Dichiarazione del MINREX

 

Il Dipartimento di Stato nega reiteratamente gli accessi consolari a René González

 

 

 

L’Eroe della Repubblica di Cuba, René González Sehwerert, č oggetto di una nuova arbitrarietŕ da parte del Governo degli Stati Uniti, che rende piů dure le condizioni della sua libertŕ vigilata e fa sě che assomiglino sempre piů ad una prigione, con il proposito di continuare il castigo dopo tanti anni di trattamento ingiusto e crudele.

 

Dal settembre del 2012, il Dipartimento di Stato ha respinto tutte le richieste della Sezione d’Interesse di Cuba in Washington, che chiede che i funzionari diplomatici cubani realizzino visite consolari a René, visite che erano state autorizzate nei 13 anni di detenzione e nei primi mesi di libertŕ vigilata alla sua uscita dal carcere.

 

Sino ad ora la nostra missione diplomatica negli Stati Uniti, ha presentato al Dipartimento di Stato infruttuosamente varie alternative per continuare le visite consolari regolari a Renč, ma sono state respinte.

 

Questo fatto costituisce una violazione flagrante degli obblighi del Governo degli Stati Uniti rispetto la Convenzione di Vienna sulle relazioni consolari, del 1963, che protegge il diritto di René González di comunicare liberamente con i funzionari della Sezione d’ Interessi di Cuba a Washington e di questi a fare lo stesso e a visitarlo.

 

Questa decisione deliberata e crudele rappresenta un castigo addizionale che si somma alle strette condizioni della libertŕ vigilata di René, obbligato a restare per tre anni negli Stati Uniti, separato dalla sua famiglia, dopo aver scontato sino all’ultimo giorno di una lunga e ingiusta condanna.

 

Cuba denuncia energicamente questa decisione arbitraria delle autoritŕ degli Stati Uniti che viola i diritti di Renč e responsabilizza il governo nordamericano della sicurezza e dell’integritŕ fisica del combattente antiterrorista,

 

Cuba non smetterŕ mai di denunciare al mondo questi abusi e non smetterŕ i suoi sforzi per ottenere il ritorno in Patria di René e di Gerardo Hernández Nordelo, Ramón Labańino Salazar, Antonio Guerrero Rodríguez e Fernando González Llort, ingiustamente reclusi negli Stati Uniti da quasi 15 anni.

 

L’Avana, 27 febbraio 2013