Come parte della guerra
psicologica contro Cuba,
progettata ed eseguita dalla
CIA con il pieno consenso
del governo USA, il
25.08.2013 è stato
pubblicato un articolo
dell'agenzia spagnola EFE,
nel sito
controrivoluzionario Diario
di Cuba e anche replicato da
El Nuovo Herald/Univision,
USA , sotto il titolo di
"Malattie del terzo mondo
minacciano Cuba".
Cercando di screditare il
sistema sanitario di Cuba,
una delle più importanti
realizzazioni del processo
rivoluzionario, segnala che:
"Malattie come il colera e
dengue minacciano, negli
ultimi tempi, Cuba, a suo
tempo una potenza sanitaria
mondiale, a causa del
prolungamento di una crisi
economica che complica
l'accesso della popolazione
all'acqua corrente e
deteriora il sistema
sanitario".
Nello stesso rapporto le
dette agenzie di stampa
riconoscono che: "Cuba ha
avuto cinque decenni senza
casi di colera fino a che
nell'agosto 2012 il male
riapparve, colpendo
soprattutto la parte
orientale del paese con un
saldo di tre morti e 417
infetti, secondo dati
ufficiali. Per quanto
riguarda la dengue sono
stati rilevati diversi casi
di quello emorragico, la
variante più grave".
Quello che non dicono coloro
che hanno riportato questa
notizia, che si propone di
dare una drammatica immagine
di Cuba e così allontanare
il turismo internazionale è
che l'isola è stata ed è
tuttora vittima di una
sostenuta guerra biologica
che ha causato la morte di
centinaia di persone, tra
cui molti bambini e che
grazie al suo ben
strutturato sistema
sanitario ha evitato
più morti e danni economici.
Il dengue non esisteva a
Cuba ed è stato introdotto,
nel 1983, per la prima volta
dagli USA nella sua forma
più letale, l'emorragica,
uccidendo 154 persone nella
prima epidemia, 110 dei
quali bambini. Questa vile
azione l'eseguì un gruppo
basato in quel paese,
essendo confermato dal
nordamericano di origine
cubana
Eduardo Arocena
davanti alla Corte Federale
di New York, nel 1984,
fascicolo 2 FBINY 185-1009,
pagina 2189. L'agente di
trasmissione è la femmina
della zanzare Aedes
Aegytpi.
Cuba ha cominciato ad essere
vittime degli attacchi
biologici dal 1961, quando
viene rilevato, per la prima
volta, una forte epidemia di
Meningite Meningococcica
nelle vicinanze
dell'Aeroporto
Internazionale José Martí,
nel reparto di Rancho
Boyeros. Con tale azione
morirono 101 bambini e 57
adulti.
30 aprile 1969, un rapporto
del Comitato delle Relazioni
Estere del senato degli
Stati Uniti cita e riconosce
l'uso del botulismo e dei
virus come armi biologiche.
Nel maggio di quell'anno la
Sottocommissione Speciale
sulla Fondazione della
Scienza del Senato, segnala
la scarsa probabilità di
provare un'azione biologica
e riconosce il suo uso
segreto ed in sabotaggio,
con una lista di agenti
biologici di possibile uso.
Negli Atti del Congresso
degli Stati Uniti d'America,
nei giorni dal 18 al 20
novembre e 2, 9, 18 e 19
dicembre 1969, in sessioni
che si occupavano di guerra
chimica e biologica, e la
politica della
Sottocommissione per la
Sicurezza Nazionale e lo
sviluppo Scientifico della
Commissione Affari Esteri
della Camera dei
Rappresentanti si riconosce
l'uso delle armi biologiche
in Corea e in Vietnam,
dibattendo i piani di
sviluppo della guerra
biologica contro Cuba.
Maggio 1971, Cuba ha
registra i primi casi di
febbre suina africana,
patologia che sono a quel
momento non si era segnalata
nell'isola; si sono dovuti
sacrificare circa 400mila
maiali. Nel gennaio 1977, il
quotidiano statunitense The
Washington Post, pubblicò le
confessioni di un agente CIA
che partecipò all'operazione
di introdurre la febbre
suina a Cuba.
Tra il 1973 e il 1974
esplose nei bovini un
aumento significativo della
malattia nota come
brucellosi. Alexis Casal
Bravo, che lavorava presso
il Laboratorio Diagnostico
Veterinario della provincia
di Camagüey, alterava
volutamente i risultati
della diagnostica del
laboratorio e dichiarava
che, come agente CIA,
compieva questo lavoro.
Anno 1978 , appare due
patologie fungose con enormi
perdite di canna da zucchero
e tabacco. La prima, nota
come Ruggine della canna. La
seconda Moho azzurro del
tabacco. Nessuna era stata
presente a Cuba prima.
Gennaio 1982, si diagnostica
un forte focolaio della
malattia di Newcastle nel
pollame nella parte
orientale dell'isola, zone
libere da quella malattia. I
risultati hanno permesso di
dimostrare che in entrambe
le aree sono stati segnalati
uccelli inanellati negli
Stati Uniti d'America.
Fine del 1981, appare
misteriosamente un'epidemia
di congiuntivite
emorragica che ha colpito
l'intera isola. La sua
apparizione è rimasta un
mistero.
1984, si rileva in provincia
di Guantanamo un focolaio di
dissenteria con casi gravi,
causando la morte di 18
bambini e si estende sino
alla provincia di Santiago
de Cuba. Nelle indagini si
isolò il batterio noto come
Shigella del sierotipo 01;
fino ad allora non era mai
stato segnalato nel paese .
Novembre 1990, nella zona di
Santa Cruz del Sur,
provincia di Camaguey, si
scopre nelle piantagioni di
banane un'epidemia della
malattia conosciuta come
Sigatoka Negra. Questa è la
più aggressiva e dannosa che
si conosca per tali
piantagioni. Mai era stata
segnalata a Cuba.
Nel corso degli anni 1993/94
viene rilevata, per la prima
volta a Cuba, la piaga
conosciuta come "Tristezza
dei citrici". Si è provato
che è stata introdotta dalla
Base Navale yankee di
Guantanamo. Allo stesso
tempo viene rilevata nella
zona occidentale la piaga
nota come "Minaccia della
foglia degli agrumi".
Febbraio 1995, compare nelle
province di Granma e
Santiago de Cuba, la piaga
conosciuta come "Broca del
caffè", fino ad allora
sconosciuta nel paese. Essa
è trasmessa da una mosca che
vola solo ad una distanza di
3 metri. Non era nota nel
paese. In coincidenza con la
data di apparizione, questi
luoghi erano stati visitati
da un gruppo di nord
americani di una presunta
ONG.
Novembre 1995 vengono
rilevati a L'Avana diversi
focolai di Aedes albopictus
, chiamata "La tigre
asiatica", fino ad allora
non registrata a Cuba.
Gli elementi sono più che
sufficienti per provare
l'azione della CIA per
introdurre malattie mai
prima viste a Cuba, isola
favorita dall'assenza di
animali pericolosi e piante
velenose. Del colera, in un
qualche momento non troppo
lontano, si potrà
sapere come è giunto
nell'l'Isola, in quanto non
vola.
Il resto è già noto; è il
prezzo che i cubani devono
pagare per aver deciso un
sistema politico ed
economico distante dagli
USA, ma queste azioni
criminali non vengono
pubblicate negli Stati
Uniti.
Guerra biológica contra Cuba
Arthur Gónzalez
Como parte la guerra
sicológica contra Cuba,
diseñada y ejecutada por la
CIA con la anuencia total
del Gobierno norteamericano,
el 25.08.2013 se publicó un
artículo por la agencia
española EFE, el sitio
contrarrevolucionario
español Diario de Cuba, y
replicado también por El
Nuevo Herald/Univisión,
EE.UU., bajo el título de
“Enfermedades del tercer
mundo acechan a Cuba”.
Tratando de desprestigiar al
sistema de salud de Cuba,
uno de los logros más
importantes del proceso
revolucionario, señalan que:
“Enfermedades como el cólera
o el dengue acechan los
últimos tiempos a Cuba, en
su día una potencia
sanitaria mundial, debido a
la prolongación de una
crisis económica que
complica el acceso de parte
de la población al agua
corriente y va deteriorando
el sistema de salud”.
En el mismo reporte las
agencias de prensa
mencionadas reconocen que:
“Cuba tuvo cinco décadas sin
casos de cólera hasta que en
agosto de 2012 el mal
reapareció, afectando
principalmente a la zona
este del país y con un saldo
de tres muertos y 417
infectados, según datos
oficiales. En cuanto al
dengue, se han detectado
varios casos del hemorrágico,
la variante más grave”.
Lo que no dicen los que
divulgaron esta noticia que
pretende dar una imagen
dramática de Cuba y alejar
así el turismo internacional,
es que la Isla ha sido y
sigue siendo víctima de una
sostenida Guerra Biológica
causante de la muerte de
cientos de personas, entre
ellas muchos niños y que
gracias a su bien
estructurado sistema de
salud se han evitado más
muertes y daños económicos.
El Dengue no existía en Cuba
y fue introducido en 1983
por primera vez desde los
Estados Unidos en su
variante más letal, la
hemorrágica, causando la
muerte de 154 personas en la
primera epidemia, de ellos
110 niños. Esa vil acción la
ejecutó un grupo radicado en
ese país, siendo confirmado
por el norteamericano de
origen cubano Eduardo
Arocena ante la Corte
Federal de New York en el
año 1984, expediente 2 FBINY
185-1009, página 2189. El
agente transmisor del Dengue
es la hembra del mosquito
Aedes Aegytpi.
Cuba comenzó a ser víctima
de los ataques biológicos
desde 1961 cuando se detecta
por primera vez un fuerte
brote de Meningitis
Meningocócica en los
alrededores del Aeropuerto
Internacional José Martí, en
el reparto de Rancho Boyeros.
Por esa acción murieron 101
niños y 57 adultos.
30 de abril de 1969, un
informe del Comité de
Relaciones Exteriores del
Senado de Estados Unidos
menciona y reconoce el uso
del botulismo y los virus
como armas biológicas. En
mayo del propio año el
Subcomité Especial sobre la
Fundación Nacional de la
Ciencia del Senado, señala
la poca probabilidad de
probar una acción biológica
y se reconoce su uso
encubierto y en sabotajes,
con una lista de agentes
biológicos de posible
utilización.
En las actas del Congreso de
Estados Unidos de América,
correspondientes a los días
del 18 al 20 de noviembre y
del 2, 9, 18 y 19 de
diciembre de 1969, en
sesiones donde se trataba
sobre la guerra química y
biológica, y la política
internacional del Subcomité
sobre Seguridad Nacional y
Desarrollo Científico del
Comité de Asuntos Exteriores
de la Cámara de
Representantes, se reconoce
el uso de las armas
biológicas en Corea y
Vietnam, debatiéndose los
planes de desarrollo de la
guerra biológica contra
Cuba.
Mayo de 1971, Cuba registra
los primeros casos de la
fiebre porcina africana,
patología que hasta ese
momento no se había
reportado en la Isla; hubo
que sacrificar cerca de 400
mil cerdos. En el mes de
enero de 1977, el diario
estadounidense The
Washington Post, publicó las
confesiones de un agente de
la CIA que participó en la
operación de introducir la
fiebre porcina en Cuba.
Entre 1973 y 1974 se desató
en el ganado vacuno un
incremento considerable de
la enfermedad conocida como
brucelosis. Alexis Casal
Bravo, quien trabajaba en el
Laboratorio de Diagnósticos
Veterinarios de la provincia
de Camagüey, alteraba de
forma intencional los
resultados de diagnóstico
del laboratorio y declaró
que como agente de la CIA
cumplía esa labor.
Año 1978, aparecen dos
patologías fungosas con
enormes pérdidas en la caña
de azúcar y el tabaco. La
primera, conocida como Roya
de la caña. La segunda el
Moho azul del tabaco.
Ninguna había estado
presente en Cuba con
anterioridad.
Enero de 1982, se
diagnostica un fuerte brote
de la enfermedad de
Newcastle en las aves en la
zona más oriental de la
Isla, zonas libres de esa
enfermedad. Los hallazgos
permitieron comprobar que en
ambas zonas se han reportado
aves anilladas en Estados
Unidos de América.
Finales de 1981, surge
misteriosamente una epidemia
de conjuntivitis hemorrágica
que afectó toda la Isla. Su
aparición quedó en el
misterio.
1984, se detecta en la
provincia de Guantánamo un
brote de disentería con
casos graves, ocasionando la
muerte de 18 niños y se
extiende hasta la provincia
de Santiago de Cuba. En las
investigaciones se aisló la
bacteria conocida como
Shigella del serotipo 01;
hasta ese momento no se
había reportado jamás en el
país.
Noviembre de 1990, en la
zona de Santa Cruz del Sur,
provincia de Camagüey, se
descubre en los cultivos de
plátano una epidemia de la
enfermedad conocida como
Sigatoca Negra. Esta resulta
la más agresiva y dañina que
se conoce para esas
plantaciones. Nunca se había
reportado en Cuba.
Durante los años 1993 y 1994
se detecta por vez primera
en Cuba la plaga conocida
como “Tristeza de los
cítricos”. Se comprobó que
fue introducida desde la
Base Naval Yanqui en
Guantánamo. A la vez es
detectada en la zona
occidental la plaga conocida
como “Minador de la hoja de
los cítricos”.
Febrero de 1995, aparece en
las provincias de Granma y
Santiago de Cuba, la plaga
conocida como “Broca del
café”, hasta entonces
desconocida en el país. Es
trasmitida por una mosca que
solo vuela una distancia
máxima de 3 metros. No se
conocía en el país.
Coincidente con la fecha de
aparición, esos lugares
habían sido visitados por un
grupo de norteamericanos de
una supuesta ONG.
Noviembre de 1995 se
detectan en Ciudad de La
Habana varios focos del
mosquito Aedes albopictus,
llamado “El tigre asiático”,
hasta entonces no reportado
en Cuba.
Los elementos son más que
suficientes para probar la
acción de la CIA para
introducir enfermedades
nunca antes vistas en Cuba,
isla favorecida por la
ausencia de animales
peligrosos y plantas
venenosas. Del cólera en
algún momento no muy lejano
se podrá conocer cómo llegó
a la Isla, pues ni vuela ni
nada.
Lo demás ya se conoce; es el
precio que deben pagar los
cubanos por haber decidido
un sistema político y
económico distante de los
norteamericanos, pero estas
acciones criminales no se
publican en los Estados
Unidos.
|