Martí e Sandino, un omaggio latino -

 

americanista dal Nicaragua

 

 

María Julia Mayoral

 

 

Con un’edizione in Nicaragua del saggio “Nuestra América”, di José Martí, i due popoli hanno celebrato il valore dell’Eroe cubano e di Augusto César Sandino, Eroe di questa nazione centroamericana, uniti dalla loro visione rivoluzionaria.

 

“Loro sono simboli della dignità che sostiene i due popoli, bussole etiche e ideologiche dell’unità latinoamericana e caraibica accresciuta in questi tempi di fronte ai pericoli e alle ingerenze imperialiste che tutti due hanno combattuto”, ha detto a Prensa Latina l’ambasciatore cubano in Nicaragua, Eduardo Martínez Borbonet.

 

La Plaza Cuba, della capitale Managua è stata il luogo scelto per l’omaggio e per la coincidenza storica che quando il 18 maggio Martí fece il suo testamento politico, un giorno prima di morire in combattimento, stava nascendo Sandino in Nicaragua, ha ricordato il diplomatico.

 

Membri del coordinamento di solidarietà con l’Isola, che raggruppa diversi settori sociali, cubani residenti, diplomatici e collaboratori cubani che prestano aiuto nei settori della salute, l’educazione e altro, hanno partecipato alla celebrazione.

 

Martí (28 gennaio de 1853-19 maggio del 1895) e Sandino (18 maggio 1895 - febbraio 1934) condivisero identiche certezze : “Andremo verso il sole della libertà o verso la morte e se moriremo la nostra causa continuerà a vivere! Altri ci seguiranno!”, ha ricordato l’ambasciatore, evocando le idee del leggendario rivoluzionario nicaraguese.

 

L’edizione del saggio “Nuestra América” ha il prologo del noto storiografo Aldo Díaz Lacayo, che è intervenuto nel foro di Plaza Cuba.

 

“Scritto nel gennaio del 1891, questo saggio martiano è un apporto fondamentale alla lotta per l’unità dell’America Latina e dei Caraibi di fronte alla deliberate azioni contrarie, sempre provenienti dagli Stati Uniti”, ha sostenuto nel suo intervento Díaz Lacayo.