni giorno di più”, ha dichiarato.

Più di due milioni e mezzo di elettori (2 milioni 574 mila) hanno esercitato il loro diritto al voto nel prime due ore della giornata elettorale di questa domenica 3 febbraio, ha annunciato Rubén Pérez Rodríguez, vicepresidente della Commissione Elettorale Nazionale.

 

Nel secondo comunicato informativo previsto per queste votazioni, è stato comunicato che aveva votato il 29.73% di cittadini aventi diritto nelle prime due ore.

 

Perez Rodríguez ha commentato che nonostante la pioggia che ha imperversato in diverse località ed ha prodotto interruzioni all’elettricità, l’affluenza dei votanti si è mantenuta.

 

Il principale protagonista è il popolo, che compie questo importante dovere civico con organizzazione e disciplina e questo permette d’anticipare che sarà una degna e democratica giornata per le elezioni dei Deputati dell’Assemblea Nazionale e i Delegati alle Assemblee provinciali.

 

La votazione nei seggi speciali, abilitati per gli elettori che si trovano lontani delle loro aree di residenza, si sta svolgendo in modo soddisfacente, soprattutto negli ospedali e nei terminali dei viaggiatori.

 

 

A votare, domani!
Il paese è pronto per le elezioni dei deputati e dei delegati provinciali. Hanno la capacità legale per votare più di 8600000 cittadini, in accordo con il Registro degli Elettori

 

 

2.02.2013 - S.Lee www.granma.cu

 

 

Il paese è pronto per le elezioni di domani nelle quali si eleggeranno i deputati dell’ Assemblea Nazionale e i delegati delle 15 assemblee provinciali del Potere Popolare.

 

Lo ha confermato Alina Balseiro Gutiérrez, presidentessa della Commissione Elettorale, dicendo che con grande soddisfazione informava che sono state create tutte le condizioni nei 29.957 seggi elettorali delle circoscrizioni, distretti, municipi, province e nazione.

 

Ugualmente è stato confermato che in accordo con il comunicato di base del Registro Elettorale, chiuso nelle ultime ore dopo un minuzioso controllo e attualizzazione, che in queste elezioni sono iscritti 8.631.836 elettori, tra i quali 26.000 giovani, che lo faranno per la prima volta, avendo compiuto 16 anni e quindi con la facoltà di votare.

 

Da domenica scorsa, dopo la prova dinamica, si è lavorato per risolvere le difficoltà incontrate e nel corso di questa settimana sono stati preparati tutti i dispostivi che assicurano un positivo svolgimento della giornata elettorale, non solo per quel che riguarda la votazione in sè, ma per i supporti logistici che la garantiscono, cosi come è avvenuto con le organizzazioni di massa nelle località in cui hanno lavorato per informare gli elettori, l’Organizzazione dei Pionieri che custodiscono le urne, per l’abbellimento dei seggi e altro.

 

Alina ha insistito sulla preparazione dei membri dei seggi, che devono essere ben preparati, con un ripasso continuato dei documenti, della Legge Elettorale, delle regole complementari e altro, per questa tappa, che dettagliano i procedimenti da seguire e reiterano l’importanza che riveste in queste elezioni la spiegazione di come votare.

 

Sono anche state ultimate, in previsione di determinate situazioni che si potrebbero presentare, come pioggia o altro, le possibilità che permettono vie alternative già provate, che non pregiudicano la buona marcia della votazione o la trasmissione di un comunicato informativo.

 

È stata controllata la preparazione delle urne - due per ogni seggio, una per l’elezione dei deputati e l’altra per i delegati provinciali - la distribuzione delle schede i dei modelli e le liste degli elettori, la preparazione degli spazi per garantire la segretezza del voto, e quanto è necessario per votare domani, domenica 3 febbraio, tra le 7.00 e le 18.00 includendo una programmazione speciale della televisione e della radio nazionali, per mantenere informato il popolo.

 

Saranno momenti molto significativi in questo 55º anno della Rivoluzione, quando cubane e cubani saremo presenti nelle urne che con il nostro voto per vari o per tutti i candidati, concederemo loro la distinzione di rappresentarci negli organi superiori del potere statale nel paese e nelle province.

 

 

Migliaia di cubani voteranno per la prima volta

 

 

31.01.2013 - www.granma.cu

 

 

Il tenente colonnello Julio Torres García, portavoce della Commissione Elettorale Nazionale, ha informato che circa 26 mila giovani avranno la capacità legale per esercitare il loro diritto di voto per la prima volta il prossimo 3 febbraio.

 

Questa cifra di elettori ed elettrici è composta dai giovani che hanno compiuto 16 anni dopo il 21 ottobre del 2012, giornata elettorale per scegliere i delegati alle assemblee municipali del Potere Popolare.

 

Il portavoce della Commissione nazionale ha segnalato che il Registro Elettorale è un’istituzione che tra le sue funzioni ha quella di offrire i dati relativi alle elezioni generali.

 

Ha inoltre affermato che tutte le entità coinvolte, le commissioni elettorali di circoscrizione, l’anagrafe ed il Registro Elettorale, sono pronte in vista dell’intensa giornata che vivrà Cuba domenica 3 febbraio.

 

 

 

 

Prova elettorale molto soddisfacente

 

 

28.01.2013 - www.granma.cu

 

 

La prova dinamica, realizzata domenica 27 gennaio, è stato un esercizio ampio di tutto ciò che bisognerà fare il prossimo 3 febbraio durante le elezioni dei delegati provinciali e dei deputati all’Assemblea Nazionale del Potere Popolare. I risultati sono stati soddisfacenti, ha assicurato in conferenza stampa Alina Balseiro Gutiérrez, presidentessa della Commissione Elettorale Nazionale.

 

Alle 8 del mattino sono stati aperti i 29957 seggi che saranno attivi la prossima domenica (390 in più rispetto alle votazioni dei delegati municipali) e sono state collaudate sia le risorse umane che il sistema di comunicazione. Sono stati attivati anche gli 89 seggi elettorali costruiti appositamente per questa votazione, ha aggiunto.

 

Non tutto è stato perfetto, però abbiamo ancora una settimana per rimediare agli errori; ci sono state interruzioni telefoniche, del trasporto e dell’elettricità in alcuni collegi, messaggeri ed autorità che non si sono presentate nei siti indicati, imprevisti con le chiavi per aprire i seggi, però tutti i problemi sono stati risolti immediatamente, ha commentato Alina.

 

Ha aggiunto che il sistema d’informazione sviluppato dall’Università di Scienze Informatiche (UCI) per la trasmissione dei dati ha funzionato bene, così come la formazione delle autorità elettorali, che continuerà anche successivamente.

 

Il 3 febbraio saranno attivati più di 31mila telefoni e 1235 computer per permettere lo svolgimento delle elezioni e saranno abilitati più di 200 seggi speciali, in particolare nei terminal degli autobus e negli ospedali, per permettere a coloro che si trovano fuori dal loro territorio di votare, previa identificazione; sono state create tutte le condizioni affinché la seconda fase delle elezioni si concluda con successo.