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Campagna mediatica contro il vicepresidente dell’Andalusia: il sequestro dei media da parte del settore bancario |
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Volete sapere in che cosa consiste quel che chiamano “libertà di stampa”? Ve lo spieghiamo con un esempio attuale. Diego
Valderas, vicepresidente della giunta dell’Andalusia, ora governata
da un patto tra il Partito Socialista (PSOE) e Izquierda Unida
(Sinistra Unita), in questi giorni è il bersaglio di una campagna
mediatica diffamatoria (1).
Valderas ha annunciato, ad esempio, che la giunta dell’Andalusia
favorirà rapporti di cooperazione diretta -economica ma anche
politica- con i governi rivoluzionari dell’America Latina, in
particolare con Cuba e il Venezuela (2). Con queste parole ha
parlato della Rivoluzione cubana durante l’ultimo Incontro Andaluso
di Solidarietà con Cuba: “Quel che dobbiamo a Cuba è molto di più di
quello che Cuba deve a noi (Andalusia): l’esempio che offre
esportando solidarietà, integrità politica, coraggio e sofferenza
rivoluzionaria, la speranza che è possibile fermare e sconfiggere il
capitalismo, non inchinarsi o inginocchiarsi davanti imperialismo”
(3). Ed ecco cosa disse durante un omaggio postumo tenutosi a Madrid
in memoria del leader della Rivoluzione Bolivariana Hugo Chavez.
“Lottiamo per una società più giusta, dove ci siano dirigenti e
governi in grado di difendere apertamente, fermamente, coloro che
vivono in basso contro quelli che vivono in alto, gli sfruttati
contro gli sfruttatori. Questo era il significato del discorso e
dell’azione politica del comandante Hugo Chávez” (4). Ma non
sono state le sue attitudini in politica estera ad aver scatenato la
citata campagna mediatica. Ricordiamo che pochi mesi la giunta
dell’Andalusia, su iniziativa della Izquierda Unida, ha approvato un
decreto che permette il sequestro di abitazioni vuote di proprietà
delle entità bancarie (5). La
reazione della banca non si è fatta attendere. E si è manifestata
attraverso i media che controlla più direttamente, come il potente
diario ABC. L’ABC appartiene al Gruppo Vocento, il cui azionariato è
nelle mani di diverse famiglie legate alla banca spagnola e ad altri
potenti settori (6): il suo principale azionista è la famiglia
Ybarra, molti de cui membri sono alti funzionari di una delle
principali banche, la BBVA (7). Il
diario ABC –servendosi di informazioni private evidentemente
ottenute dalla banca- ha pubblicato di recente che Diego Valderas
acquistò nel 1995, attraverso una banca, un appartamento che era
stato espropriato ad un’altra famiglia (8). Il messaggio è chiaro:
colui che si dice difensore delle persone sfrattate dalle banche in
passato ha approfittato delle loro disgrazie (9). A
nulla è servito che lo stesso Valderas abbia smentito completamente
questa accusa e abbia confermato che acquistò la sua casa
-attraverso un’ipoteca comune- tre anni dopo l’esproprio (10).
L’accusa, trasformata in realtà informativa dall’ABC, è stata poi
riprodotta da giornali, talk show televisivi e radiofonici, compresi
i programmi televisivi di maggiore audience. L’accusato -senza alcun
diritto di difesa- è stato condannato socialmente dai media (11). La
portavoce della Piattaforma delle Persone Colpite dal’Ipoteca Ada
Colau ha difeso Diego Valderas, e definito queste informazioni come
“un’offensiva mediatica” contro il governo regionale andaluso a
causa del citato decreto (12). Questa
campagna ricorda la stessa che portò avanti, per anni, lo stesso
diario ABC, contro la vecchia giunta di Siviglia, anch’essa
governata da una coalizione PSOE-Izquierda Unida. L’ABC pubblicò uno
dopo l’altro ogni tipo di montaggio e menzogna sugli accordi di
cooperazione di Siviglia con Cuba (13). Il suo obiettivo di allora
era macchiare, ad esempio, l’immagine del programma di
alfabetizzazione che si stava appena diffondendo nella città
andalusa con assistenza tecnica del Governo cubano, e l’esempio
-così fastidioso per i potenti- che un paese povero come Cuba fosse
in grado di aiutare le fasce deboli di una città del cosiddetto
Primo Mondo (14). L’attuale campagna mediatica contro il Vicepresidente dell’Andalusia Diego Valderas è un eccellente esempio del controllo esercitato dalle banche e dai grandi gruppi di potere economico sui media. E un’ulteriore prova che l’Europa dovrebbe seguire il sentiero tracciato da alcuni paesi dell’America Latina per smantellare i latifondi mediatici, veri predatori della libertà di informazione, parola e stampa. |
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