Come parte essenziale della
guerra psicologica applicata
dal governo USA e le sue
agenzie federali di
intelligence contro Cuba, la
passata domenica 28 luglio
uno dei siti digitali della
contras, creati a tale
scopo, ha divulgato una
notizia falsa in cui ha
cercato di coinvolgere il
Vescovo della Diocesi
della provincia di Matanzas.
Secondo l'illusoria versione
"il sacerdote ha intercesso
a favore delle Dame in
Bianco, questa
domenica,
davanti a funzionari della
Sicurezza dello Stato che le
hanno represse nella città
di Colon".
Scenario irreale creato da
una delle salariate di
Washington e Miami, che ha
cercato di dare un'immagine
adulterata della situazione
interna cubana; qualcosa di
comune dal 1959 quando il
presidente D.
Eisenhower approvò il primo
Programma d'Azioni Segrete,
su proposte della CIA, nella
quali si affermava: ...
"Perché l'opposizione possa
essere ascoltata e la base
di sostegno popolare a
Castro indebolita, è
necessario sviluppare i
mezzi d'informazione verso
il popolo
cubano, al fine di avviare
una potente offensiva
propagandistica per conto
della dichiarata
opposizione".
Sulla stessa linea, la
salariata ha dichiarato
all'agenzia radiofonica,
creata per le finalità sopra
indicate nel menzionato
Programma di Azione, dove
con totale teatralità ha
dichiarato: "turbe
organizzate dalla Sicurezza
di Stato, la Polizia
Nazionale Rivoluzionaria
(PNR) e
le Brigate di Risposta
Rapida hanno circondato le
Dame in Bianco nella chiesa
di San José, di questa
località" aggiungendo "E'
una grande operazione,
finirà in un massacro,
rendiamo responsabili il
Governo dei fratelli Castro
e la Sicurezza dello Stato
di tutto ciò che ci può
accadere, della nostra
integrità fisica".
Infine, la stessa notizia ha
sgonfiato la menzogna al
descrivere che 7 donne e 10
uomini sono stati portati
alla Stazione di polizia per
disturbo dell'ordine e
rilasciati dopo aver preso
le dichiarazioni, né
massacri né feriti.
Questo è comune negli
orientamenti che ricevono da
Miami per giustificare la
campagna mediatica che
sull'isola "c'è
repressione".
Situazioni simili sono state
rilevate prima della visita
a Cuba di
Papa Benedetto XVI,
dove le indirizzarono ad
occupare diverse chiese
per creare situazioni
complesse che impedissero il
suo viaggio, ciò che è stato
dimostrato da registrazioni
e filmati diffusi dalla
televisione cubana.
Questa tattica è abbastanza
vecchia e può essere trovata
nel dizionario delle Forze
Armate USA, del 1950 e del
1953 del secolo scorso, in
cui si descrive il concetto
di Guerra Psicologica, come
segue: "La guerra
psicologica è l'azione
di propaganda e di altri
mezzi d'informazione,
intraprese da parte di una
nazione contro gruppi di
nemici, per influenzare le
opinioni, idee, sentimenti e
comportamenti, in modo che
sostengano la politica e gli
obiettivi dell'azione e
gruppi della nazione
a cui serve detta guerra
psicologica".
Se ciò che esegue il governo
degli Stati Uniti contro
Cuba dal 1959 non è la
stessa cosa, allora che
venga Dio e ci illumini.
La santa difamación
Por Arthur González
Como parte esencial de la
guerra sicológica aplicada
por el gobierno
norteamericano y sus
agencias federales de
inteligencia contra Cuba, el
pasado domingo 28 de julio
uno de los sitios digitales
contrarrevolucionarios
creados para tales fines,
divulgó una noticia falsa en
la que trataron de
involucrar al Obispo de la
Diócesis de la provincia de
Matanzas.
Según la ilusoria versión,
“el religioso intercedió a
favor de las Damas de Blanco
este domingo, ante los
oficiales de la Seguridad
del Estado que las
reprimieron en la ciudad de
Colón”. Escenario irreal
creado por una de las
asalariadas de Washington y
Miami, que pretendió dar una
imagen adulterada de la
situación interna cubana,
algo común desde 1959 cuando
el presidente D. Eisenhower,
aprobó el primer Programa de
Acciones Encubiertas a
propuestas de la CIA, en el
cual se plantea: … “Para que
la oposición pueda ser
escuchada y la base del
apoyo popular a Castro
debilitada, es necesario
desarrollar los medios de
información hacia el pueblo
cubano, con el fin de
iniciar una poderosa
ofensiva propagandística en
nombre de la oposición
declarada”.
Siguiendo esta misma línea,
la asalariada dio
declaraciones a la agencia
de radio creada con los
fines antes descritos en el
mencionado Programa de
Acción, donde con total
teatralidad afirmó: “turbas
organizadas por la Seguridad
del Estado, la Policía
Nacional Revolucionaria (PNR)
y las Brigadas de Respuesta
Rápida rodearon a las Damas
de Blanco en la iglesia San
José, de dicha localidad” y
agregó: “Es un operativo
grandísimo, esto va a ser
una masacre, hacemos
responsables al Gobierno de
los hermanos Castro y la
Seguridad del Estado de todo
lo que nos pueda pasar, de
nuestra integridad física”.
Finalmente, la propia
noticia desinfló la mentira
al describir que siete
mujeres y 10 hombres fueron
trasladados hacia la
Estación de la policía por
alterar el orden y liberados
después de tomadas las
declaraciones, ni masacre ni
heridos.
Esto es algo común en las
orientaciones que reciben
desde Miami para justificar
la campaña mediática de que
en la Isla “existe represión”.
Situaciones similares se
detectaron antes de la
visita a Cuba del Santo
Padre Benedicto XVI, donde
les orientaron ocupar varias
iglesias para crear
ambientes complejos que
impidieran su viaje, lo que
fue demostrado con
grabaciones y filmaciones
divulgadas por la TV cubana.
Esta táctica es bastante
vieja y podemos encontrarla
en el diccionario de las
Fuerzas Armadas de Estados
Unidos del año 1950 y de
1953 del pasado siglo, en el
cual se describe el concepto
de Guerra Sicológica, de la
manera siguiente: “La guerra
sicológica es la acción de
propaganda y otros medios de
información, emprendida por
parte de una nación contra
grupos enemigos, para
ejercer influencia sobre las
opiniones, concepciones,
sentimientos y conductas, de
manera que apoyen la
política y los objetivos de
la acción y grupos de la
nación que sirve a esa
guerra sicológica”.
Si lo que ejecuta el
gobierno norteamericano
contra Cuba desde 1959 no es
lo mismo, entonces que venga
Dios y nos aclare.
Fuente Blog La isla rebelde