Cuba ha fatto notare oggi sui rischi di un attacco militare contro installazioni nucleari in Siria e ha chiesto una valutazione imparziale da parte dell’Organismo Internazionale dell’Energia Atomica (OIEA) sulle possibili conseguenze.
L’ambasciatore cubano presso l’OIEA, Rodolfo Benitez, ha detto che questa valutazione deve includere i rischi di inquinamento con uranio altamente arricchito e altri materiali fissionabili, nel caso che, in maniera deliberata o per sbaglio, sia colpito in un attacco militare il reattore di neutroni che si trova vicino a Damasco.
Ha affermato inoltre che gli stati membri di questo organismo hanno un’importante responsabilità da compiere e “non possiamo rimanere impassibili nel contesto dell’annunciato attacco militare contro Siria”.
Ha assicurato che l’incidente nella centrale giapponese di Fukushima evidenzia la necessità di continuare a rafforzare il sistema internazionale di sicurezza nucleare.
Ha denunciato che Cuba continua ad affrontare difficoltà per il trasporto di materiali radioattivi, aggravate dal blocco economico, commerciale e finanziario che il governo degli Stati Uniti esercita contro l’isola caraibica.
Questo blocco, tra le altre proibizioni inaccettabili, impedisce a navi di paesi terzi di attraccare in porti statunitensi, se hanno toccato prima porti cubani, ha concluso.
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