Il 17 luglio del 2013, sono
riprese le conversazioni
migratorie tra le
delegazioni degli Stati
Uniti e Cuba, presiedute,
rispettivamente, dal vice
segretario assistente del
Burò per i Temi
dell’Emisfero Occidentale
del Dipartimento di Stato,
Edward Alex Lee, e la
direttrice per gli Stati
Uniti del Ministero delle
Relazioni Estere di Cuba,
Josefina Vidal Ferreiro.
La riunione si è svolta in
un clima di rispetto ed è
stata rivista la marcia
degli accordi migratori
vigenti tra i due paesi.
Sono stati valutati i
principali risultati delle
azioni intraprese da ognuna
delle due parti e in forma
congiunta, per affrontare
l’emigrazione illegale e il
traffico degli emigranti.
Come espressione del suo
impegno contro questi
fenomeni, la delegazione
cubana ha informato sulla
ratificazione da parte del
Governo di Cuba del
Protocollo Contro il
Traffico Illecito dei
Migranti per Terra, Mare ed
Aria, e del Protocollo per
Prevenire, Reprimere e
Sanzionare la tratta delle
persone, soprattutto donne e
bambini, due strumenti
complementari della
Convenzione delle Nazioni
Unite contro la delinquenza
organizzata multi
nazionale.
Inoltre ha ratificato che il
contrabbando di emigranti
non si potrà eliminare e non
si potrà nemmeno realizzare
una migrazione legale,
sicura e ordinata tra i due
paesi sino a che si manterrà
la politica dei “piedi
asciutti, piedi bagnati” e
la Legge “di Ajuste cubano”,
che stimolano l’emigrazione
illegale e le entrate
irregolari dei cittadini
cubani negli Stati Uniti.
La parte cubana ha anche
offerto informazioni
d’interesse
sull’attualizzazione dei
procedimenti migratori
cubani e del processo
d’implementazione.
La delegazione cubana ha
reiterato la sua
disposizione a mantenere
questi scambi nel futuro per
l’importanza per i due
paesi.
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