contras

 

 

La santa diffamazione

 

 

5.08.2013 - Arthur Gonzalez Fonte Blog La isla rebelde

 

 

Come parte essenziale della guerra psicologica applicata dal governo USA e le sue agenzie federali di intelligence contro Cuba, la passata domenica 28 luglio uno dei siti digitali della contras, creati a tale scopo, ha divulgato una notizia falsa in cui ha cercato di coinvolgere il Vescovo della Diocesi della provincia di Matanzas.

Secondo l'illusoria versione "il sacerdote ha intercesso a favore delle Dame in Bianco, questa
domenica, davanti a funzionari della Sicurezza dello Stato che le hanno represse nella città di Colon". Scenario irreale creato da una delle salariate di Washington e Miami, che ha cercato di dare un'immagine adulterata della situazione interna cubana; qualcosa di comune dal 1959 quando il presidente D. Eisenhower approvò il primo Programma d'Azioni Segrete, su proposte della CIA, nella quali si affermava: ... "Perché l'opposizione possa essere ascoltata e la base di sostegno popolare a Castro indebolita, è necessario sviluppare i mezzi d'informazione verso il popolo cubano, al fine di avviare una potente offensiva propagandistica per conto della dichiarata opposizione".

Sulla stessa linea, la salariata ha dichiarato all'agenzia radiofonica, creata per le finalità sopra indicate nel menzionato Programma di Azione, dove con totale teatralità ha dichiarato: "turbe organizzate dalla Sicurezza di Stato, la Polizia Nazionale Rivoluzionaria (PNR) e le Brigate di Risposta Rapida hanno circondato le Dame in Bianco nella chiesa di San José, di questa località" aggiungendo "E' una grande operazione, finirà in un massacro, rendiamo responsabili il Governo dei fratelli Castro e la Sicurezza dello Stato di tutto ciò che ci può accadere, della nostra integrità fisica". Infine, la stessa notizia ha sgonfiato la menzogna al descrivere che 7 donne e 10 uomini sono stati portati alla Stazione di polizia per disturbo dell'ordine e rilasciati dopo aver preso le dichiarazioni, né massacri né feriti.

Questo è comune negli orientamenti che ricevono da Miami per giustificare la campagna mediatica che sull'isola "c'è repressione". Situazioni simili sono state rilevate prima della visita a Cuba di Papa Benedetto XVI, dove le indirizzarono ad occupare diverse chiese per creare situazioni complesse che impedissero il suo viaggio, ciò che è stato dimostrato da registrazioni e filmati diffusi dalla televisione cubana.

 

Questa tattica è abbastanza vecchia e può essere trovata nel dizionario delle Forze Armate USA, del 1950 e del 1953 del secolo scorso, in cui si descrive il concetto di Guerra Psicologica, come segue: "La guerra psicologica è l'azione di propaganda e di altri mezzi d'informazione, intraprese da parte di una nazione contro gruppi di nemici, per influenzare le opinioni, idee, sentimenti e comportamenti, in modo che sostengano la politica e gli obiettivi dell'azione e gruppi della nazione a cui serve detta guerra psicologica".

Se ciò che esegue il governo degli Stati Uniti contro Cuba dal 1959 non è la stessa cosa, allora che venga Dio e ci illumini.
 

La santa difamación

Por Arthur González

Como parte esencial de la guerra sicológica aplicada por el gobierno norteamericano y sus agencias federales de inteligencia contra Cuba, el pasado domingo 28 de julio uno de los sitios digitales contrarrevolucionarios creados para tales fines, divulgó una noticia falsa en la que trataron de involucrar al Obispo de la Diócesis de la provincia de Matanzas.
Según la ilusoria versión, “el religioso intercedió a favor de las Damas de Blanco este domingo, ante los oficiales de la Seguridad del Estado que las reprimieron en la ciudad de Colón”. Escenario irreal creado por una de las asalariadas de Washington y Miami, que pretendió dar una imagen adulterada de la situación interna cubana, algo común desde 1959 cuando el presidente D. Eisenhower, aprobó el primer Programa de Acciones Encubiertas a propuestas de la CIA, en el cual se plantea: … “Para que la oposición pueda ser escuchada y la base del apoyo popular a Castro debilitada, es necesario desarrollar los medios de información hacia el pueblo cubano, con el fin de iniciar una poderosa ofensiva propagandística en nombre de la oposición declarada”.
Siguiendo esta misma línea, la asalariada dio declaraciones a la agencia de radio creada con los fines antes descritos en el mencionado Programa de Acción, donde con total teatralidad afirmó: “turbas organizadas por la Seguridad del Estado, la Policía Nacional Revolucionaria (PNR) y las Brigadas de Respuesta Rápida rodearon a las Damas de Blanco en la iglesia San José, de dicha localidad” y agregó: “Es un operativo grandísimo, esto va a ser una masacre, hacemos responsables al Gobierno de los hermanos Castro y la Seguridad del Estado de todo lo que nos pueda pasar, de nuestra integridad física”. Finalmente, la propia noticia desinfló la mentira al describir que siete mujeres y 10 hombres fueron trasladados hacia la Estación de la policía por alterar el orden y liberados después de tomadas las declaraciones, ni masacre ni heridos.
Esto es algo común en las orientaciones que reciben desde Miami para justificar la campaña mediática de que en la Isla “existe represión”. Situaciones similares se detectaron antes de la visita a Cuba del Santo Padre Benedicto XVI, donde les orientaron ocupar varias iglesias para crear ambientes complejos que impidieran su viaje, lo que fue demostrado con grabaciones y filmaciones divulgadas por la TV cubana. Esta táctica es bastante vieja y podemos encontrarla en el diccionario de las Fuerzas Armadas de Estados Unidos del año 1950 y de 1953 del pasado siglo, en el cual se describe el concepto de Guerra Sicológica, de la manera siguiente: “La guerra sicológica es la acción de propaganda y otros medios de información, emprendida por parte de una nación contra grupos enemigos, para ejercer influencia sobre las opiniones, concepciones, sentimientos y conductas, de manera que apoyen la política y los objetivos de la acción y grupos de la nación que sirve a esa guerra sicológica”.
Si lo que ejecuta el gobierno norteamericano contra Cuba desde 1959 no es lo mismo, entonces que venga Dios y nos aclare.
Fuente Blog La isla rebelde