Mentre
era a Cuba per partecipare alla 3 °
Conferenza internazionale per l'Equilibrio del Mondo,
il presidente del Consiglio Mondiale della Pace (CMP) Socorro Gomes è
stata ricevuta dalla Direzione del Partito Comunista di Cuba.
Accompagnata da Silvio Platero, presidente del Movimento per la Pace di
Cuba, Socorro Gomes si è incontrata con Josè Ramon Balaguer,
responsabile del Dipartimento Relazioni Internazionali del Partito, con
il quale ha avuto un lungo colloquio nella sede del Comitato Centrale.
Ricevendo cordialmente il presidente del Consiglio Mondiale della Pace e
ringraziandola per la sua visita, Balaguer ha sottolineato l'importanza
dell’incontro: “"Se c'è un momento in cui il mondo ha bisogno di un
movimento per la pace, è proprio questo, perché si tratta di un momento
allarmante. Il mondo ha bisogno più che mai di un movimento cosi’, che
difenda la pace e si opponga alla guerra ed ai suoi sostenitori. Occorre
rafforzare tutto ciò che riguarda la pace, solo essa può salvare questo
mondo, altrimenti si andrà verso il disastro e la distruzione. "
Gli Stati Uniti vogliono
l'egemonia assoluta
Secondo Balaguer, il mondo sta vivendo una situazione così grave e
particolare "che non può essere paragonata alle epoche precedenti le due
guerre mondiali, perché attualmente non ci sono limiti all’azione
dell’imperialismo”.
Nel fare un bilancio storico, Balaguer ha detto che "prima la posta in
gioco era la divisione del mondo (il territorio e la ricchezza) tra le
potenze, mentre oggi siamo di fronte alla lotta per l'egemonia assoluta
sul mondo da parte degli Stati Uniti".
Secondo il dirigente cubano, a questa lotta egemonica non sfugge neppure
l’Onu, istituzione sorta l’indomani della seconda guerra mondiale per
rafforzare la pace e contribuire alla creazione di organismi per lo
sviluppo del mondo. "Ma gli Stati Uniti hanno assunto, con il loro
potere, il controllo delle Nazioni Unite e utilizzano l’istituzione come
strumento per il dominio. Hanno anche iniziato ad utilizzare la Banca
Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale per perseguire i propri
obiettivi", ha detto Balaguer , anche richiamando l'attenzione sul fatto
che attualmente, a causa della limitazione economica e politica del suo
dominio, "gli Stati Uniti utilizzano sempre più l'unico strumento a loro
disposizione - la guerra - e si arrogano il diritto di essere giudici e
sovrani del mondo, brandendo una lotta contro un nemico senza volto, il
terrorismo, considerando come terroristi tutti quei paesi che si
oppongono alle sue intenzioni egemoniche.”
Aggressioni generalizzate
Balaguer vede con preoccupazione lo sviluppo degli eventi della
situazione mondiale. Nonostante le apparenze, e la propaganda
“contraria”, egli ritiene che l’utilizzo costante ed aggressivo di uno
strumento come la Nato ci abbia fatto quasi piombare in una situazione
di guerra mondiale, poiché vi è coinvolta tutta l’Europa. Allo stato
attuale delle cose, secondo il responsabile cubano, non c'è un posto al
mondo dove non si presentino minacce. Egli ha condannato le politiche
interventiste dell'imperialismo contro la Siria, il bombardamento del
Mali, le minacce all'Iran, le basi militari statunitensi in tutto il
mondo, l'estensione della presenza militare degli Stati Uniti in
Australia e in tutta la regione del Pacifico e il pericolo di scoppio di
una guerra nucleare a seguito del possesso di tali armi da parte degli
Stati Uniti e Israele.
Crisi del capitalismo
In modo altrettanto allarmato, Balaguer ha fatto riferimento alla crisi
del sistema capitalista, prodotta dalla applicazione di politiche
liberiste e dalla continua, costante ed enorme concentrazione di
capitali. Per questo motivo, è da giudicare positivamente l’esperienza
del movimento “Occupy Wall Street” , l’antagonismo cioè del 99% della
popolazione nei confronti di quell’1% che accumula immense ricchezze.
L’integrazione dell’America Latina, obiettivo strategico
Dopo aver assunto la presidenza pro-tempore della Comunità degli Stati
Latinoamericani e dei Caraibi (CELAC), risultato di una lunga lotta,
accanto ad altre forze progressiste di integrazione latinoamericana,
Cuba è pronta a scommettere su questo grande progetto unitario.
Per Balaguer, quanto di più rivoluzionario accaduto nella storia
dell’America Latina è stata l’unione e l’integrazione del continente
attraverso la creazione della CELAC, con l'esclusione degli Stati Uniti
d’America, che hanno molto a che fare con la storia di Cuba, ma anche
con la grande solidarietà intorno a Cuba.
“ I cubani ritengono che l'integrazione sia un obiettivo strategico di
600 milioni di persone in America Latina. Questo potrebbe oltretutto
garantire autonomia energetica, idrica ed alimentare, imprimendo una
svolta decisiva al continente”
Secondo Balaguer, tale integrazione non comprometterà la sovranità di
ogni paese. "Il patriottismo è come la solidarietà umana e questo
aspetto dovrebbe prevalere in CELAC."
Pertanto, proprio per sgomberare il campo da illusioni, il capo del
Dipartimento Internazionale del PC di Cuba ha sottolineato un punto:
“L'Unione europea non è un esempio di integrazione per noi, è una
dittatura centralizzata che approva i bilanci dei paesi membri, la
Germania ha ottenuto ciò che Hitler non è riuscito a ottenere con la
guerra ".
Socialismo a Cuba
E’ all’interno di questo quadro, che Cuba ha adottato al congresso del
Partito comunista (aprile 201) nuove "linee guida", cercando di
"risolvere i problemi principali dell'economia, che derivano dal blocco
economico e dalle nostre debolezze , nonché dai nostri errori."
Balaguer mette in evidenza inoltre il carattere democratico delle
decisioni assunte dopo ampie consultazioni popolari, che hanno
dimostrato fiducia nella linea adottata.
I cambiamenti apportati nel modello economico sono stati fatti senza
fretta e senza sosta. Secondo Balaguer, si tratta di una "riforma
completa del governo, dello Stato, delle imprese, nel nome
dell'efficienza."
Il dirigente del Partito comunista cubano sottolinea che l'obiettivo è
il socialismo, e ha affermato che Cuba continuerà ad essere un paese
socialista.
La lotta per la pace si rafforza
Il presidente del Consiglio Mondiale della Pace, Socorro Gomes, ha
parlato dei pericoli rappresentati dall’egemonia statunitense. “E’
questa una minaccia molto più grave rispetto a prima, quando c'erano due
blocchi in tutto il mondo."
Richiamando l’attenzione sul ruolo della Nato, Socorro Gomes ha
affermato che "è una macchina mostruosa di distruzione e guerra, che,
dopo il Vertice di Lisbona [novembre 2010] ha adottato un nuovo concetto
strategico, aumentando i pretesti per attaccare qualsiasi paese in
qualsiasi parte del mondo"
Il presidente della CMP ha espresso preoccupazione per l'esistenza di
circa un migliaio di basi militari straniere in oltre un centinaio di
paesi, con l'esistenza di armi nucleari che minacciano la devastazione
totale dell'umanità, ricordando inoltre che il Consiglio Mondiale della
Pace sorse nel 1949-50 proprio per affrontare la minaccia nucleare, e
una delle sue campagne più memorabili è stato quella legata alla
promozione dell’Appello di Stoccolma [per l'abolizione delle armi
nucleari], che raccolse più di 600 milioni di adesioni in tutto il mondo
nei primi anni cinquanta.
Socorro ha parlato della politica aggressiva e interventista
dell'imperialismo degli Stati Uniti, che interferisce e si palesa in
tutti gli eventi negativi del mondo e ha ribadito la sua fiducia nel
fatto che "l'imperialismo non è invincibile e sarà sconfitto."
Gomes ha inoltre aggiunto che "la lotta per la pace è rivoluzionaria" e
che "mai come ora il mondo ha bisogno di equilibrio ", riferendosi alla
3 ° Conferenza internazionale per l'equilibrio del mondo, dove è
intervenuta.
Il presidente del Consiglio Mondiale della Pace ritiene che i popoli
stiano vivendo un momento speciale nella lotta per la pace, lo sviluppo,
la sovranità, l'autodeterminazione, la giustizia e il progresso sociale,
ed ha ribadito la lotta del CMP contro le guerre imperialiste di
aggressione ai popoli, contro la militarizzazione, per lo smantellamento
della NATO, per l'abolizione delle armi nucleari, contro le basi
militari straniere e in solidarietà con tutti i popoli minacciati o
aggrediti.
La dirigente pacifista ritiene l’integrazione latinoamericana
rappresenti un successo della lotta dei popoli, un' integrazione "che
non può essere solo economica, ma anche politica, sociale e culturale.
Per questo è totalmente diversa da quello dell'Unione europea." Socorro
Gomes si è congratulata con Cuba per l'elezione a paese che detiene la
presidenza pro-tempore della CELAC, un grande evento storico se si
considera che gli Stati Uniti e l'Organizzazione degli Stati Americani (OAS)
non esercitano più alcun ruolo".
Ringraziando Balaguer per le informazioni ricevute circa la situazione
di Cuba, Socorro si è detta fiduciosa sul fatto che il "il paese sia
sulla buona strada e conseguirà maggiori successi."
Per Socorro, Cuba ha "una immensa credibilità in tutto il mondo, è stata
in grado di resistere, con la forza delle proprie idee e convinzioni, e
grazie all'unità tra il popolo, il partito e il governo." Il leader del
CMP ha anche evidenziato la solidarietà di Cuba con i popoli e di questi
con Cuba.