Fanno un appello per potenziare il lavoro

per la liberazione dei Cinque cubani

 

 

3.01.2013 - http://www.prensa-latina.it

 

 

Cardenas, Cuba - Il presidente dell'Associazione svedese-cubana, Martin Osterlin, ha fatto un appello per potenziare il lavoro per la liberazione dei Cinque cubani prigionieri politici nelle carceri degli Stati Uniti.


“Questo è il momento”. “Siamo molto compromessi con questa lotta alla quale ci dedichiamo a tempo completo”, ha commentato a Prensa Latina l'attivista, un architetto in pensione che vive nella città di Gotemborg, seconda in importanza di questa nazione.

Gerardo Hernandez, Antonio Guerrero, Ramon Labañino, Fernando Gonzalez, e Renè Gonzalez sono stati catturati il 12 settembre 1998, mentre vigilavano le azioni di gruppi estremisti anticubani residenti nella Florida, nel sud statunitense.

“A causa delle spaventose sentenze è cominciato il nostro lavoro mediante articoli, opuscoli, un libro che abbiamo scritto ed altri materiali ed abbiamo incluso, tra gli altri, politici, chierici, ed alcuni membri del Parlamento Europeo”, ha sottolineato.

“Continueremo il lavoro fino a che, ovviamente, saranno completamente liberati”, ha aggiunto il dirigente solidale.

Osterlin fa parte della 55° Brigata Nordica “Seguiamo con Cuba” che questo giovedì ha continuato il suo programma di attività nella provincia occidentale di Matanzas, con visite ai musei della Battaglia di Idee e scar Maria de Rojas.

Il collettivo solidale è integrato da circa 50 persone, provenienti dalla Svezia, Finlandia, Norvegia, Danimarca, Regno Unito, Germania, Svizzera e Slovenia.

“Siamo molto felici di trovarci con gli amici cubani ed impressionati per il loro cameratismo, e quanto è armoniosa la società di questo paese”, ha enfatizzato.

“Abbiamo lavorato nell'agricoltura, abbiamo conosciuto realtà e questioni pratiche della Rivoluzione cubana, ed apprezzato che lavorano duramente per incrementare le produzioni della terra”, ha commentato.

Secondo Osterlin, hanno ricevuto conferenze molto buone, tra queste una sul bloqueo degli Stati Uniti contro Cuba e la lotta del popolo cubano contro questa politica genocida.