Il Primo Vicepresidente dei
Consigli di Stato e dei Ministri e membro del Burò Politico del Comitato
Centrale del Partito, Miguel Díaz-Canel, si è riunito ieri, lunedì 15 luglio,
con i rappresentanti del Movimento Ecumenico Cubano, nella sede del Consiglio
delle Chiese di Cuba (CIC).
Le due parti hanno apprezzato
molto la possibilità di questo scambio nel quale sono stati messi in risalto
temi comuni, come la difesa dei valori e l’importanza della famiglia.
Díaz-Canel ha insistito, in
questo senso, sulla necessità di non vedere la prosperità solo come sviluppo
economico, perchè il miglioramento materiale non conduce automaticamente al
ristabilimento dei valori.
Joel Ortega Dopico, presidente
del CIC, ha commentato che un socialismo prospero e sostenibile dev’essere anche
partecipativo. Poi ha ricordato la lotta del CIC per il ritorno del piccolo Elián González, e adesso per la liberazione dei Cinque Eroi.
In un ambiente fraterno, i
partecipanti hanno parlato delle loro inquietudini relazionate per esempio alla
gioventù, alle pubblicazioni, all’istituzionalità e l’insegnamento teologico.
Valutando il ruolo della
famiglia nella formazione della condotta, Ortega Dopico ha poi suggerito la
proposta di considerare un’investigazione sul tema da svolgere nei centri di
studio, per far sì che queste conoscenze giungano alla base di tutte le
congregazioni religiose.
Díaz-Canel ha spiegato alcuni
punti dell’attualizzazione del modello economico cubano, e ha detto che adesso
viene la tappa più difficile, quando si dovrà eliminare la doppia moneta,
realizzare la riforma dei salari e dei prezzi e rendere efficiente l’impresa
statale socialista.
Ci sono due punti nei quali lo
Stato e le istituzioni religiose possono lavorare insieme: un dialogo
permanente per avanzare nei temi d’interesse comune e la preservazione
dell’unità, che è il paradigma della nazione cubana, Il Primo Vicepresidente
cubano ha incontrato anche i membri della Piattaforma Pastorale cubana per la
riunificazione familiare dei Cinque e per il rafforzamento dell’unità della
famiglia cubana. Lì è stata letta una lettera che la Piattaforma invierà al
presidente statunitense, Barack Obama, para chiedere la liberazione degli
antiterroristi cubani.
Il dialogo è terminato con
un’orazione ecumenica per Cuba.