Il
Generale d’Esercito Raúl
Castro Ruz, Presidente dei
Consigli di Stato e dei
Ministri, ha presieduto, nel
pomeriggio di giovedì 19, la
riunione del Consiglio di
Stato, nella quale è stato
approvato il Decreto Legge
della Zona Speciale di
Sviluppo Mariel, definita
“un’opera per il presente e
il futuro del paese”.
Questa Zona nasce dagli
accordi approvati dal VI
Congresso del Partito
Comunista di Cuba che, nella
sua Linea 103 promuove la
creazione di Zone Speciali
di Sviluppo che permettano
d’incrementare
l’esportazione, la
sostituzione effettiva delle
importazioni, i progetti di
alta tecnologia e di
sviluppo locale, e
contribuire a generare nuovi
posti di lavoro.
Nella cornice dei
regolamenti della Zona
Speciale di Sviluppo Mariel,
formata da un Decreto Legge,
il suo regolamento e sette
risoluzioni complementari,
saranno pubblicati nei
prossimi giorni nella
Gazzetta Ufficiale della
Repubblica di Cuba, ed
entrerà in vigore il 1º
novembre.
La Zona presenta
un’estensione di circa 465
Km. quadrati, con vari
municipi della provincia di
Artemisa. Per la sua
creazione, negli ultimi
anni, sono state studiate
esperienze simili in
differenti nazioni del
mondo, che poi sono state
adattate al contesto cubano.
Considerato una delle opere
più complesse eseguite a
Cuba, il futuro Terminale
dei Contenitori è l’inizio
della prima Zona Speciale di
Sviluppo del paese, che
diverrà la principale porta
d’ingresso e uscita del
commercio estero cubano.
In questo modo Cuba si
prepara per lo scenario che
si avvicina nella regione,
quando nel 2015 terminerà
l’ampliamento del canale di
Panama.
L’ubicazione della Zona non
è fortuita, ma considera
l’esistenza lì delle
infrastrutture necessarie in
materia di strade, ferrovie
e altro, oltre alla
vicinanza con L’Avana, le
principali istituzioni
statali e di governo, varai
centri scientifici e
l’aeroporto internazionale
José Martí.
Con la premessa fondamentale
della protezione
dell’ambiente, si
costruiranno, nel tempo, in
questa zona, altri terminali
portuali con facilità
d’appoggio logistico; centri
di distribuzione delle
merci e parchi industriali
e di servizio.
Inoltre, reti di
rifornimento di acqua e di
elettricità, impianti di
trattamento dei residui,
centri commerciali e sale
per esposizioni, aree di
ricreazione e installazioni
per alloggiare, tra i molti
obiettivi di quest’opera.
Com’è stato precisato nella
riunione, in questa Zona si
metteranno in pratica
speciali politiche, con
l’obiettivo di fomentare lo
sviluppo economico
sostenibile, stimolando gli
investimenti stranieri e
nazionali, le innovazioni
tecnologiche e la
concentrazione industriale.
Tra gli altri elementi è
stato spiegato anche come
stabilirsi nella Zona, un
compito che riguarda
l’Ufficio della Zona
Speciale di Sviluppo Mariel,
che ha la responsabilità
della sua amministrazione,
della gestione delle
richieste, le licenze, i
permessi e le autorizzazioni
con un sistema efficiente di
Sportello Unico: ossia sarà
in questa istituzione che si
presenteranno in una sola
volta tutti i documenti e di
riceverà l’approvazione o il
rifiuto.
Potranno operare nella Zona
persone naturali o
giuridiche straniere,
persone giuridiche
nazionali o persone
naturali con residenza nel
territorio cubano, per
realizzare attività
produttive, commerciali o di
servizio, che si dovranno
articolare con il resto
dell’ economia, rispettando
sempre le disposizioni della
legalità cubana.
Quando nel gennaio del 2014
comincerà a funzionare una
parte dell’installazione,
con i primi 700 metri di
molo, si concreteranno i
passi iniziali della
costruzione di una delle
zone industriali e di
servizio più importanti per
il futuro economico di Cuba.
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